domenica 24 marzo 2013

Interazionismo simbolico


Il nostro primo approccio alle teorie microsociologiche è cominciato con l'interazionismo simbolico, introducendo un concetto base: la visione del di George Herbert Mead - psicologo sociale statunitense - che rappresenta un'idea fondamentale su cui si fonda l'interazionismo simbolico. La visione di Mead del , espressa nell'opera Mind, Self and Society (University of Chicago Press, 1934), supera il modello classico del comportamentismo ottocentesco di stimolo-risposta, attraverso un'idea processuale dell'interazione in cui l'attore sociale agisce in base all'interpretazione che egli dà della situazione. Qui è opportuno richiamare il cosiddetto "Teorema di Thomas":

Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze (if men define situations as real, they are real in their consequences, William Thomas, 1928).

Il dell'attore sociale si compone di due momenti: del Me che è il riflesso di come l'individuo si percepisce in base agli atteggiamenti e comportamenti degli altri nei suoi confronti; mentre l'altro momento è l'Io vale a dire la risposta che l'individuo elabora, in termini di azione, in base all'interpretazione del Me. Da una parte, quindi, il Me produce socializzazione dell'individuo, dall'altra l'Io genera elementi di creatività e originalità nell'azione individuali. Per comprendere i processi d'interazione bisogna, infine, considerare il concetto di "altro generalizzato", come elemento indicativo della maturità del , vale a dire la maturazione di una struttura di risposte comuni e condivise da tutti i membri della stessa comunità.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.