martedì 10 marzo 2015

Critica del consumismo

La “sociologia critica nordamericana”, che abbiamo trattato nell’ultima lezione, ha evidenziato il ruolo cruciale assunto dal consumo nella società statunitense già nei primi decenni del Novecento. Le ricerche su Middletown dei coniugi Robert e Helen Lynd concludevano che gli americani, sottoposti alle manipolazioni dei mass media, trovavano nel consumo la via d’uscita dalle nevrosi prodotte dalle contraddizioni della cultura nazionale. David Riesman, nel volume La folla solitaria, descriveva l’ascesa della società di massa come civiltà dei consumi in cui l’«eterodirezione» si esprimeva soprattutto nei modi conformisti di consumare. Lo stesso Charles Wright Mills, nel libro Colletti bianchi, evidenzia che il ceto medio-impiegatizio cerca attraverso il consumo illusori fattori di prestigio sociale, in una condizione di alienazione generata dall’industrializzazione del tempo libero. Si tratta di diversi elementi che anticipano una critica sistematica del consumismo che verrà qualche decennio più tardi. Un dibattito, tuttavia, che arriva fino al nostro quotidiano e che alimenta ancora una ricerca di forme alternative di consumo, come si vede ad esempio nel video qui sotto dello psicologo Tim Kasser.


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