In Campania il mercato locale del lavoro ha storicamente sofferto di rilevanti squilibri che hanno alimentato non solo la disoccupazione, ma anche altri fenomeni di rilievo sociale: emigrazione, precarietà, occupazione irregolare con ampie sacche di grave sfruttamento dei lavoratori. Ai mali endemici del mercato del lavoro campano poi nel corso dell'ultimo decennio si sono intrecciati i fenomeni più recenti della precarietà occupazionale e dell'immigrazione straniera che hanno ulteriormente complicato il quadro occupazionale.
In un contesto regionale così fragile, la recessione economica dal 2008 ad oggi ha avuto l'effetto di radicalizzare i tradizionali squilibri del mercato locale del lavoro. Le statistiche disponibili non lasciano molti margini di interpretazione: gli effetti negativi della crisi sul mercato del lavoro in Campania sono stati più intensi che nel resto del Paese, partendo da una condizione pre-crisi di sensibile svantaggio relativo.
venerdì 22 novembre 2013
sabato 16 novembre 2013
Ateneapoli intervista una neo laureata in Sociologia
La relazione finale in Sociologia di Emilia Losacco "Social network e collaborazione nelle comunità studentesche universitarie: il caso di Sociologia a Napoli" ha attirato l'attenzione della redazione del periodico Ateneapoli che nel suo ultimo numero dello scorso 8 novembre (n. 18, anno XXIX) pubblica un articolo dedicato a questo lavoro con un'intervista alla neo laureata.
mercoledì 23 ottobre 2013
Social network e collaborazione nelle comunità studentesche universitarie: il caso di Sociologia a Napoli
Nella prossima seduta di laurea per il corso triennale in Sociologia, la laureanda Emilia Losacco presenterà una relazione finale dal titolo "Social network e collaborazione nelle comunità studentesche universitarie: il caso di Sociologia a Napoli" che ho seguito da tutor. L'autrice di seguito ci anticipa un'introduzione che definisce la problematica, presenta il lavoro e i suoi risultati.
di Emilia LosaccoSocial network e collaborazione nelle comunità studentesche universitarie: il caso di Sociologia a Napoli
La diffusione dei social network ha implicato la trasformazione di alcune pratiche di collaborazione tra gli studenti universitari e proprio i relativi cambiamenti sono al centro di questo lavoro. In particolare si focalizza l’attenzione sulle trasformazioni delle forme di collaborazione tra gli studenti del corso di laurea in Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II con l’obiettivo di comprendere i modi in cui si realizzano e i principali effetti che hanno per gli studenti nelle pratiche di apprendimento. La relazione si concentra sul rapporto tra la diffusione dei social network e i cambiamenti delle pratiche collaborative tra gli studenti universitari.
martedì 8 ottobre 2013
Open Library
Il prossimo 9 ottobre 2013, alle ore 15:00 presso l'aula Magna del Dipartimento è organizzata l'iniziativa OPEN LIBRARY per la presentazione dei servizi bibliotecari on line e quelli tradizionali. L’incontro è finalizzato alla presentazione dei servizi che la biblioteca di Scienze Sociali e il sistema bibliotecario d’Ateneo offrono agli studenti.
lunedì 23 settembre 2013
I temi del lavoro nella ricerca dei giovani sociologi italiani
Giovedì 3 ottobre 2013, alle ore 15:00, presso l'Aula Magna (I piano) del Dipartimento di Scienze Sociali è prevista l'iniziativa I temi del lavoro nella ricerca dei giovani sociologi italiani, promossa insieme alla rivista "Sociologia del lavoro" durante la quale si presenteranno due volumi che raccolgono una selezione di saggi scritti da giovani sociologi italiani che si occupano di tematiche relative al lavoro. Il primo libro è quello di Michele La Rosa e Umberto Pallareti (a cura di), Lavoro e ricerca sociologica. Un confronto tra giovani ricercatori italiani (Franco Angeli, 2013), mentre il secondo è Michele La Rosa (a cura di), La ricerca sociologica e i temi del lavoro. Giovani ricercatori italiani a confronto (Franco Angeli, 2011). Intervengono alla presentazione Enrica Amaturo (Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali), Mirella Giannini (Prof.ssa di Sociologia dei processi economici e del lavoro), Michele La Rosa (Direttore della rivista Sociologia del Lavoro), Umberto Pallareti (Form.Art, partner del progetto e co-curatore di un volume). Saranno presenti gli Autori.
mercoledì 18 settembre 2013
Risultati prova scritta del 16 settembre
Sono stati pubblicati i risultati della valutazione della prova scritta per l'insegnamento di "Sociologia II" del 16 settembre scorso. Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza sono convocati per la prova orale il giorno venerdì 20 settembre, a partire dalle ore 9:00 presso l'aula I-4.
Risultati
Risultati
venerdì 13 settembre 2013
Orari convocazione prova scritta 16 settembre
Gli studenti prenotati per la prova scritta del 16 settembre 2013 per l'insegnamento di "Sociologia II" sono convocati presso l'aula I-1 per iniziale del cognome in questo ordine:
- dalla A alla F: ore 9:00
- dalla G alla Z: ore 14:00
- dalla A alla F: ore 9:00
- dalla G alla Z: ore 14:00
martedì 3 settembre 2013
Risultati prova scritta del 2 settembre
Sono pubblicati i risultati della prova scritta dell'esame di "Sociologia II" del 2 settembre scorso. Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza sono convocati per giovedì 5 settembre, aula I-4, alle ore 9:00.
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lunedì 29 luglio 2013
Appelli esame sessione autunnale
Pubblicati i calendari esami della sessione autunnale dell'a.a. 2012-2013. Per il corso di laurea triennale in Sociologia qui c'è il calendario completo. Per l'insegnamento di "Sociologia II" ecco le date degli appelli:
I Appello
- Scritto: 2 settembre, ore 9:00, aula T-2
- Orale: 5 settembre, ore 9:00, aula I-4
II Appello
- Scritto: 16 settembre, ore 9:00, aula I-1
- Orale: 20 settembre, ore 9:00, aula I-4
I Appello
- Scritto: 2 settembre, ore 9:00, aula T-2
- Orale: 5 settembre, ore 9:00, aula I-4
II Appello
- Scritto: 16 settembre, ore 9:00, aula I-1
- Orale: 20 settembre, ore 9:00, aula I-4
giovedì 18 luglio 2013
Presentazione al X° Workshop c-MET05
Il paper propone una sintesi dei principali risultati di uno studio, condotto dall’Isfol nel corso del 2012, sugli interventi a sostegno dell’innovazione promossi dalle regioni attraverso il Fondo sociale europeo (Fse). In coerenza con il Regional Innovation System Approach, si sono presi in considerazione ed analizzati gli interventi attuati a valere sui Programmi operativi regionali (Por) finalizzati al consolidamento e allo sviluppo dei cosiddetti “fattori abilitanti”, vale a dire di quegli elementi necessari a sostenere processi di sviluppo territoriale fondati sull’innovazione. Lo studio è destinato a fornire ai policy maker evidenze circa il contributo fornito dal Fse alla creazione di sistemi regionali di innovazione, in vista della definizione dei Programmi operativi per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020. Lo studio ha preso in considerazione la programmazione attuativa dei Por Fse nel periodo 2008-2012 (avvisi e bandi), integrandone i contenuti informativi attraverso il ricorso ad interviste in profondità a “testimoni privilegiati”. Dall’analisi emerge come il Fse sia stato impiegato in larga misura in interventi di sostegno all’innovazione di tipo “tradizionale”, in cui prevale il finanziamento di percorsi formativi per il conseguimento di titoli post laurea. Pur valutando questo impegno in linea con i fabbisogni espressi dai territori, lo studio raccomanda che in prospettiva si dia maggiore attenzione e peso a quegli interventi in grado di rafforzare, in una logica di rete, le relazioni tra produttori e utilizzatori di conoscenza e valorizzare le competenze del capitale umano all’interno delle imprese. Sembra infine cruciale il potenziamento delle iniziative formative ed organizzative e degli strumenti di agevolazione finanziaria e/o mobilità attraverso cui favorire l’inserimento di capitale umano di eccellenza nel sistema delle imprese.
Etichette:
fattori abilitanti,
Innovazione,
paper,
Sistemi regionali d’innovazione
Ubicazione:
Firenze, Italia
mercoledì 17 luglio 2013
Anziani poveri in Italia
Nella prossima seduta di laurea per il corso triennale in Sociologia, la laureanda Carmen Di Maio presenta la sua relazione finale dal titolo "Anziani poveri in Italia" che ho seguito in qualità di tutor. L'autrice di seguito ci anticipa un'introduzione che illustra la problematica affrontata nello studio e la struttura del suo elaborato.
Anziani poveri in Italia
di Carmen Di Maio
La condizione degli anziani in Italia non ha avuto ancora oggi la giusta attenzione che merita, soprattutto se si considera la portata dell’invecchiamento della popolazione che è più forte che in ogni altro paese d’Europa ed è secondo solo al Giappone. Questo fenomeno che è l'effetto positivo della transizione demografica, ha in sé altri aspetti negativi, legati soprattutto alla sostenibilità del sistema previdenziale.Prima di entrare nello specifico dello studio, è interessante soffermarsi in generale sui processi di impoverimento per poi considerare quelli legati all’invecchiamento e la sua relazione con la povertà in Italia.La prima questione affrontata nel capitolo iniziale del lavoro riguarda la ricostruzione delle ricerche sulla povertà che furono svolte nel XIX sec. in Inghilterra da Booth e Rowntree, che cercavano di capire la portata del fenomeno della povertà.
lunedì 15 luglio 2013
Lo sfruttamento commerciale della subcultura Hippie: uno studio sull'e-commerce
Lo sfruttamento commerciale della subcultura Hippie:
uno studio sull'e-commerce
La relazione è focalizzata sull’analisi dei processi di sfruttamento commerciale della produzione di simboli, icone e valori prodotti nell’ambito di subculture alternative. Si approfondisce in particolare lo sfruttamento commerciale della subcultura hippie intesa in senso lato come una nuova subcultura che propone uno stile di vita ispirato ad una società senza regole ed in contrasto con la cultura dominante. La scelta del tema della relazione è motivata da un interesse verso la subcultura hippie, incentrato soprattutto su come tale subcultura sia stata oggetto di manipolazioni commerciali, nonostante l’orientamento valoriale esplicitamente di contestazione delle società occidentali, opulente e consumistiche. Inoltre la ricerca parte dall’idea di osservare come la diffusione dell’ accesso a Internet, abbia messo a disposizione degli operatori commerciali hippie, canali di acquisto alternativi a quelli tradizionali.
Terzo settore e politiche sociali nella crisi: il caso di una cooperativa sociale nella provincia di Napoli
Riportiamo di seguito un'altra presentazione di un lavoro realizzato per preparare la relazione finale del corso di laurea triennale in Sociologia che ho seguito come tutor e che sarà discusso nella prossima sessione di laurea. Si tratta della relazione finale della laureanda Miriam Cervizzi dal titolo "Terzo settore e politiche sociali nella crisi: il caso di una cooperativa sociale nella provincia di Napoli". Il testo dell'autrice ci presenta la tematica trattata nello studio, il percorso metodologico della ricerca e la struttura della relazione.
Terzo settore e politiche sociali nella crisi:
il caso di una cooperativa sociale nella provincia di Napoli
L’obiettivo principale della relazione è di analizzare gli effetti della crisi economica sul Terzo Settore attraverso anche l’osservazione diretta del caso di una cooperativa sociale in provincia di Napoli.La crisi economica ha portato a netti tagli al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali causando a livello locale diversi problemi, tra i quali anche ritardi nei pagamenti, con conseguenze dirette per gli operatori sociali. Nella ricerca, attraverso la somministrazione di una traccia d'intervista semi-strutturata si è cercato di comprendere il loro modo di affrontare questa condizione sul lavoro e nella vita privata e relazionale. La metodologia utilizzata nello studio si è basata in primo luogo sulla rassegna e l'analisi della principale letteratura sul tema e poi su un esercizio di lavoro di campo, attraverso lo studio di un caso di cooperativa sociale.
I valori dello sport nella società moderna. Il caso Felix Baumgartner
Un altro lavoro che ho seguito come tutor e che sarà presentato nella prossima seduta di laurea per il corso triennale in Sociologia è quello del laureando Gianmarco Della Ragione dal titolo "I valori dello sport nella società moderna. Il caso Felix Baumgartner". L'autore di seguito ci propone una breve presentazione dell'oggetto di studio e della struttura della relazione finale.
I valori dello sport nella società moderna.
Il caso Felix Baumgartner
Il lavoro si propone di analizzare le dinamiche che caratterizzano il rapporto tra lo sport e la società moderna, soffermandosi in maniera particolare su alcuni concetti di base, come il record, di cui gli atleti sono alla continua ricerca, e il principio di prestazione, che Allen Guttman, nel testo "Dal rituale al record" (1978), definisce come un elemento comune a tutti gli atleti moderni, data la loro insaziabile voglia di fornire performance di una qualità tale da poter essere ricordate nel tempo. Queste premesse teoriche sono alla base dell’analisi degli sport estremi, tema centrale di questo studio in quanto, meglio di qualunque altra categoria agonistica, rappresenta la sfrenata ricerca del superamento delle proprie capacità fisiche e psicologiche.
Genitorialità al maschile: il ruolo del padre nella coppia separata
Nella prossima seduta di laurea per il corso triennale in Sociologia, la laureanda Lucia Vitale presenterà una relazione finale dal titolo "Genitorialità al maschile: il ruolo del padre nella coppia separata" che ho seguito in qualità di tutor. L'autrice di seguito ci anticipa un'introduzione che definisce la problematica e illustra i principali passaggi del suo lavoro.
Genitorialità al maschile:
il ruolo del padre nella coppia separata
il ruolo del padre nella coppia separata
L’argomento che ho approfondito nella Relazione Finale riguarda la genitorialità al maschile e il ruolo paterno nella coppia separata.Dagli anni Ottanta del secolo scorso l’interesse crescente per i cambiamenti del ruolo e delle funzioni paterne ha assunto una maggior rilevanza anche in ambito sociologico e non solo in quello psicologico e pedagogico dove era stato in precedenza privilegiato. Il dibattito sulla paternità in genere viene centrato soprattutto sullo studio della famiglia ed inoltre, è strettamente legato con la prospettiva di genere, la divisione del lavoro domestico e la presenza femminile nel mercato del lavoro.
mercoledì 10 luglio 2013
Risultati prova scritta del 8 luglio 2013
Sono pubblicati i risultati della prova scritta dell'esame di "Sociologia II" dell'8 luglio scorso. Gli studenti che hanno raggiunto la sufficienza sono convocati per venerdì 12 luglio, aula I-4. Ore 9:00 gli studenti con iniziale del cognome dalla lettera A alla E, mentre alle ore 14:00 tutti gli altri con iniziale dalla F alla Z.
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mercoledì 3 luglio 2013
Esame Sociologia II. Prova scritta 8 luglio 2013: orari convocazione
Il secondo appello d'esame della sessione estiva per l'insegnamento "Sociologia II" è in calendario lunedì 8 luglio 2013 in aula T-2.
Gli orari di convocazione per la prova scritta sono:
> ore 9:00 studenti con iniziale del cognome dalla A alla F
> ore 14:00 studenti con iniziale del cognome dalla G alla Z
Gli orari di convocazione per la prova scritta sono:
> ore 9:00 studenti con iniziale del cognome dalla A alla F
> ore 14:00 studenti con iniziale del cognome dalla G alla Z
mercoledì 19 giugno 2013
Risultati prova scritta del 17 giugno 2013
- ore 9:00 studenti con iniziale del cognome dalla A alla D
- ore 14:00 studenti con iniziale del cognome dalla F alla Z
Collegamento news pagina docente
giovedì 13 giugno 2013
Orari convocazione per la prova scritta 17 giugno 2013
Per il primo appello d'esame della sessione estiva 2013 dell'insegnamento di "Sociologia II", in calendario per il giorno lunedì 17 giugno, gli orari di convocazione per la prova scritta sono:
> Studenti con iniziale del cognome dalla A alla F: ore 9:00 - Aula T-2
> Studenti con iniziale del cognome dalla G alla Z: ore 14:00 - Aula T-2
SCARICA: Elenco prenotati e orario di convocazione per la prova scritta
> Studenti con iniziale del cognome dalla A alla F: ore 9:00 - Aula T-2
> Studenti con iniziale del cognome dalla G alla Z: ore 14:00 - Aula T-2
SCARICA: Elenco prenotati e orario di convocazione per la prova scritta
mercoledì 12 giugno 2013
Modifica orario ricevimento 18 giugno
Si avvisa che il prossimo ricevimento studenti, previsto per il giorno martedì 18 giugno 2013, è fissato alle ore 14:00, fino alle ore 16:00.
mercoledì 29 maggio 2013
La proposta neopragmatista
In conclusione del corso, abbiamo discusso la prospettiva teorica "neopragmatista" proposta da Patrick Baert e Filipe Carreira da Silva nelle conclusioni del loro libro "La teoria sociale contemporanea". I due autori discutono dei limiti delle teorie che si rifanno a due principali concezioni del rapporto tra teoria e ricerca sociale: la concezione nomologico-deduttiva e quella rappresentativa. La proposta dei due autori è quella di superare i limiti delle teorie legate a queste due concezioni e si basa sulla fusione dell'approccio pragmatista e di quello fenomenologico.
I modi dell'apprendimento
Il corso è finito è stato lungo ed ha riproposto un rituale sociale che incorpora una serie di idee, conoscenze e teorie sui processi di apprendimento, sulla natura della conoscenza, sul significato e il ruolo del sapere nella società, delle relazioni tra i gruppi sociali, con il sistema produttivo e sul mutamento della società. Questo è un modo istituzionalizzato di governare, ad esempio, i processi di apprendimento la produzione e riproduzione della conoscenza, ma anche produrre gerarchie sociali e rapporti di potere. Si può fare diversamente?... Se ne discute in questo intervento che esprime un punto di vista critico che va - ovviamente - valutato criticamente, senza farsi persuadere facilmente dalle argomentazioni presentata e dal modo in cui sono presentate. A questo punto, si può guardare il video "Cambiare i paradigmi dell'apprendimento" di Ken Robinson.
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L'avvento dell'uomo contemporaneo
Le ultime lezioni del corso sono state dedicate alla presentazione della tesi contenuta del volume di Paul Yonnet "Le recul de la mort ; l'avènement de l'individu contemporain" (Gallimard, Paris 2006), di cui riportiamo la presentazione proposta dall'editore italiano Ipermedium che ha curato la traduzione del 2011:
Una “grande transizione demografica” ha accompagnato la nascita e l’evoluzione di tutta la modernità. Questa transizione è stata caratterizzata da due imponenti e epocali fenomeni: la diminuzione drastica della mortalità infantile e quella dei rischi mortali del parto.
Negli ultimi secoli, nelle società sviluppate i bambini che nascono e le loro madri che li partoriscono sopravvivono e, questo fenomeno, che Yonnet chiama “la ritirata della morte”, a lungo andare, ha avuto una profonda influenza sul calo delle nascite, sulla struttura della famiglia, sulla psicologia delle persone che la compongono e sul rapporto affettivo che lega genitori e figli. Sarà infatti la nuova logica, quella del “figlio del desiderio” che strutturerà l’individuo moderno e la sua psicologia. In questo modo la famiglia da “cellula di base” delle società, diventerà - secondo Yonnet - la “cellula di base” dell’individuo moderno accentuando profondamente il fenomeno dell’individualizzazione.
Per analizzare questa serie di eventi Paul Yonnet si serve di tutte le discipline delle scienze umane: dalla demografia alla sociologia, alla storia, alla letteratura, alla filosofia, componendo così“ un imponente affresco che ci aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo e quello verso cui ci stiamo velocemente avviando.
venerdì 24 maggio 2013
Dentro la comunicazione
Il prossimo incontro previsto per martedì 28 maggio sarà dedicata al tema della comunicazione, in una lezione congiunta con la cattedra di "Sociologia I" presso l'aula AT3 (Via Mezzocannone 16, Terzo piano), a partire dai temi del libro di Samuele Ciambriello e Michele Infante "Dentro la comunicazione. Concetti, modelli, persone" (Guida, 2012). Durante l'incontro gli autori si confronteranno con Luca Bifulco e Francesco Pirone.
Dalla presentazione del volume:
Dalla presentazione del volume:
"Divulgare significa far conoscere e comprendere non solo cose che ci appaiono misteriose e lontane, ma anche concetti ed espressioni che usiamo tutti i giorni in modo spesso inconsapevole o superficiale. Far coomprendere è dunque operazione meritoria, fondamentale nei paesi anglosassoni dove l'approccio divulgativo della scienza è essa stessa una scienza e dove diventa difficilissima la traduzione pedissequa dei nostri testi spesso infarciti di concetti e metafore che sarebbe opportuno prima spiegare e poi esporre".
giovedì 23 maggio 2013
La realtà come costruzione sociale
Uno degli approfondimenti tematici del corso di "Sociologia II" è dedicato allo studio della prospettiva fenomenologica, con particolare riguardo al saggio di Peter L. Berger e Thomas Luckmann The Social Construction of Reality. A Treatise in the Sociology of Knowledge del 1966, tradotto in italiano da Il Mulino nel 1969. Lo studio dei due autori, ispirato alla filosofia fenomenologica, si propone di spiegare i processi sociali di costruzione del senso del mondo, basandosi in particolare sui tre momenti di: oggettivazione, esteriorizzazione e interiorizzazione del mondo sociale. Si tratta di una ricerca che ha segnato lo sviluppo della teoria sociologica contemporanea e che ha particolare rilevanza nell'ambito della sociologia della conoscenza.
sabato 18 maggio 2013
Il calcio come passione
Il prossimo mercoledì 22 maggio, è prevista un'iniziativa seminariale dal titolo "Il calcio come passione" organizzata dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, su proposta delle Cattedre di Sociologia, Sociologia II e Sociologia della Conoscenza, con la collaborazione dell'UdU Napoli. Il seminario si svolgerà a partire dalle ore 11:00 all'aula AT3 in via Mezzocannone 16 (terzo piano). Il programma dell'iniziativa prevede gli interventi di Raffaele Auriemma (giornalista sportivo), Gennaro Iezzo (ex calciatore, opinionista sportivo) e Tommaso Mandato (agente FIFA). La direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali prof.ssa Enrica Amaturo apre con i saluti istituzionali; introduce l'incontro il prof. Luca Bifulco. Il dibattito, moderato dal prof. Gianfranco Pecchinenda e concluso dal prof. Vittorio Dini (Università degli Studi di Salerno).
La lezione prevista per le ore 13:00 è anticipata alle ore 11:00 presso l'aula del seminario AT3 in via Mezzocannone 16 (terzo piano).
La lezione prevista per le ore 13:00 è anticipata alle ore 11:00 presso l'aula del seminario AT3 in via Mezzocannone 16 (terzo piano).
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comunicazione,
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sport
Ubicazione:
Via Mezzocannone, 16, 80134 Napoli, Italia
domenica 12 maggio 2013
Calendario esami Sociologia II
È stato pubblicato il calendario esami del corso di laurea triennale in Sociologia riferito alla prossima sessione estiva. Per l'insegnamento "Sociologia II" le date d'esame sono:
1.
Prova scritta: 17 giugno, ore 9:00, aula T-2
Prova orale: 21 giugno, ore 9:00, aula I-4
2.
Prova scritta: 8 luglio, ore 9:00, aula T-2
Prova orale: 12 luglio, ore 9:00, aula I-4
1.
Prova scritta: 17 giugno, ore 9:00, aula T-2
Prova orale: 21 giugno, ore 9:00, aula I-4
2.
Prova scritta: 8 luglio, ore 9:00, aula T-2
Prova orale: 12 luglio, ore 9:00, aula I-4
giovedì 9 maggio 2013
Modifica orario ricevimento 14 maggio
Il ricevimento studenti della prossima settimana, previsto per martedì 14 maggio, subirà una variazione di orario. Si terrà dalle ore 14:00 alle ore 16:00.
mercoledì 24 aprile 2013
Modifica calendario lezioni
Il corso di "Sociologia II" è sospeso nel periodo dal 26 al 30 aprile 2013, pertanto non si terranno la lezione di venerdì 26 aprile e quella di martedì 30 aprile. Il corso riprenderà secondo il calendario settimanale a partire da venerdì 3 maggio 2013 (13:00-15:00). Si comunica, inoltre, che il ricevimento studenti previsto per il giorno martedì 30 aprile 2013 è spostato a martedì 7 maggio 2013 al consueto orario di ricevimento. Per comunicazioni urgenti è possibile contattare il docente attraverso posta elettronica.
giovedì 18 aprile 2013
Jürgen Habermas
Una presentazione sintetica di Jürgen Habermas e del suo pensiero è curata da Diego Fusaro nel sito filosofico.net. Nelle pagine dedicate a Jürgen Habermas si legge una breve biografia che ricorda che il nostro autore è nato in Germania, nel 1929. Dopo la laurea raggiunta nel 1954, è diventato assistente di Theodor W. Adorno nel 1959 all’Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. Nel 1964 è diventato professore ordinario di Filosofia e Sociologia a Francoforte. Dal 1971, Habermas ha diretto l’Istituto Max Planck per la Ricerca sulle Condizioni di Vita nel Mondo tecnico scientifico di Starnberg. Dal 1982, ha di nuovo insegnato alla Johann Wolfgang Goethe Universität di Francoforte. Le quattro grandi tesi sulle quali è costruito il pensiero di Habermas sonola dottrina della razionalità, la dottrina dell’agire comunicativo, la dottrina della razionalizzazione sociale e la dottrina della società come sintesi di sistemi e mondo della vita.
Uno dei video dell'intervento di Habermas "Berkley Center Lecture" tenuto il 19 ottobre 2011:
lunedì 15 aprile 2013
Uno studio genealogico
Una delle ricerche più famose di Michel Foucault, in cui si vede all'opera l'analisi genealogica, è quella che ha portato alla pubblicazione del libro "Sorvegliare e punire" (Surveiller et punir. Naissance de la prison, Gallimard, Paris, 1975). In questo testo Foucault analizza la nascita delle prigioni e si sofferma sui mutamenti della concezione di punizione, attraverso lo sviluppo di sistemi più efficienti di esercizio del controllo sociale. Lo studio si focalizza sulla diffusione del potere disciplinare implicato dal carcere, basato su regolare e sistematico addestramento e monitoraggio del corpo. Questa prospettiva consente di comprendere la natura dei concetti di Foucault di "biopolitica" e di "biopotere".
sabato 13 aprile 2013
Omaggio a Raymond Boudon (1934-2013)
Ricordiamo il sociologo francese Raymond Boudon che è mancato a Parigi lo scorso 10 aprile, all'età di 79 anni. Si tratta di un accademico molto noto e influente anche fuori dalla Francia. Le sue opere più importanti, ad esempio, sono tutte tradotte in italiano dalle più prestigiose case editrici scientifiche (ad esempio Il Mulino). La sua attività di ricerca ha contribuito all'epistemologia e alla metodologia della ricerca sociale, focalizzando l'attenzione sull'approccio teorico dell'individualismo metodologico e alla sociologia analitica, oltre che sui metodi quantitativi per la ricerca sociale. In termini sostanziali, tra i suoi campi d'interesse rientrano gli studi sui valori, sul relativismo e quelli sui processi educativi. Di orientamento politico liberale, è stato spesso contrapposto nel dibattito scientifico e politico-culturale francese a Pierre Bourdieu. Per un ricordo più esteso si rimanda all'articolo pubblicato su lemonde.fr dal titolo "Raymond Boudon, le théoricien de l'individualisme méthodologique".
mercoledì 10 aprile 2013
Convergenza tra storia e sociologia
LINK: Presentazione utilizzata durante le lezioni
lunedì 8 aprile 2013
Linee di mediazione
La natura dualistica della struttura sociale, così come trattato nel libro The Constitution of Society, si esprime anche nel meccanismo di mediazione che Anthony Giddens teorizza tra il piano della struttura e quello dell'interazione. I meccanismi di mediazione sono ricondotti a tre tipi che riguardano la comunicazione del significato, l'applicazione delle sanzioni e l'uso del potere così come rappresentato nella diapositiva inserita qui sotto:
Linee di mediazione tra struttura e interazione
domenica 7 aprile 2013
Teoria della strutturazione
Gli ultimi incontri del corso sono stati dedicati alla presentazione dell'approccio teorico del sociologo londinese Anthony Giddens (1938) con particolare attenzione ai principi fondamentali della Teoria della strutturazione (Theory of Structuration). La prospettiva teorica di Giddens propone un approccio teorico alternativo sia alle teorie macrosociologiche del tipo struttural-funzionaliste, sia alle microsociologie focalizzate sull'interazione degli attori. Si tratta quindi di una sintesi teorica originale che intreccia analisi istituzionalista e analisi dell'azione strategica individuale. In questo quadro teorico assumono rilevanza centrale la trattazione delle temporalità implicate nelle vita sociale, la dimensione pratica della vita quotidiana, il concetto di riflessività e, infine, quello di fiducia e sicurezza ontologica.
martedì 2 aprile 2013
L'invasione dell'uomo economico
Negli ultimi incontri abbiamo trattato i principi dell'approccio economico e il suo impiego nella spiegazione di fenomeni sociali e politici. Abbiamo considerato, in particolare, i presupposti della teoria della scelta razionale, la teoria dei giochi, per poi considerare gli approcci neoistituzionalisti.
domenica 31 marzo 2013
Effetti di aggregazione
Le evoluzioni più recenti della Teoria della scelta razionale condividono l'idea che i fenomeni sociali vadano spiegati come aggregazione di azioni
individuali razionali in determinate situazioni sociali. In questi approcci si prevede spesso un momento di osservazione empirica dell'azione individuale in
determinate situazioni. La spiegazione, d'altra parte, passa attraverso l'individuazione del
meccanismo che struttura il fenomeno sociale al quale è interessato
il ricercatore. Tale fenomeno assume il carattere emergente, vale a dire come aggregazione delle azioni individuali e, pertanto, non necessariamente legato alle intenzioni individuali.
Un esempio di come funziona questo paradigma di spiegazione è
quello dello studio condotto da James S. Coleman e dai suoi collaboratori sui
meccanismi che spiegano l'introduzione di nuovi medicinali nelle pratiche
mediche (Medical Innovation. A Diffusion Study, 1966). Lo studio evidenzia che
la velocità d'introduzione di un nuovo medicinale dipende dal tipo di
situazione in cui si trovano ad operare i medici: negli ospedali dove la
prossimità fisica permette una più rapida circolazione delle informazioni,
l'introduzione è più rapida rispetto agli studi privati dei medici di base che
lavorano in isolamento (vedi Grafico sotto).
venerdì 29 marzo 2013
La teoria dei giochi
Nell'ambito dei filoni di ricerca che si rifanno ai principi della Teoria della scelta razionale, rientra la Teoria dei giochi. Si tratta di un approccio alla ricerca sociale dedicato alla ricerca di modelli astratti, altamente formalizzati con ricorso a formulazioni matematiche, che affrontano le scelte interdipendenti o strategiche di ogni individuo (giocatore) in una situazione di interazione (gioco). La rivista scientifica più autorevole in questo campo teorico è "Games and Economic Behavior".
Un contributo fondamentale allo sviluppo di questa teoria è stato fornito dalle ricerche di John Nash che è stato premiato con il Premio Nobel per l'economia nel 1994. Su Youtube è possibile vedere un lungo documentario in cui Nash illustra i principi della Teoria dei giochi. D'altra parte, la vicenda personale e scientifica di John Nash è stata resa popolare dal film "A Beautiful Mind" di Ron Howard del 2001. Film premiato con quattro Premi Oscar e di cui riprendiamo sotto un frammento che esemplifica l'idea di "dinamiche dominanti" ed "equilibrio".
Un contributo fondamentale allo sviluppo di questa teoria è stato fornito dalle ricerche di John Nash che è stato premiato con il Premio Nobel per l'economia nel 1994. Su Youtube è possibile vedere un lungo documentario in cui Nash illustra i principi della Teoria dei giochi. D'altra parte, la vicenda personale e scientifica di John Nash è stata resa popolare dal film "A Beautiful Mind" di Ron Howard del 2001. Film premiato con quattro Premi Oscar e di cui riprendiamo sotto un frammento che esemplifica l'idea di "dinamiche dominanti" ed "equilibrio".
giovedì 28 marzo 2013
Agnese
La storia di Agnese, studiata da Harold Garfinkel, viene spesso usata per illustrare la prospettiva etnometodologica che si concentra sulle pratiche di spiegazione "incarnate" attraverso le quali i soggetti creano continuamente la realtà sociale. Questo studio è stato pubblicato da Garfinkel con il titolo "Passing and the managed achievement of sex status in an “intersexed” person incluso" nel libro Studies in Ethnomethodology (Prentice-Hall, 1967) ed è tradotto in italiano a cura di Roberta Sassatelli con il titolo "Agnese" (Armando, 2000).
Garfinkel ricostruisce in questa ricerca la storia di Agnese, una giovane transessuale californiana che sul finire degli anni cinquanta fu tra le prime a sottoporsi ad una operazione chirurgica per cambiare sesso. La ricerca cerca di fornire il quadro dei presupposti culturali in base ai quali vengono organizzate e negoziate le richieste e i bisogni di Agnese, il suo diritto e l’opportunità medica di effettuare un’operazione di cambiamento di sesso, ma più in generale, i racconti di Agnese sono un occasione per tratteggiare il quadro dei principi in base ai quali vengono ordinariamente legittimate le identità sessuali.
Garfinkel ricostruisce in questa ricerca la storia di Agnese, una giovane transessuale californiana che sul finire degli anni cinquanta fu tra le prime a sottoporsi ad una operazione chirurgica per cambiare sesso. La ricerca cerca di fornire il quadro dei presupposti culturali in base ai quali vengono organizzate e negoziate le richieste e i bisogni di Agnese, il suo diritto e l’opportunità medica di effettuare un’operazione di cambiamento di sesso, ma più in generale, i racconti di Agnese sono un occasione per tratteggiare il quadro dei principi in base ai quali vengono ordinariamente legittimate le identità sessuali.
mercoledì 27 marzo 2013
Approcci microsociologici
L'ultimo gruppo di lezioni è stato dedicato alla presentazione e discussione di alcune principali teorie di tipo microsociologiche che si focalizzano sull'interazione sociale. Si tratta di approcci teorici che hanno enfatizzato la rilevanza sociologica della vita quotidiana. In questo ambito sono state trattate: l'interazionismo simbolico (G.H.Mead e H.Blumer), l'approccio drammaturgico (E.Goffman) e l'etnometodologia (H.Garfinkel). Infine è stata dedicata un'attenzione specifica alla teoria di Randall Collins.
LINK: Presentazione utilizzata durante le lezioni
LINK: Presentazione utilizzata durante le lezioni
domenica 24 marzo 2013
Interazionismo simbolico
Il nostro primo approccio alle teorie microsociologiche è cominciato con l'interazionismo simbolico, introducendo un concetto base: la visione del Sé di George Herbert Mead - psicologo sociale statunitense - che rappresenta un'idea fondamentale su cui si fonda l'interazionismo simbolico. La visione di Mead del Sé, espressa nell'opera Mind, Self and Society (University of Chicago Press, 1934), supera il modello classico del comportamentismo ottocentesco di stimolo-risposta, attraverso un'idea processuale dell'interazione in cui l'attore sociale agisce in base all'interpretazione che egli dà della situazione. Qui è opportuno richiamare il cosiddetto "Teorema di Thomas":
Se gli uomini definiscono reali certe situazioni, esse saranno reali nelle loro conseguenze (if men define situations as real, they are real in their consequences, William Thomas, 1928).
Il Sé dell'attore sociale si compone di due momenti: del Me che è il riflesso di come l'individuo si percepisce in base agli atteggiamenti e comportamenti degli altri nei suoi confronti; mentre l'altro momento è l'Io vale a dire la risposta che l'individuo elabora, in termini di azione, in base all'interpretazione del Me. Da una parte, quindi, il Me produce socializzazione dell'individuo, dall'altra l'Io genera elementi di creatività e originalità nell'azione individuali. Per comprendere i processi d'interazione bisogna, infine, considerare il concetto di "altro generalizzato", come elemento indicativo della maturità del Sé, vale a dire la maturazione di una struttura di risposte comuni e condivise da tutti i membri della stessa comunità.
Teorie di medio raggio
Tra i diversi contributi originali di Robert K. Merton di cui abbiamo parlato al corso, particolare rilevanza va data al suo approccio di ricerca teso a costruire "Teorie di medio raggio" con cui s'intende:
Teorie intermedie fra le ipotesi di lavoro che formulano abbondantemente durante la routine quotidiana della ricerca e le speculazioni onnicomprensive basate su uno schema concettuale centrale, da cui si spera di derivarne un largo numero di uniformità di comportamento sociale empiricamente osservabili (Robert K. Merton, Teoria e struttura sociale, il Mulino, Bologna, 1966, p. 13)In altri termini, l'obiettivo di Merton non è di elaborare una teoria che spieghi la società come insieme unitario, coerente e equilibrato. Il suo intento è, invece, quello di concentrare la ricerca su parti del sistema sociale, vale a dire su un insieme di comportamenti sociali che siano osservabili empiricamente, che si manifestino con regolarità e che pertanto possono essere ricondotti a schemi astratti generali (anche se non universali) riferiti a parti del sistema sociale.
domenica 17 marzo 2013
Omaggio a Robert Castel (1933-2013)
Il 12 marzo scorso, è morto Robert Castel. Un sociologo che
ci ha insegnato molto anche per il campo di ricerca in cui adesso siamo
immersi. Lo ricordiamo con stima e vale la pena riprendere l'omaggio del
Ministro della Cultura francese:
C'est avec une grande tristesse que j'ai appris le décès de Robert Castel, grand théoricien de la «désaffiliation» et immense inspirateur de tous ceux qui ont à cœur de se battre contre les exclusions. Penseur de «l'insécurité sociale», Robert Castel aura été de ceux qui ont le mieux su décrire les conséquences d'une nouvelle forme de précarité professionnelle sur la cohésion de notre société. Réformiste convaincu, il en appelait à l'élaboration d'un nouveau compromis social pour replacer au centre de nos préoccupations un fléau social qui, relégué en marge de la société sous la question de «l'exclusion», la frappe pourtant au cœur . Directeur d'étude à l'Ecole des hautes études en sciences sociales, agrégé de philosophie et compagnon de route de Pierre Bourdieu, Robert Castel s'était d'abord fait connaître par son approche critique de la psychiatrie et plus particulièrement la démarche généalogique qu'il développa sur les pas de Michel Foucault. Il s'était ensuite imposé comme l'un des plus fins observateurs du monde du travail, attentif aux transformations de la question sociale et préoccupé par l'effritement de la condition salariale et la précarisation croissante de notre société. Ses travaux, qui témoignent de sa connaissance inégalée du monde du travail, resteront une référence pour tous ceux qui luttent contre les exclusions et se battent pour une cohésion sociale renforcée.
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