Sociobiologia. Una tappa rilevante del dibattito sociologico contemporaneo, la sociobiologia riprende l’ambizione originaria della disciplina di unificare in un paradigma unitario le scienze sociali e quelle della vita: su tutti Spencer e Comte. D’altra parte, riflettere su questo approccio ci consente di evidenziare che l’attore sociale ha un corpo in senso biologico ed è immerso in un ambiente naturale e che entrambi - il corpo e l’ambiente - hanno una logica di funzionamento non riducibile alla cultura e alle istituzioni sociali. Il problema di ricerca è, quindi, quello di comprendere quali condizionamenti impongono le logiche di funzionamento del mondo naturale a quello socio-culturale, senza cadere in determinismi biologici, come nel caso del riduzionismo genetico del comportamento sociale. In questo forse gli studi di Edward Wilson o di Richard Dawkins non sono completamente sufficienti, ma ci consentono di vedere le questioni - ampiamente problematiche - che riguardano i condizionamenti naturali sul comportamento sociale che nel lungo periodo determinano l’evoluzione delle società; lo stesso vale anche per gli sviluppi più recenti nel campo culturale, con la “memetica” su cui ha avuto una forte influenza il lavoro di Susan Blackmore dal titolo The Meme Machine (Oxford University Press, 1999).
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