Una teoria situata. Il pensiero del sociologo tedesco
Ulrich Beck (1944-2015) ha attirato l'attenzione del dibattito sociologico internazionale dopo la pubblicazione del volume
Risikogesellschaft (Suhrkamp, 1986), tradotto in italiano nel 2000 da Carocci editore con il titolo "
La società del rischio". L'autore si soffermava sull'emergere di nuovi rischi derivanti dall’impiego della scienza e della tecnica per controllare l’ambiente, come effetti negativi inattesi e imprevedibili. I nuovi rischi sono collegati all'incapacità dell’uomo di controllare gli effetti dei suoi interventi sull’ambiente che non sono prevedibili con le informazioni e le esperienze disponibili. Tali rischi attraversano i confini nazionali e la stratificazione socio-economica, assumendo un carattere globale e totale. In questa prospettiva di analisi Beck riflette sui cambiamenti della natura dei conflitti sociali, elabora una critica dell'ideologia tecnocratica, del ruolo della scienza e degli esperti e affronta in chiave originale il tema dell'individualizzazione. Proponiamo sotto la lettura dell'anteprima della versione inglese del libro:
Risk Society: Towards a New Modernity (1992).
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