L’individualizzazione nella sociologia di Ulrich Beck:
un’ipotesi di operativizzazione
Il processo di individualizzazione costituisce l’oggetto di studio di questa relazione. Il nostro obiettivo non è stato soltanto quello di studiarlo e analizzarlo in una prospettiva teorica, ma anche, al termine di individuarne una strumentazione di analisi empirica. Infatti all’interno del capitolo conclusivo di questo elaborato è presente un disegno della ricerca; partendo da un interrogativo di Beck, contenuto all’interno del saggio I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione (2000), ovvero «[...]come cresceranno i figli se nelle famiglie le regole e le competenze sono sempre meno chiare? E questo è in qualche modo in relazione con la sempre più diffusa violenza giovanile?» (Beck, 2000b: 30) abbiamo individuato due dimensioni analitiche, quella della violenza giovanile e dell’aggregazione familiare, che ci permettessero di studiare l’incidenza del fenomeno in uno specifico ambito.
Precedono il capitolo dedicato all’operativizzazione, due capitoli teorici che mirano a fornire una descrizione completa del processo di individualizzazione. La rilevanza di questa relazione è teorica e disciplinare, in quanto con lo scopo di ricostruire le tappe del processo di individualizzazione, i suoi snodi cruciali, si è cercato di chiarire un concetto complesso, sovente presente nelle trattazioni sociologiche; ma anche pragmatica perché abbiamo tentato, appunto, di fornire un’operativizzazione del concetto per una possibile ricerca di campo.
Come è evidente nella letteratura sociologica individualizzazione non è sinonimo di individualismo, sono concetti legati tra di loro, ma comunque distinti. È bene ricordare che quando parliamo di individualizzazione intendiamo quel processo storico-sociale che vede la progressiva emancipazione del singolo individuo dai vincoli sociali tradizionali e dall’intransigenza delle norme e delle sanzioni sociali.
La scelta di rivolgersi allo studio del processo di individualizzazione e alle sue dinamiche deriva dalla pregnanza che queste ultime rivestono all’interno delle società moderne occidentali. Norbert Elias (1990) afferma che in realtà «[…] per quanto differente possa essere il grado di individualizzazione, tra gli uomini che crescono e vivono in una società non esiste certamente un punto zero di individualizzazione» (1990: 75). Numerosi sociologi contemporanei si sono interessanti a questo fenomeno e lo hanno analizzato in relazione all’assetto societario vigente e a quelle che sono le conseguenze che si determinano. Principalmente con la ricerca di Rinaldi (2014), Genesi e sviluppi del processo di individualizzazione si è cercato di delineare una parabola evolutiva del dibattito sociologico sul processo di individualizzazione, di coglierne i primi sintomi sino a seguirne la sua completa manifestazione. Ciò è stato fatto attraverso una rassegna della letteratura sociologica di riferimento; infatti, all’interno del primo capitolo sono presenti le teorizzazioni di Louis Dumont (1993) contenute nel testo Saggi sull’individualismo. Una prospettiva antropologica sull’ideologia moderna; la riflessione di Aron Ja. Guerevic (1994) con La nascita dell’individuo nell’Europa medievale. Inoltre è presente la teoria sulla differenziazione sociale di Simmel (1890). Di grande importanza è il riferimento all’analisi condotta da Norbert Elias (1990) all’interno del testo La società degli individui e quindi allo studio delle caratteristiche della società individualizzata. Chiude il capitolo la disamina del dibattito contemporaneo ovvero le nuove prospettive sul processo di individualizzazione. Si è scelto di concentrarsi sulle principali trattazioni dei sociologi contemporanei concernenti il tema dell’individualizzazione: partendo da Zygmunt Bauman con l’introduzione della formula «modernità liquida» (2000), a seguire Giddens con la modernità radicalizzata, Alain Touraine con la Critica alla modernità (1993), Sennett con Il declino dell’uomo pubblico. La società intimista (1974) ed infine la tesi del filosofo francese Gilles Lipovetsky sulla personalizzazione (1995). In questo modo si è cercato di illustrare, nei suoi tratti principali, lo scenario generale che avvolge la teorizzazione sul processo di individualizzazione nel dibattito contemporaneo, per fare da sfondo, in modo esauriente, alla trattazione preminente di questa relazione, ovvero quella di Ulrich Beck, che segue nel secondo capitolo.
Beck che oltre ad essere il famoso teorico della “Società del rischio”, ad aver ampiamente trattato dei fenomeni della globalizzazione e del cosmopolitismo ha dedicato molte pagine della sua ricerca teorica all’ individualizzazione.
Abbiamo analizzato la teoria di Beck a partire da La società del rischio (2000) e dall’introduzione del tema dell’individualizzazione che Beck fa in questo lavoro. Con l’ausilio dei testi Individualization. Institutionalized Individualism and its Social and Political Consequences di Beck U., Beck-Gernsheim E. (2002) e, I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione di Beck (2000) abbiamo analizzato, secondo il punto di vista dell’Autore, il fenomeno nelle sue evidenze principali. Innanzitutto si sono analizzate le molteplici sfumature di significato del termine individualizzazione al fine di fornirne una chiarificazione tramite l’analisi che ne ha fatto Beck. Si è poi introdotto uno dei punti cruciali per l’Autore ovvero la costruzione delle biografie fai da te, strettamente legate al tema del rischio e del fallimento personale. Altra dimensione emergente è quella delle connessioni tra individualizzazione, globalizzazione e detradizionalizzazione. Altre tematiche su cui Beck concentra la sua attenzione, in relazione alle conseguenze del processo di individualizzazione, sono: la progressiva trasformazione della famiglia da comunità di bisogno a relazione di tipo elettivo; il concetto di modernità legato alla destrutturazione dell’idea secondo cui viviamo in un’epoca di caduta dei valori; il carattere interiorizzato della democrazia; la “biografizzazione dell’età giovanile” e le possibilità di costruzione dell’integrazione all’interno della società individualizzata. Si evince dalla produzione di Beck un’impostazione del discorso in una prospettiva normativa e prescrittiva: l’Autore suggerisce, infatti, le modalità attraverso le quali è più proficuo, per l’individuo, controllare le dinamiche che il processo di individualizzazione innesca all’interno della società.
Rilevare empiricamente il processo di individualizzazione può risultare complicato, questo è dovuto innanzitutto alla complessità del concetto in sé e ai plurimi aspetti che lo definiscono e che ne sono interessati; ma anche dall’assenza, nella letteratura sociologica, di rifermenti a ricerche di campo su questo specifico argomento. Infatti la stessa produzione di Beck a riguardo è eminentemente teorica.
Nel terzo capitolo di questa relazione abbiamo fornito un’ipotesi di operativizzazione con l’obiettivo di proporre un disegno di ricerca da utilizzare per un’indagine di campo. Numerosi sono gli spunti e gli interrogativi che Beck ci fornisce all’interno dei suoi testi, tra i tanti sottoposti alla nostra attenzione nel saggio I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione (2000), di grande interesse e dalla forte rilevanza sia teorica sia pragmatica è «[...]come cresceranno i figli se nelle famiglie le regole e le competenze sono sempre meno chiare? E questo è in qualche modo in relazione con la sempre più diffusa violenza giovanile?» (Beck, 2000b: 30). Abbiamo deciso quindi di studiare l’individualizzazione con il ricorso alle due dimensioni analitiche che emergono da questa domanda ovvero la violenza giovanile e l’aggregazione del nucleo familiare. Questo perché Beck dedica molta attenzione sia alla dimensione giovanile sia ai cambiamenti che interessano l’istituzione familiare. A questo proposito è importante ricordare che nel passaggio alle formazioni statali altamente centralizzate e urbanizzate, l’individuo esce sempre di più dalle formazioni locali e protettive, che perdono la loro funzione coordinatrice e di controllo. Questo nuovo assetto determina una maggiore mobilità dei singoli sia locale che sociale, si riduce il loro inserimento permanente nella famiglia, nel gruppo parentale, di conseguenza il loro comportamento si identifica sempre meno con la vita di queste formazioni e con i loro ideali. Per Beck l’individualizzazione, infatti, sta caratterizzando in maniera sempre più preponderante le relazioni tra i membri della famiglia; mentre nelle società tradizionali la famiglia si configurava come comunità di bisogno, i cui mattoni erano gli obblighi di solidarietà tra i membri, nelle società moderne occidentali il legame familiare diventa più fragile. Ci interessa quindi verificare se questi cambiamenti che riguardano la famiglia possano influenzare l’individuo nell’assunzione di comportamenti devianti.
All’interno di questo capitolo abbiamo esposto i problemi metodologici che abbiamo incontrato nella costruzione del nostro disegno di ricerca qualitativa: la scelta dell’unità di analisi, degli indicatori, il tipo di campionamento da adottare, la delimitazione spazio-temporale, l’individuazione della popolazione di riferimento e abbiamo proposto le nostre soluzioni per ognuna delle seguenti fasi. Il fine ultimo della ricerca è l’interrogazione dei soggetti, i giovani, per comprendere i sistemi valoriali ed educativi, le dinamiche relazionali esistenti all’interno del nucleo familiare e delle altre sfere sociali di appartenenza di questi ultimi. La tecnica di rilevazione scelta è l’intervista discorsiva guidata, infatti alla fine del capitolo viene proposta una traccia di intervista e una descrizione della motivazioni che ci hanno guidato nella sua strutturazione e delle risposte che ci aspettiamo di ottenere.
Bibliografia citata
Bauman Z. (2000), Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari.
Beck U., Beck-Gernsheim E. (2002), Individualization. Institutionalized Individualism and its Social and Political Consequences, Sage, London.
Beck U. (2000b), I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione, Il Mulino, Bologna.
Beck U. (2000a), La società del rischio. Verso una seconda modernità, Carocci, Roma.
Dumont L. (1993), Saggi sull’individualismo. Una prospettiva antropologica sull’ideologia moderna, Adelphi, Milano.
Elias N. (1990), La società degli individui, Il Mulino, Bologna.
Ghisleni M. (2009), Anthony Giddens: teoria della strutturazione e modernità radicalizzata, in Ghisleni M., Privitera W. (a cura di), Sociologie contemporanee, UTET, Torino, pp. 116-154.
Gurevič Aron Ja. (1994), La nascita dell’individuo nell’Europa medievale, Laterza, Bari.
Leccardi C. (2009), “Zygmunt Bauman: sociologia critica e impegno etico nell’epoca della globalizzazione”, in Ghisleni M., Privitera W. (a cura di), Sociologie contemporanee, UTET, Torino, pp. 3-43.
Privitera W. (2009), “Ulrich Beck: sociologia del rischio e nuovo cosmopolitismo”, in Ghisleni M., Privitera W. (a cura di), Sociologie contemporanee, UTET, Torino, pp. 44-76.
Rinaldi R. (2014), Genesi e sviluppi del processo di individualizzazione, FrancoAngeli, Milano.
Santambrogio A. (2012), Introduzione alla sociologia. Le teorie, i concetti, gli autori, Laterza, Bari.
Sennett R. (1974), Il declino dell’uomo pubblico. La società intimista, Bompiani, Milano.
Simmel G. (1982), La differenziazione sociale: ricerche sociologiche e psicologiche, Laterza, Bari.
Touraine A. (1993), Critica alla modernità, Il Saggiatore, Milano.
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