La società americana. Quella che chiamiamo «sociologia critica americana» non è una scuola sociologica in senso stretto. Si tratta di un insieme di autori e di ricerche che condividono le problematiche affrontate e che hanno prodotto dei risultati convergenti, pur essendo indipendenti tra di loro. I coniugi Lynd, Riesman e Wright Mills lavorarono in contesti diversi e in tempi anche sensibilmente differenti; furono però al di fuori del mainstream sociologico che si era affermato nell’accademica statunitense del tempo (evoluzionismo, prime, e struttural-funzionalismo, dopo). Le loro prospettive erano accomunate dalla contestazione dell’ordine costituito, evidenziando i limiti della società nordamericana della prima metà del Novecento - aspetti costrittivi della società di massa, coercizione esterna della civiltà dei consumi e della burocratizzazione, manipolazione dell’opinione pubblica - e la contraddizione tra la facciata retorica democratica e il suo carattere effettivo antidemocratico. Allo stesso tempo questi autori esprimevano una diversa idea di sociologia e della sua funzione, contestando la sociologia prevalente - accademica e professionale - considerata espressione dell’ordine costituito e apologetica. Proponevano una concezione della disciplina come studio delle società storicamente costituite - guardando alle società-nazioni - in alternative a schemi teorici a-storici e alla emergente ricerca empirica su larga scala.
Qui sotto la presentazione mostrata in aula nelle scorse lezioni (scarica file PDF).
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