Ultimo libro. Nell’autunno 2016, Alain Touraine - a 92 anni d'età - ha pubblicato il suo nuovo, per ora ultimo, libro Le nouveau siècle politique (Seuil, Paris, 2016, p. 208) che segue e chiude la trilogia composta dai due poderosi volumi editi con lo stesso editore nell’ultimo triennio: La fin des sociétés (2013, p. 672) e Nous, sujets humains (2015, p. 416). L’Autore nel suo blog spiega che si tratta di un libro che, insieme con i due precedenti, fornisce una «presentazione generale del mondo nuovo in cui viviamo e delle idee che consentono di comprenderlo e, dunque, di agire». Ma, di più - dice l'Autore - questo libro tira le somme di un lavoro di ricerca che lo ha occupato in tutta la seconda metà della sua vita, quando ha cominciato a studiare l’esaurimento e il superamento della società industriale e con essa, del “vecchio secolo politico”.
Questo è il tema del nuovo libro di Touraine. Con la globalizzazione, infatti, le categorie politiche del Novecento entrano in crisi perché rispetto all’alternativa tra destra e sinistra, diventa più rilevante la contraddizione che oppone chi accetta di progettarsi nel mondo globalizzato e chi, al contrario, resiste a questa prospettiva. In tale contraddizione si pongono rinnovate questioni politiche centrali alla vita nel mondo globalizzato quali la questione nazionale, la questione religiosa e della laicità, la lotta anti-terrorista, la questione ecologica. La possibilità per i cittadini di assumere centralità nella decisione politica e anche di resistere alle forze della tecnologia, del profitto e della propaganda dipende dalla comprensione delle nuove condizioni del mondo contemporaneo, il «nuovo secolo politico» appunto.
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