Intervista a Ulrich Beck. Disponibile liberamente in rete nel sito minima&moralia l’intervista di Giuliano Battiston tratta dalla rivista “Lo Straniero”, n.120, giugno 2010. L’intervista è stata pubblicata anche in «Per un’altra globalizzazione. Interviste di Giuliano Battiston» (Edizioni dell’Asino 2010).
Quello di Ulrich Beck, nato nel 1944 nella cittadina di Stolp, oggi in Polonia, e tra i più noti e influenti pensatori europei, è un vero corpo a corpo con la società. Praticato con quella riflessività che secondo questo sociologo tedesco – che insegna alla London School of Economics e all’università Ludwig-Maximilian di Monaco, dove ha fondato e dirige il centro di ricerca Sonderforschungsbereich/Reflexive Modernisation – costituisce la cifra peculiare della seconda modernità. È proprio grazie a uno sguardo critico sull’immaturità storica della sociologia, ancorata all’“insularità seduttiva della coscienza nazionale”, che l’autore de La società del rischio infatti ha potuto incrinare l’orizzonte normativo della sociologia novecentesca, sostituendo al nazionalismo metodologico un immaginario inclusivo e ambivalente. L’unico con cui sia possibile fare i conti col presente e immaginare alternative all’architettura nazionale della politica e della democrazia. [CONTINUA A LEGGERE]
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.