lunedì 16 maggio 2016

Le parole e le cose

Risorsa. Su indicazione di Flavio Canonico - studente che, tra l'altro, segue il corso di «Sociologia II» - segnalo le pagine in cui si scrive di e con Michel Foucault nel sito Le parole e le cose. Si tratta di diversi articoli interessanti che sono pubblicati nell’ambito del progetto di questo sito-blog che “raccoglie testi e interventi di natura letteraria, artistica e politica a scopi culturali”. Gli spunti di riflessione e i collegamenti ad altre risorse sono molteplici e mi sembra un altro utile punto di partenza per approfondire il pensiero di Foucault.

sabato 7 maggio 2016

Sulla teoria discorsiva di Jürgen Habermas

Lettura. Sulla teoria discorsiva di Jürgen Habermas si rimanda ad un approfondimento disponibile in rete, l’articolo di Arianna Maceratini «Bisogno e interesse nella teoria discorsiva di Jürgen Habermas», pubblicato in Tigor: rivista di scienze della comunicazione e di argomentazione giuridica (A.VII, 2015 n. 1, p. 92-102). Ecco l’abstract dell’articolo:
«Il confronto tra bisogno e interesse avviene, in Habermas, a partire dalla domanda sulla natura delle motivazioni che sottendono le azioni individuali, distinguendo le norme discorsivamente giustificabili dal potere normativo. La distanza tra diritto e potere normativo si sostanzia nell’irriducibile opposizione concettuale tra la giustificabilità discorsiva della norma giuridica e l’imposizione di leggi tramite la violenza del potere che eleva gli interessi particolari al rango di una generalità solo apparente. Al di là del requisito formale della validità normativa, la legittimità della legalità è ricondotta da Habermas al nesso interno, tra diritto, morale e politica, interpretato come rapporto di complementarietà comunicativa, ovvero, al momento d’indisponibilità che raccoglie il contenuto morale implicito nelle qualità formali del diritto positivo ed è espresso nelle procedure di formulazione normativa, sottratto alla contingenza degli interessi particolari. Problema centrale diviene la distinzione tra l’effettivo consenso dei parlanti - raggiunto nelle condizioni idealizzate di una comunicazione illimitata e libera dal dominio, cioè, nella situazione linguistica ideale che si esplicita nella correttezza procedurale della formazione e dell’espressione della volontà – e lo pseudo-consenso di processi comunicativi piegati ad interessi particolari. In quest’ultimo caso, si affermano il compromesso, come arbitraria negoziazione di posizioni soggettive, e il diffondersi di saperi esperti, scevri dal confronto con i presupposti e con gli esiti della rappresentanza democratica e capaci di inaridire la prassi comunicativa quotidiana.»

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venerdì 6 maggio 2016

Democrazia o capitalismo?

Sull'Unione europea. Più volte Jürgen Habermas è intervenuto sul dibattito e polemiche che riguardano l’UE e il suo futuro. In rete è disponibile in italiano il saggio “Democrazia o capitalismo?”, in cui l'intellettuale tedesco accusa la sinistra di essersi fermata su posizioni “nostalgiche” e di ripetere l’errore nazionalista dell’inizio del XX secolo che aprì la strada alla Prima guerra mondiale. Habermas rileva un errore che nasce dalla timidezza dei partiti di sinistra nei confronti delle tendenze populiste della destra e del centro. Nel pensiero delle sinistre anti-europeiste, l’Unione europea viene identificata come il cuore del radicalismo neoliberale. Il saggio, pubblicato in tedesco a maggio 2013, è tradotto in italiano da Walter Privitera per Reset-DoC.