Casualità della scoperta scientifica. Nella lezione di oggi abbiamo utilizzato il concetto di "
serendipity" nell'accezione data da
Robert K. Merton, volendo portare l'attenzione sulle scoperte scientifiche inattese o non intenzionali. Questo concetto sottolinea la casualità di alcune scoperte o intuizioni scientifiche che emergono mentre si sta sviluppando un'attività di ricerca diretta verso un altro obiettivo conoscitivo. Nella pratica può accadere che mentre si cerca una conferma empirica per un'ipotesi di ricerca o una risposta ad una domanda di ricerca si ha un'intuizione che riguarda aspetti e fenomeni che non erano stati prefigurati nel disegno della ricerca. La citazione che viene riportata ad esempio nei testi didattici - attribuita ad uno ricercatore biomedico - per illustrare questo concetto è: "La
serendipity è cercare un ago nel pagliaio e trovarci la figlia del contadino". Battute a parte, il termine
serendipity entra nel vocabolario della sociologia grazie a Merton già negli anni Cinquanta e poi nei suoi studi di sociologia della conoscenza e della scienza. Più di recente - nel 2004 - insieme a Elinor G. Barber ha scritto un intero testo dedicato al concetto di
serindipity dal titolo
The Travels and Adventures of Serendipity: A Study on Sociological Semantics and the Sociology of Science (tradotto in italiano da Il Mulino: "
Viaggi e avventure della serendipity", Bologna, 2008), soffermandosi sullo sviluppo della concettualizzazione del termine. Per chi volesse ulteriormente approfondire, suggerisco un saggio che analizza il concetto di serendipity nel quadro più generale del pensiero mertoniano:
Maria Luisa Maniscalco, "Serendipity in the Work of Robert K. Merton", in Mongardini C, Tabboni S. (eds.),
Robert K. Merton & Contemporary Sociology, Transaction Publishers, New Jersey, 1998, pp. 273-284.
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