Recensione. RICHARD SENNETT, Una comunità migliore, Roma, Castelvecchi, 2019, pp. 48 (una versione rivista e ampliata è stata pubblicata in «La critica sociologica», vol. LIV, n. 214, estate 2020).
L’angloamericano Richard Sennett, classe 1943, appartiene alla ristretta cerchia delle celebrità sociologiche globali. I suoi lavori hanno da decenni un’ampia circolazione su scala mondiale e hanno influenzato non soltanto il dibattito disciplinare, ma anche l’opinione pubblica. La popolarità dell’Autore e il successo pubblico di alcune sue idee spiegano le ragioni della rapida e quasi completa traduzione dei suoi libri nelle principali lingue del mondo e anche dei suoi interventi pubblici non accademici. In questa ultima categoria si può collocare questo piccolo libro che offre al pubblico italiano la traduzione – di Maria Chiarappa – di un’intervista realizzata dalla canadese Eleanor Wachtel e originariamente pubblicata in inglese nel 2013 per la rivista «Brick. A Literary Journal».
Superato il sospetto di trovarsi di fronte ad un’operazione editoriale prevalentemente commerciale, si può apprezzare un testo che, per quanto breve, offre più di uno spunto di riflessione sociologica, oltre ad un’esperienza di rapida e gradevole lettura.