giovedì 12 marzo 2020
Bandiera verde contro bandiera rossa
Letture. Oltre a uomo di pensiero Auguste Comte fu anche uomo d’azione. Un’esperienza rilevante in questo senso è la fondazione della Société positiviste nel marzo del 1848. L’associazione, di matrice politico-culturale, si dà lo scopo di diffondere il pensiero positivista attraverso l’istruzione del popolo, preparando così un nuovo ordine morale necessario per l’evoluzione della società allo stadio positivo. Sull’esperienza di Comte nell’avvio della società positivista si suggerisce la consultazione del libro di Mirella Larizza Lolli, Bandiera verde contro bandiera rossa (il Mulino, Bologna, 1999) (qui una brevissima recensione di Cristina Cassina). Sulla scorta anche di questo studio possiamo ribadire alcune idee discusse nel corso. (1) La prima, l’unitarietà del pensiero di Comte che sottolinea le continuità tra le diverse fasi che attraversa l’evoluzione della sua elaborazione, così come sostenuto dai positivisti comtiani ortodossi. (2) La seconda riguarda il rapporto tra la scienza e la politica, cioè l’idea che la scienza sviluppa teorie con il fine di svolgere un ruolo di utilità concreta per il miglioramento della condizione umana, secondo il motto: «Savoir pour prévoir et prévoir pour pouvoir». Il positivismo rappresenta una delle due anime (la “verde”) del repubblicanesimo francese, in contrapposizione all’altra socialista (la “rossa”). Sulle diverse prospettiva politiche in campo si suggerisce la lettura del libro di Frank E. Manuel I profeti di Parigi (il Mulino, Bologna, 1979, ed. orig. 1962) (qui una breve recensione di Girolamo Imbruglia). Pur segnato da conservatorismo sociale, il positivismo tenta – attraverso l’opera di volgarizzazione di Comte – un radicamento più esteso nella società, per questo Comte cambia anche i codici espressivi (il linguaggio del cuore, il linguaggio dei simboli e il linguaggio della religione) rendendoli adatti al nuovo pubblico di proletari e di donne, cioè delle masse illetterate che si erano imposte con i movimenti rivoluzionari al centro della storia francese. In questo processo, la fondazione della Société è una tappa fondamentale di un percorso che passa attraverso l’elaborazione dell’opera Système de politique positive e l’istituzione della «Religione dell’Umanità». (3) Terza, riguarda proprio l’approdo alla nuova religione che è una diretta conseguenza del pensiero di Comte sul tema. Il corpo sociale, infatti, per Comte è tenuto insieme da legami di tipo spirituali che sono radicati principalmente nel linguaggio e nella religione. Quest’ultima – intesa come composto di sistema di credenze comuni e pratiche di culto – offre una direttiva comune e legittima gli imperativi dell’autorità: ogni governo - parafrasando Comte - suppone una religione per consacrare e regolare il comando e l’obbedienza.
Etichette:
Auguste Comte,
positivismo,
Société positiviste
Ubicazione:
Napoli NA, Italia
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