«Alla sua pubblicazione questo lavoro di Bourdieu fu accolto con enorme interesse, perché proponeva in modo radicalmente nuovo le eterne riflessioni su estetica, arte e cultura. Questa volta discorsi che prendono volentieri la tangente dell'astrattezza venivano concretamente rivisitati - sulla base di una capillare ricerca empirica - come problema di scelte e preferenze dei diversi soggetti sociali. In un sistema strutturato di gusti, infatti, l'adozione di uno stile di vita e dei suoi contrassegni distintivi riflette le condizioni di esistenza materiale di classi e ceti sociali. L'analisi del gusto diventa così passaggio ineludibile per comprendere i processi di riproduzione sociale e le dinamiche ideologiche che ne sono componente fondamentale. A circa vent'anni di distanza dall'edizione originale, mentre Bourdieu continua a esercitare senza accomodamenti la sua critica sociale e culturale, "La distinzione" resta ancora un testo di riferimento insuperato».Riporto sotto la trascrizione del questionario usato per la principale indagine empirica su cui si basa la ricerca (scarica file PDF):
lunedì 11 maggio 2020
La natura sociale del gusto estetico
La distinzione. Tra i lavori più influenti di Pierre Bourdieu c'è la critica sociale del gusto estetico a cui è dedicato un volume monografico dal titolo La distinction (Les éditions de minuit, 1979), tradotto in italiano da Il Mulino: La distinzione. Critica sociale del gusto (ultima edizione: 2001). L'opera che ha segnato l'affermazione di un grande studioso e di un intellettuale scomodo" dice l'Editore italiano nel promuovere il libro e nella quarta di copertina scrive:
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Napoli, Italia
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