Si cambia vita. Ci siamo messi alle spalle con la lezione di oggi il testo della Ruspini con un'ultima riflessione sulla ricerca a fondamento biografico. Abbiamo visto come questo approccio di ricerca ai accede alle connessioni tra le singole biografie e la storia sociale, tra la dimensione strettamente individuale e il contesto sociale. Le forme della ricerca biografica che abbiamo discusso con più attenzione sono state sostanzialmente tre:
a) l'analisi delle storie di vita;
b) lo studio del corso di vita;
c) lo studio degli eventi e delle transizioni di vita.
Le storie di vita o biografie sono l'insieme cronologico narrativo relativo alla vita di un soggetto; mentre il corso di vita fa riferimento alla struttura sottostante alle biografie, socialmente costruita, articolata in fasi che si susseguono lungo traiettorie che riguardano aspetti specifici della vita di un soggetto; le fasi sono separate da eventi che definiscono transizioni di rilevanza sociale da uno stato e il successivo lungo una traiettoria biografica.
La ricerca biografica in sociologia ha ormai assunto un livello di autonomia da rappresentare un filone di ricerca autonomo, a prescindere dai metodi di ricerca utilizzati. Una breve lettura di approfondimento è il libricino di Manuela Olagnero e Chiara Saraceno "Che vita è: l'uso dei materiali biografici nell'analisi sociologica" (La Nuova Italia Scientifica, 1993). Le stesse autrici hanno scritto sull'approccio biografico in molti altri volumi di cui segnalo a chi fosse particolarmente motivato a documentarsi due volumi: (1) Manuela Olagnero, "Vite nel tempo" (Carocci, 2005); (2) Chiara Saraceno, a cura di, "Età e corso della vita" (il Mulino, 2001).
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