Pausa accademica. Si avvisa che l’ultimo ricevimento studenti prima della pausa natalizia si terrà martedì 22 dicembre 2015, dalle ore 9:30 alle ore 11:30. Il ricevimento settimanale riprenderà regolarmente da martedì 12 gennaio 2016, dalle ore 11:00 alle ore 13:00. Gli studenti che stanno preparando la relazione finale possono concordare un appuntamento per venerdì 8 gennaio 2016 per un colloquio dopo la prova scritta dell’esame di «Sociologia II».
Auguri di buone feste!
domenica 20 dicembre 2015
venerdì 11 dicembre 2015
Ultras da tastiera: un’osservazione sui gruppi ultras partenopei
La diffusione dell’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha coinvolto il tifo calcistico, così come tutti gli altri ambiti di socialità. Anche il tifo organizzato - quello dei gruppi ultras - ha costruito le sue pratiche, particolari, di stare nella ‘rete’. Si tratta di pratiche di autorappresentazione e di relazione che riproducono le sub-culture ultras, introducendo elementi di novità che riguardano l’uso dei new media, ma che si intrecciano anche con le trasformazioni più generali del mondo ultras. A partire da queste considerazioni Concetta Mauriello conduce un’osservazione naturalistica sulla presenza in rete dei gruppi ultras del Napoli calcio, considerando social network, forum e siti web.
L’elaborato ha come oggetto il teppismo calcistico. Quest’ultimo secondo Roversi (1992) è una forma di violenza apparsa per la prima volta in Inghilterra verso la fine degli anni ‘60, con il nome di football hooliganism, tale violenza può essere definita come “l’insieme di atti di vandalismo e di aggressione sistematica che in occasione degli incontri di calcio, particolari gruppi di tifosi compiono ai danni di analoghi gruppi avversari, sia dentro che fuori dagli stadi” (Roversi, 1992: 15). In particolare questo elaborato, concentrandosi soprattutto sul contesto napoletano, mira a spiegare e comprendere chi sono coloro che compiono queste azioni, dove avvengono, come avvengono e quali sono i motivi che adducono tali individui ad intraprendere azioni così deplorevoli.
Ultras da tastiera: un’osservazione sui gruppi ultras partenopei
L’elaborato ha come oggetto il teppismo calcistico. Quest’ultimo secondo Roversi (1992) è una forma di violenza apparsa per la prima volta in Inghilterra verso la fine degli anni ‘60, con il nome di football hooliganism, tale violenza può essere definita come “l’insieme di atti di vandalismo e di aggressione sistematica che in occasione degli incontri di calcio, particolari gruppi di tifosi compiono ai danni di analoghi gruppi avversari, sia dentro che fuori dagli stadi” (Roversi, 1992: 15). In particolare questo elaborato, concentrandosi soprattutto sul contesto napoletano, mira a spiegare e comprendere chi sono coloro che compiono queste azioni, dove avvengono, come avvengono e quali sono i motivi che adducono tali individui ad intraprendere azioni così deplorevoli.
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Napoli, Italia
giovedì 10 dicembre 2015
Valutazione e motivazione al lavoro: uno studio empirico
La motivazione al lavoro è un tema fondante della ricerca sociologico in campo organizzativo: dall’organizzazione scientifica del lavoro alle forme più recenti di gestione delle risorse umane. Alla luce della storia del pensiero organizzativo, Carla Napolitano nella sua relazione affronta la questione della motivazione al lavoro con riferimento ad uno studio di caso che ha riguardato un micro-contesto organizzativo: un ufficio amministrativo di una grande società di trasporti marittimi. Nel suo studio, in particolare, si analizza la motivazione al lavoro in relazione al sistema aziendale di valutazione delle prestazioni lavorative.
Questa relazione punta ad analizzare le motivazioni alla base di atteggiamenti e comportamenti dei lavoratori, concentrandosi sui comportamenti in uno specifico contesto aziendale. Tali comportamenti infatti, rappresentano uno degli elementi più significativi da tenere conto da parte delle aziende per ottimizzare la gestione del personale.
Etimologicamente il termine “motivazione”, derivante dal latino movere, indica tutti i processi volti ad iniziare, dirigere, e mantenere un’attività. Nell’ambito delle scienze sociali, con il termine motivazione vengono indicati i fenomeni che determinano i comportamenti umani, anche quelli in apparenza più banali e privi di giustificazioni. In generale, le azioni dell’individuo derivano dal desiderio di soddisfare i propri bisogni e desideri. Effettuare uno studio sulle motivazioni alla base dei comportamenti delle persone, in definitiva, permette di costruire ipotesi che spieghino l’origine delle azioni umane, e consente di individuare le condizioni che muovono gli individui a dare determinate risposte a specifici stimoli.
Valutazione e motivazione al lavoro: uno studio empirico
Questa relazione punta ad analizzare le motivazioni alla base di atteggiamenti e comportamenti dei lavoratori, concentrandosi sui comportamenti in uno specifico contesto aziendale. Tali comportamenti infatti, rappresentano uno degli elementi più significativi da tenere conto da parte delle aziende per ottimizzare la gestione del personale.
Etimologicamente il termine “motivazione”, derivante dal latino movere, indica tutti i processi volti ad iniziare, dirigere, e mantenere un’attività. Nell’ambito delle scienze sociali, con il termine motivazione vengono indicati i fenomeni che determinano i comportamenti umani, anche quelli in apparenza più banali e privi di giustificazioni. In generale, le azioni dell’individuo derivano dal desiderio di soddisfare i propri bisogni e desideri. Effettuare uno studio sulle motivazioni alla base dei comportamenti delle persone, in definitiva, permette di costruire ipotesi che spieghino l’origine delle azioni umane, e consente di individuare le condizioni che muovono gli individui a dare determinate risposte a specifici stimoli.
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Napoli, Italia
lunedì 19 ottobre 2015
L’individualizzazione nella sociologia di Ulrich Beck: un’ipotesi di operativizzazione
La sociologia di Ulrich Beck ha avuto un’ampia diffusione nell’ultimo trentennio, soprattutto per il successo della sua tesi sulla “società del rischio” e per l’accoglienza delle sue analisi sulla globalizzazione e il cosmopolitismo. Tra i suoi temi di fondo c'è poi quello classico della individualizzazione che ha attraversato tutto il pensiero sociologico. Sul piano empirico, tuttavia, sia Beck e sia gli autori che si rifanno alle sue teorizzazioni, non hanno sviluppato ricerche di rilievo e non hanno alimentato una riflessione metodologica per impiegare le tesi di Beck sulla individualizzazione nella ricerca di campo. A partire da questa considerazione Cristina Pia Diomedes si propone la sfida di provare a operativizzare alcune ipotesi teoriche formulate direttamente da Beck.
L’individualizzazione nella sociologia di Ulrich Beck:
un’ipotesi di operativizzazione
Il processo di individualizzazione costituisce l’oggetto di studio di questa relazione. Il nostro obiettivo non è stato soltanto quello di studiarlo e analizzarlo in una prospettiva teorica, ma anche, al termine di individuarne una strumentazione di analisi empirica. Infatti all’interno del capitolo conclusivo di questo elaborato è presente un disegno della ricerca; partendo da un interrogativo di Beck, contenuto all’interno del saggio I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione (2000), ovvero «[...]come cresceranno i figli se nelle famiglie le regole e le competenze sono sempre meno chiare? E questo è in qualche modo in relazione con la sempre più diffusa violenza giovanile?» (Beck, 2000b: 30) abbiamo individuato due dimensioni analitiche, quella della violenza giovanile e dell’aggregazione familiare, che ci permettessero di studiare l’incidenza del fenomeno in uno specifico ambito.
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domenica 18 ottobre 2015
Identità, social network e mobile communication: un esercizio di rilevazione empirica
L’accesso a internet avviene sempre più frequentemente attraverso dei social network in un contesto dove si è sempre più tempo connessi - al limite sempre connessi - attraverso dei dispositivi mobili di accesso alla rete, soprattutto smartphone, ma non solo. In queste condizioni la distinzione tradizionale tra vita on line e off line diventa sempre meno rilevante, facendo posto ad una situazione di “realtà aumentata” in cui le due dimensioni interagiscono continuamente. Qui si colloca la domanda conoscitiva di Maria Minopoli che si propone di studiare i cambiamenti del modo di definire l’identità in un contesto che si va così definendo, provando a costruire una rilevazione empirica focalizzata sull’uso dei modi d’uso di facebook e sulle implicazioni per la definizione dell’identità.
Identità, social network e mobile communication:
un esercizio di rilevazione empirica
un esercizio di rilevazione empirica
Negli ultimi anni si è assistito ad una notevole crescita nell’utilizzo dei dispositivi di comunicazione mobile e dei social network sites; se da un lato l’introduzione dell’iPhone di Apple ha reso il telefono cellulare un dispositivo onnipresente, dall’altro, con l’introduzione di Facebook, il social networking è diventata l’attività più popolare sul web. Siamo in una nuova era informatica in cui gli smartphone e i social network si sono combinati nel mobile social networking, uno strumento che consente alle persone di socializzare e di connettersi direttamente attraverso i telefoni cellulari. Con il mobile social networking gli utenti possono condividere informazioni e rimanere in contatto con i propri network anche in mobilità.
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sabato 17 ottobre 2015
#notonz: analisi di un conflitto sociale attraverso la sociologia di Alain Touraine
La teoria sociologica di Alain Touraine riconosce ai movimenti sociali un ruolo chiave nei processi di produzione della società e di mutamento sociale. Al centro dei suoi interessi di ricerca per decenni ci sono stati i “nuovi movimenti sociali” che dagli anni Sessanta in avanti si sono imposti all’attenzione dell’opinione pubblica: movimento studentesco, movimento ambientalista, movimento femminista e così via. Il lavoro teorico-concettuale di Touraine fornisce anche una serie di strumenti analitici per approcciare i movimenti sociali ed è propio a partire da questo spunto che Miriana Di Napoli affronta il caso del movimento ambientalista #notonz, mettendo alla prova il modello analitico IOT per interpretare il conflitto territoriale che si è aperto intorno ad un grande progetto pubblico d’intervento sul territorio.
#notonz: analisi di un conflitto sociale attraverso la sociologia di Alain Touraine
In questa relazione finale si affronta il tema dei movimenti sociali secondo la prospettiva sociologica di Alain Touraine, considerando un caso empirico, quello del #notonz, con cui si identifica un conflitto ambientalista che nasce nel 2014 per contrastare un grande progetto di intervento sulla costa del golfo di Salerno. L’obiettivo del lavoro è stato quello di affrontare da un punto di vista teorico, utilizzando fonti secondarie, un movimento sociale con lo scopo di applicare il modello IOT e studiare lo sviluppo e la struttura di un’azione collettiva che è riuscita ad avere un impatto sociale.
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venerdì 16 ottobre 2015
Gruppo sportivo e gestione dei newcomers: un esercizio di rilevazione empirica in una squadra di pallavolo femminile
Nella fisiologia di funzionamento dei gruppi sportivi rientra anche l’ingresso e l’uscita periodica dal gruppo di alcuni componenti. L’avvicendamento tra giocatori, però, non è senza tensioni e conflitti e questo processo ha ripercussioni sulle prestazioni sportive della squadra. Rispetto a questo problema generale di gestione dei gruppi sportivi Ersilia Giusy Cozzolino sviluppa un’osservazione empirica su una squadra di pallavolo femminile. Si propone di comprendere le dinamiche relazionali che si sviluppano con l’ingresso di nuove giocatrici in una squadra di pallavolo in relazione alla coesione del gruppo, applicando gli strumenti teorici della sociologia dei gruppi e della psicologia sociale.
Gruppo sportivo e gestione dei newcomers: un esercizio di rilevazione empirica in una squadra di pallavolo femminile
Molti sociologi hanno prestato attenzione alle dinamiche di gruppo. Tale interesse trova la sua ragione d’essere nell’importanza che assume il gruppo nella mediazione tra individuo e società. L’insediamento di un individuo nella società non avviene in modo solenne, ma attraverso unità intermediarie, nelle quali apprendono il sistema di valori di quella determinata cultura, comprendendone i ruoli, i fini e gli interessi. A queste unità intermediarie si riferisce il concetto di gruppo. Gli esseri umani hanno una predisposizione a cooperare, competere, analizzare, sviluppare idee in un gruppo, poiché essi sono parte fondamentale della struttura sociale.
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giovedì 15 ottobre 2015
La condizione socio-economica del cassaintegrato durante la crisi: un esercizio di osservazione empirica
La condizione socio-economica del cassaintegrato durante la crisi:
un esercizio di osservazione empirica
La prima parte di questo lavoro è stata dedicata alla ricostruzione storica del passaggio dalla crisi finanziaria statunitense, esplosa nell’anno 2007, alla crisi economica mondiale avviatasi nel 2008, che ha colpito anche il nostro Paese, in riferimento al quale si è cercato di delineare quali conseguenze essa ha provocato, peggiorando la situazione di debolezza che già esso attraversava, soprattutto per quanto concerne la qualità del mercato del lavoro. Dalla crisi dei mutui sub-prime americani, il cui disseto, ha provocato nell’anno 2007 lo scoppio della bolla immobiliare U.S.A. (Salsano, Lombardi, 2009), la crisi si propaga a tutti i principali Paesi del mondo.
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mercoledì 23 settembre 2015
Esito prova scritta di «Sociologia II» del 21 settembre
Sono stati pubblicati nella pagina docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» che si è svolta il 21 settembre. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale venerdì 25 settembre, alle ore 9:00, presso l’aula T-1.
Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).
Scarica i risultati (pdf)
Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).
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lunedì 14 settembre 2015
Ricevimento studenti: posticipato
Si avvisa che il ricevimento studenti settimanale, previsto per martedì 15 settembre, è posticipato a mercoledì 16 settembre, dalle ore 9:00 alle ore 11:00.
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mercoledì 9 settembre 2015
Esito prova scritta di «Sociologia II» dell’8 settembre
Sono stati pubblicati nella pagina docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» che si è svolta l’8 settembre. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale venerdì 11 settembre, alle ore 9:00, presso l’aula T-1.
Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).
giovedì 23 luglio 2015
Sospensione estiva
Buone vacanze. Durante il mese di agosto il ricevimento studenti è sospeso. L’ultimo incontro prima della pausa estiva è, quindi, previsto per martedì 28 luglio, al solito orario (11-13). Il ricevimento settimanale riprenderà regolarmente martedì 8 settembre, giorno in cui è prevista anche la prova scritta dell’esame di «Sociologia II» (ore 9:00, aula T-1). Buone vacanze e buono studio per quelli che approfitteranno del prossimo mese per preparare gli esami.
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venerdì 10 luglio 2015
Esito prova scritta di «Sociologia II» del 9 luglio
Sono stati pubblicano nella pagina docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» che si è svolta il 9 luglio. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale martedì 14 luglio, alle ore 9:00, presso l’aula T-1. Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).
Scarica i risultati (pdf)
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giovedì 9 luglio 2015
Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia
Con l’allungamento della vita media cambia il significato sociale dell’invecchiamento e delle età anziane: si vive più a lungo e in buona salute e i modelli di ruolo per gli anziani tradizionali risultano in continua trasformazione per adeguarsi e dare senso alle condizioni esistenziali nella terza età. La partecipazione sociale, in particolare, rappresenta un ambito di vita in rapida trasformazione che rappresenta un buon indicatore della prospettiva di ri-significazione delle età anziane che va sotto l’etichetta di “invecchiamento attivo». Su questo si sofferma Maria Maione che nella sua relazione finale dal titolo «Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia» presenta un’analisi che riguarda i cambiamenti comportamentali degli italiani nell’ultimo decennio.
In questo lavoro di relazione finale si analizza un tema rilevante per la comprensione della condizione degli anziani in Italia, la partecipazione sociale, cioè quanto essi siano attivi nella sfera pubblica una volta raggiunta l’età anziana.
L’invecchiamento della popolazione può essere definito come l’aumento, in termini assoluti e percentuali, della popolazione di fascia d’età anziana rispetto alla popolazione nel suo totale.
Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia
di Maria Maione
In questo lavoro di relazione finale si analizza un tema rilevante per la comprensione della condizione degli anziani in Italia, la partecipazione sociale, cioè quanto essi siano attivi nella sfera pubblica una volta raggiunta l’età anziana.
L’invecchiamento della popolazione può essere definito come l’aumento, in termini assoluti e percentuali, della popolazione di fascia d’età anziana rispetto alla popolazione nel suo totale.
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mercoledì 8 luglio 2015
Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative
Le teorie socio-economiche sull’innovazione sono state fortemente rivalutate nella definizione delle attuali politiche per la crescita economica e la competitività d’impresa su scala europea. Particolare enfasi è stata posta sulla necessità di promuovere politiche specifiche per la creazione di nuove imprese “innovative”. In questa direzione anche in Italia è stato introdotto con il cosiddetto decreto “Crescita 2.0” uno strumento che, dal 2013, sostiene e incentiva la creazione di imprese startup innovative, basate cioè sulla valorizzazione economica della ricerca e della conoscenza scientifico-tecnologica. Sulla comprensione degli effetti di questa misura si sofferma Assunta Liguori nella sua relazione finale dal titolo «Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative».
Questo elaborato muove dalla volontà di comprendere le potenziali opportunità e l’effettiva condizione di applicazione delle startup a supporto dell’innovazione e del mercato del lavoro. Le dinamiche di azione delle imprese startup si stanno, infatti, rivelando funzionali per il mondo del lavoro in un periodo difficile dove, complice la crisi a livello globale, bisogna ingegnarsi per creare posti di lavoro e per contenere le spese.
Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative
Questo elaborato muove dalla volontà di comprendere le potenziali opportunità e l’effettiva condizione di applicazione delle startup a supporto dell’innovazione e del mercato del lavoro. Le dinamiche di azione delle imprese startup si stanno, infatti, rivelando funzionali per il mondo del lavoro in un periodo difficile dove, complice la crisi a livello globale, bisogna ingegnarsi per creare posti di lavoro e per contenere le spese.
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martedì 7 luglio 2015
Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente
Il volontariato ha rappresentato una risorsa cruciale per realizzare la ristrutturazione postfordista del welfare state e per arrivare alla costruzione degli attuali sistemi di “welfare mix”. La valorizzazione dell’attività volontaria non è servita, però, soltanto a ridurre o contenere i costi dell’assistenza, ma anche ad arricchire le pratiche di assistenza. Nel campo sanitario, ad esempio, i volontari ospedalieri oggi contribuiscono al progetto di cura con risorse emotive e relazionali che sono estranee al paradigma biomedico tradizionale, contribuendo alla produzione di una cultura della cura e della “salute” sensibile alla persona anche nelle sue dimensioni psicologiche, emozionali e relazionali. Su questi aspetti, attraverso l’osservazione diretta di un caso empirico, si sofferma la relazione finale di Ada Leone dal titolo «Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente» che lei stessa presenta di seguito.
Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente
di Ada Leone
La tematica affrontata in questa relazione finale è il volontariato svolto in ambito ospedaliero, nell'assistenza ai malati. Il tema è stato studiato attraverso l'analisi del rapporto che si definisce tra volontario e paziente, affrontato con riferimento empirico al caso dell'Associazione religiosa di volontariato “San Camillo de Lellis”, che opera all'interno dell'Ospedale Monaldi di Napoli. La vocazione religiosa caratterizza questa realtà, come in generale le altre associazioni religiose, motivando l'agire secondo dei principi morali condivisi.
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lunedì 6 luglio 2015
Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo "Garanzia giovani"
In Italia la disoccupazione giovanile ha rappresentato già dagli anni Settanta un fenomeno strutturale del mercato del lavoro. Nell’ultimo decennio, però, le difficoltà di inserimento professionale dei giovani alla ricerca della prima occupazione si è manifestata su scala europea, con particolare intensità negli anni della crisi. Per questo su scala europea è stato promosso il piano “Garanzia giovani” rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in formazione professionale e che per questo sarebbero esposti al rischio di esclusione sociale. Sull’andamento di questo Piano, su scala nazionale e locale, si focalizza Maria Grazia De Falco nella sua relazione finale «Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo “Garanzia giovani”» che presenta nel testo seguente.
La tematica affrontata in questa relazione riguarda il rapporto tra giovani e lavoro. In particolare, si vuole mettere in evidenza la rilevanza sociale del crescente aumento dei giovani che non lavorano, non studiano e non sono iscritti ad alcun corso di formazione o istruzione. Questi giovani, denominati NEET, sono un target delle politiche dell’Unione Europea che in merito al fenomeno ha istituito un programma chiamato “Garanzia giovani”.
Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo “Garanzia giovani”
La tematica affrontata in questa relazione riguarda il rapporto tra giovani e lavoro. In particolare, si vuole mettere in evidenza la rilevanza sociale del crescente aumento dei giovani che non lavorano, non studiano e non sono iscritti ad alcun corso di formazione o istruzione. Questi giovani, denominati NEET, sono un target delle politiche dell’Unione Europea che in merito al fenomeno ha istituito un programma chiamato “Garanzia giovani”.
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domenica 5 luglio 2015
Noi, travolti dall’ossessione di restare connessi
di Zygmunt Bauman
Il dizionario Merriam-Webster, che gode di grande considerazione, liquida il termine “ossessione” come «un’attività verso cui si nutre molto interesse o a cui si dedica molto tempo»; “compulsione” come «il sentirsi costretti a fare qualcosa»; e “dipendenza” come «un persistente consumo compulsivo di una sostanza di cui la persona che ne fa uso conosce l’effetto nocivo». Il rapporto che abbiamo con le nove ore o più che, stando a una ricerca attuale, l’individuo medio trascorre quotidianamente davanti a schermi grandi, medi o in formato tascabile
(ossia nell’universo online) rispecchia tutte e tre le definizioni. (…)
Repubblica, 6 luglio 2015
Il dizionario Merriam-Webster, che gode di grande considerazione, liquida il termine “ossessione” come «un’attività verso cui si nutre molto interesse o a cui si dedica molto tempo»; “compulsione” come «il sentirsi costretti a fare qualcosa»; e “dipendenza” come «un persistente consumo compulsivo di una sostanza di cui la persona che ne fa uso conosce l’effetto nocivo». Il rapporto che abbiamo con le nove ore o più che, stando a una ricerca attuale, l’individuo medio trascorre quotidianamente davanti a schermi grandi, medi o in formato tascabile
(ossia nell’universo online) rispecchia tutte e tre le definizioni. (…)
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venerdì 3 luglio 2015
Fare i sociologi
Presentazione. Lunedì 6 luglio, presso la libreria Ubik alle 18:00, si presenta il recente libro «Fare i sociologi. Una professione plurale tra ricerca e operatività» curato da Carla Facchini, direttrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca. Il volume presenta i risultati di una ricerca nazionale sulla condizione occupazionale dei giovani laureati in Sociologia (tra il 2004/05 e il 2009/10) e sui loro percorsi di formazione e inserimento professionale. Le evidenze empiriche e le analisi proposte nel volume invitano ad una riflessione puntuale e circostanziata sullo stato dell’insegnamento della disciplina, sui percorsi professionali dei laureati e sull’accoglimento da parte del sistema economico e produttivo dei profili professionali formati, tematiche di grande rilevanza per chi insegna, per gli studenti e per gli operatori economici e istituzionali. Ci sono diversi motivi di preoccupazione, così come emerge già nella presentazione del libro, in cui si legge:
«Per i laureati in Sociologia la ricerca qui presentata fa emergere una forte articolazione della collocazione lavorativa in cui profili a marcata connotazione sociologica si affiancano a profili più sfumati. Se diversi sono gli ambiti in cui le competenze proprie della Sociologia possono essere applicate con successo, i dati suggeriscono anche un ripensamento di contenuti e modalità dell’offerta formativa.»
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venerdì 26 giugno 2015
Esito prova scritta del 25 giugno
Sono stati pubblicano nella pagina docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» che si è svolta il 25 giugno. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale martedì 30 giungo, alle ore 9:00, presso l’aula T-1. Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).
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martedì 23 giugno 2015
Habermas sul destino dell’Unione
di Jürgen Habermas, da Repubblica, 23 giugno 2015
La recente sentenza della Corte di Giustizia europea getta una luce impietosa su un errore di fondo della costruzione europea: quello di aver costituito un’unione monetaria senza un’unione politica. Tutti i cittadini dovrebbero essere grati a Mario Draghi, che nell’estate 2012 scongiurò con un’unica frase le conseguenze disastrose dell’incombente collasso della valuta europea. Aveva tolto la patata bollente dalle mani dell’Eurogruppo annunciando la disponibilità all’acquisto di titoli di stato senza limiti quantitativi in caso di necessità: un salto in avanti cui l’aveva costretto l’inerzia dei capi di governo, paralizzati dallo shock e incapaci di agire nell’interesse comune dell’Europa, aggrappati com’erano ai loro interessi nazionali. I mercati finanziari reagirono positivamente a quell’unica frase, benché il capo della Bce avesse simulato una sovranità fiscale che non possedeva, dato che oggi come ieri, sono le banche centrali degli Stati membri a dover garantire i crediti in ultima istanza.
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La recente sentenza della Corte di Giustizia europea getta una luce impietosa su un errore di fondo della costruzione europea: quello di aver costituito un’unione monetaria senza un’unione politica. Tutti i cittadini dovrebbero essere grati a Mario Draghi, che nell’estate 2012 scongiurò con un’unica frase le conseguenze disastrose dell’incombente collasso della valuta europea. Aveva tolto la patata bollente dalle mani dell’Eurogruppo annunciando la disponibilità all’acquisto di titoli di stato senza limiti quantitativi in caso di necessità: un salto in avanti cui l’aveva costretto l’inerzia dei capi di governo, paralizzati dallo shock e incapaci di agire nell’interesse comune dell’Europa, aggrappati com’erano ai loro interessi nazionali. I mercati finanziari reagirono positivamente a quell’unica frase, benché il capo della Bce avesse simulato una sovranità fiscale che non possedeva, dato che oggi come ieri, sono le banche centrali degli Stati membri a dover garantire i crediti in ultima istanza.
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lunedì 15 giugno 2015
Bauman: ostaggi del nostro benessere
di WLODEK GOLDKORN, Repubblica 15 giugno 2015
Il sociologo: "Anche se il prezzo dei sacrifici che pagheremo sarà molto alto, la solidarietà è l'unica strada per arginare futuri disastri"
ZYGMUNT Bauman, oggi uno dei pensatori più influenti del mondo, è stato più volte esule. La prima volta, quando nel 1939, giovane ebreo, scappò dalla Polonia verso la Russia, in condizioni simili a quelle dei profughi che, scampati alle guerre e alla traversata del Mediterraneo, sono in questo momento oggetto più delle nostre paure che di nostra solidarietà. E la dialettica dell'integrazione ed espulsione dei gruppi sociali ai tempi della modernità è uno dei temi che più ha approfondito nelle sue opere. Con Bauman abbiamo parlato di quello che intorno alla questione profughi succede in questi giorni in Italia; tra una destra razzista e una sinistra che stenta ad affrontare le paure di una parte della popolazione.
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Il sociologo: "Anche se il prezzo dei sacrifici che pagheremo sarà molto alto, la solidarietà è l'unica strada per arginare futuri disastri"
ZYGMUNT Bauman, oggi uno dei pensatori più influenti del mondo, è stato più volte esule. La prima volta, quando nel 1939, giovane ebreo, scappò dalla Polonia verso la Russia, in condizioni simili a quelle dei profughi che, scampati alle guerre e alla traversata del Mediterraneo, sono in questo momento oggetto più delle nostre paure che di nostra solidarietà. E la dialettica dell'integrazione ed espulsione dei gruppi sociali ai tempi della modernità è uno dei temi che più ha approfondito nelle sue opere. Con Bauman abbiamo parlato di quello che intorno alla questione profughi succede in questi giorni in Italia; tra una destra razzista e una sinistra che stenta ad affrontare le paure di una parte della popolazione.
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giovedì 11 giugno 2015
Pubblicazione dei risultati della prova scritta
Risultati. Sono disponibili nella pagina.docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» (a.a. 2014-2015, sessione estiva, I appello) che si è svolta lo scorso martedì 9 giugno. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale lunedì prossimo 15 giugno, alle ore 9:00 presso l’aula T-3.
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mercoledì 27 maggio 2015
Esami: appelli della sessione estiva
Calendario. Sono stati modificati i calendari degli esami di profitto della sessione estiva. Per «Sociologia II»:
I° appello
Prova scritta: 9 giugno, ore 9:00, aula I-1
Orale: 15 giugno, ore 9:00, aula T-3
II° appello
Prova scritta: 25 giugno, ore 9:00, aula T-2
Orale: 30 giugno, ore 9:00, aula T-1
III° appello
Prova scritta: 9 luglio, 9:00, T-2
Orale: 14 luglio, 9:00, T-1
giovedì 21 maggio 2015
La società dell’otium e del turismo
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mercoledì 20 maggio 2015
La crisi che irrompe nel regno degli individui
Intervista di Benedetto Vecchi ad Alain Touraine, pubblicata il 17 febbraio 2010 da Il Manifesto.
L'eclissi del modello neoliberale di globalizzazione produce disoccupazione e una dilagante precarietà, ma non coincide con il ritorno al capitalismo degli stati nazionali. Semmai alimenta un rinnovato individualismo che vede donne e uomini in movimento per affermare i propri diritti, uno stile di vita comunitario o una identità culturale e religiosa. Un'intervista con lo studioso francese
Le moderne società al centro della scena l'individuo. E non potrebbe essere altrimenti, perché sono plasmate e dominate da un principio di individuazione che mette in discussione il concetto stesso di società. Una tesi, questa, che lo studioso francese Alain Touraine presenta come esito di un fenomeno di lunga durata, iniziato nei gloriosi e dorati trenta anni di sviluppo economico interrotti dalla crisi petrolifera del 1973 e accelerato con la globalizzazione. L'individuo che Touraine presenta è sì consapevole dei suoi diritti e si «mette in movimento» per affermarli, ma al tempo stesso rifugge ogni nostalgia per trasformazioni messianiche della società. D'altronde, Touraine si è sempre definito un «riformista radicale» e vede, nell'agire politico, l'ambito per affermare l'autonomia e l'indipendenza dei singoli dal potere costituito. Allo stesso tempo, non offre nessuna lettura apologetica di questo «nuovo individualismo», insistendo semmai sui rischi di autoreferenzialità. Alain Touraine è in Italia su invito della facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma, dove ha presentato il suo ultimo libro - Pensiero altro, Armando editore -, mentre per oggi è prevista una sua Lectio Magistralis alla facoltà di Architettura di Roma (ore 10, via di Valle Giulia).
L'eclissi del modello neoliberale di globalizzazione produce disoccupazione e una dilagante precarietà, ma non coincide con il ritorno al capitalismo degli stati nazionali. Semmai alimenta un rinnovato individualismo che vede donne e uomini in movimento per affermare i propri diritti, uno stile di vita comunitario o una identità culturale e religiosa. Un'intervista con lo studioso francese
Le moderne società al centro della scena l'individuo. E non potrebbe essere altrimenti, perché sono plasmate e dominate da un principio di individuazione che mette in discussione il concetto stesso di società. Una tesi, questa, che lo studioso francese Alain Touraine presenta come esito di un fenomeno di lunga durata, iniziato nei gloriosi e dorati trenta anni di sviluppo economico interrotti dalla crisi petrolifera del 1973 e accelerato con la globalizzazione. L'individuo che Touraine presenta è sì consapevole dei suoi diritti e si «mette in movimento» per affermarli, ma al tempo stesso rifugge ogni nostalgia per trasformazioni messianiche della società. D'altronde, Touraine si è sempre definito un «riformista radicale» e vede, nell'agire politico, l'ambito per affermare l'autonomia e l'indipendenza dei singoli dal potere costituito. Allo stesso tempo, non offre nessuna lettura apologetica di questo «nuovo individualismo», insistendo semmai sui rischi di autoreferenzialità. Alain Touraine è in Italia su invito della facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma, dove ha presentato il suo ultimo libro - Pensiero altro, Armando editore -, mentre per oggi è prevista una sua Lectio Magistralis alla facoltà di Architettura di Roma (ore 10, via di Valle Giulia).
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Napoli, Italia
domenica 17 maggio 2015
Lezioni congiunte: 19 e 21 maggio
Avviso. Le prossime due lezioni congiunte del corso di «Sociologia II»:
Martedì 19 maggio, ore 9:00, aula II-2, lezione congiunta con la cattedra di «Politiche sociali». Presentazione del numero 4-2015 «Salario o reddito minimo?» della rivista Quaderni di Rassegna Sindacale - Lavori (Ediesse): “Reddito minimo e salario minimo. Quali politiche di tutela?".
Giovedì 21 maggio, ore 9:00, aula I-1, lezione congiunta con la cattedra di «Sociologia I». Intervento della prof.ssa Rocìo Blanco Gregory, “Il turismo nel mondo contemporaneo”, Universidad de Extremadura, Facultad de Estudios Empresariales y Turismo, Departamento Direcciòn de empresas y sociologìa (Caceres, Spagna).
Martedì 19 maggio, ore 9:00, aula II-2, lezione congiunta con la cattedra di «Politiche sociali». Presentazione del numero 4-2015 «Salario o reddito minimo?» della rivista Quaderni di Rassegna Sindacale - Lavori (Ediesse): “Reddito minimo e salario minimo. Quali politiche di tutela?".
Giovedì 21 maggio, ore 9:00, aula I-1, lezione congiunta con la cattedra di «Sociologia I». Intervento della prof.ssa Rocìo Blanco Gregory, “Il turismo nel mondo contemporaneo”, Universidad de Extremadura, Facultad de Estudios Empresariales y Turismo, Departamento Direcciòn de empresas y sociologìa (Caceres, Spagna).
giovedì 14 maggio 2015
Chiedo oggi per saper rispondere domani
Domande?... Ho preparato un modulo per raccoglie delle domande di chiarimento, ripetizione e approfondimento sugli argomenti trattati nel corso; è un’opportunità per chiedere, con calma, guardando i libri di testo e gli appunti, senza l’imbarazzo della classe... così da orientare le ultime lezioni in cui dedicheremo un po' di tempo a rispondere alla domande ricevute.
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Napoli, Italia
mercoledì 13 maggio 2015
La fine delle società
Attualità. Per molti studiosi della storia del pensiero sociologico Alain Touraine è già entrato tra gli autori che segnano la teoria sociale contemporanea. Nato nel 1925 a Hermanville-sur-Mer in Francia, Touraine all'età di 88 anni continua a contribuire allo sviluppo della teoria sociologica e partecipa pianamente al dibattito accademico e, più in generale, al confronto politico e cultura europeo e mondiale. Il suo ultimo voluminoso libro (672 pagine!), intitolato La fin des sociétés (Seuil, 2013), presenta un'originale analisi delle società contemporanee e fornisce diversi spunti interpretativi in relazione alla crisi economica globale, al rapporto tra individui e società e alle lotte e movimenti sociali. Di questo libro si è parlato all'Università di Milano-Bicocca nello scorso autunno, approfondendo la tesi della "fine delle società", i modi per uscirne, i contenuti delle rivendicazioni sociali e, infine, tornando sul senso delle società post-industriali, come si può leggere dalla presentazione preparata per l'occasione.
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domenica 10 maggio 2015
Il disincanto della democrazia
Babel. In uscita per Laterza un nuovo libro che contiene un confronto tra Zygmunt Bauman ed Ezio Mauro, direttore di Repubblica. Il titolo del volume è "Babel" e il dialogo è focalizzato sullacrisi dell'autorità, della politica e della modernità. Alcuni stralci sono stati pubblicati su Repubblica e sul sito dell’Editore: «I principi che hanno sostanziato l’ethos repubblicano, quel sistema di regole che ha orientato i rapporti di autorità e le modalità della loro legittimazione, i valori condivisi e la loro gerarchia, fino ad arrivare al nostro comportamento e ai nostri stili di vita, devono essere ripensati alla radice perché non sembrano più adatti all’esperienza e alla comprensione di un mondo che ha subìto la più travolgente dilatazione spaziale e al contempo l’inedita connessione globale».
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venerdì 8 maggio 2015
La sorveglianza nella modernità liquida
Sesto potere. Tra gli ultimi libri di Zygmunt Bauman tradotti in italiano c'è il volume Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida, scritto con David Lyon, direttore del Surveillance Studies Centre e docente di Sociologia e di Diritto della Queen’s University a Kingston (Ontario). «In questo volume - scrivono Bauman e Lyon - analizziamo, in forma di conversazione, fino a che punto la nozione di sorveglianza liquida possa essere di aiuto nel cogliere ciò che sta avvenendo in quel mondo di monitoraggio, tracciamento, pedinamento, selezione, controllo e sistematica osservazione che chiamiamo sorveglianza. È questo il principale filo conduttore della nostra conversazione.» Contrariamente al passato «oggi i professionisti del controllo si dedicano a dare la caccia agli schemi estremamente volatili dei desideri e dei comportamenti ispirati da quei desideri.» Zygmunt Bauman e David Lyon si confrontano con un tema che ogni giorno di più acquista potere sulle nostre vite: cosa significa essere osservati e di continuo osservare e con quali conseguenze politiche e morali.
Leggi la recensione "L'era della sorveglianza",in La Repubblica del 22 febbraio 2014.
Leggi la recensione "L'era della sorveglianza",in La Repubblica del 22 febbraio 2014.
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mercoledì 6 maggio 2015
Cambio aule del corso
Il nuovo calendario settimanale quindi è:
- Martedì, aula I-1, ore 9:00-11:00
- Giovedì, aula II.2, ore 9:00-11:00
- Venerdì, aula T.1, ore 11:00-13:00
Il corso terminerà con l’ultima lezione di martedì 26 maggio.
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martedì 5 maggio 2015
Offerta tirocini presso Comune di Napoli
Avviso. “Il Comune di Napoli, nell’ambito della convenzione già attiva con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, comunica la disponibilità ad ospitare presso il Servizio Politiche di Inclusione Sociale – città solidale, sito in Via Diocleziano 330, n.10 tirocinanti che avranno l'opportunità di prendere parte ad un progetto di ricerca realizzato su scala nazionale con il supporto operativo e scientifico dell'ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori,) ente nazionale di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’offerta è particolarmente appropriata per gli studenti iscritti ai corsi di studio di laurea triennale in Sociologia e per gli studenti iscritti al corso di laurea magistrale in Politiche sociali e del territorio (CLASSI DI LAUREA L 40; LM 88) del Dipartimento di Scienze Sociali presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II.”
Resp. Ufficio Formazione: Dott.ssa Laura Iorio
Referente Stage: Sig.ra Fortuna Coccorese
tel. 0817953040 | fax 0817953027
e-mail: stage @ comune.napoli.it
Resp. Ufficio Formazione: Dott.ssa Laura Iorio
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lunedì 27 aprile 2015
Individuo e razionalità in Boudon
Individualismo metodologico. La ricerca sociale nella seconda metà degli anni Sessanta riscopre e valorizza l’individuo, rispetto ai condizionamenti storici e strutturali. Si sviluppa una critica delle due principali tradizioni sociologiche: in primo luogo strutturalismo e storicismo. Si tratta anche di una reazione ai totalitarismi del Novecento, la manifestazione di un rifiuto sia degli estremismi di destra, sia del socialismo reale. In questo contesto culturale si colloca la ricerca di Raymond Boudon che sviluppa un metodo fondato sull’individuo, con una preferenza per la spiegazione dell’azione sociale come prodotto di intenzioni e volontà individuali. Il sociologo francese sviluppa un programma di ricerca che si oppone al paradigma economicistico dell’homo aeconomicus sviluppando una ricerca sul tema della razionalità, sugli effetti inattesi dell’interazione sociale e sul posto del disordine nel mutamento sociale.
domenica 26 aprile 2015
Chernobyl: 26 aprile 1986-2015
29 anni dopo il disastro della centrale nucleare. Il sito Focus.it dedica un lungo articolo - corredato di interessanti materiali multimediali - e numerosi approfondimenti all’attuale situazione del sito nucleare di Chernobyl dove 29 anni fa - il 26 aprile 1986 - si verificò uno dei più tragici disastri nucleari. Oltre alla ricostruzione dell’evento e a quello che è successo in questi decenni, c'è un approfondimento che riguarda la costruzione di un nuovo sarcofago che dovrà coprire il reattore esploso nel ’86 e “mettere in sicurezza” l’impianto per i prossimi cento anni, in attesa di nuove soluzioni.
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sabato 25 aprile 2015
Boudon sulla spiegazione delle credenze
Intervista. Il tema della spiegazione delle credenze, di quelle forme di conoscenza che spesso sono etichettate come “irrazionali” rappresenta un oggetto di ricerca molto frequentato da Raymond Boudon. Su questo tema riproponiamo il testo pubblicato nell’Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche (EMSF di RAI Cultura), tratto dall'intervista: "La spiegazione delle credenze" realizzata a Parigi presso l’Istituto Italiano di Cultura, il 14 maggio 1994.
1. Credo che si possano identificare due grandi correnti di pensiero, o due grandi direzioni di ricerca per spiegare queste false credenze. Una prima corrente può essere qualificata come irrazionalista: si cerca di attribuire queste credenze a certe cause. C’è poi una seconda direzione, che possiamo chiamare razionalista: in questo caso si cerca di spiegare le credenze - anche quelle che ci appaiono assurde o balzane - attraverso le ragioni che le persone hanno di credere a quello che credono. Le spiegazioni irrazionaliste sono spiegazioni molto popolari. [CONTINUA A LEGGERE]
1. Credo che si possano identificare due grandi correnti di pensiero, o due grandi direzioni di ricerca per spiegare queste false credenze. Una prima corrente può essere qualificata come irrazionalista: si cerca di attribuire queste credenze a certe cause. C’è poi una seconda direzione, che possiamo chiamare razionalista: in questo caso si cerca di spiegare le credenze - anche quelle che ci appaiono assurde o balzane - attraverso le ragioni che le persone hanno di credere a quello che credono. Le spiegazioni irrazionaliste sono spiegazioni molto popolari. [CONTINUA A LEGGERE]
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venerdì 24 aprile 2015
Raymond Boudon e i valori
Valori e relativismo. In occasione di una delle ultime conferenze di Raymond Boudon in Italia, “Le relativisme dans les valeurs” all’Università di Trento, il prof. Salvatore Abruzzese pubblico un rapido articolo di commento all’evento, oggi disponibile qui. Il Dipartimento di Sociologia e Scienze Sociali dell’Università di Trento, infatti, durante gli ultimi vent’anni ha sviluppato una costante attenzione all’opera di Boudon. Questo perché - come discusso nel corso della nostra ultima lezione - gli studi di Boudon hanno dato un contributo decisivo nell’analisi dei valori e delle credenze assiologiche, portando a differenziare la prospettiva dell’individualismo metodologico dalla teoria della scelta razionale. Boudon ha, infatti, contribuito a elaborare una concezione estesa della razionalità, capace di rendere conto non solo delle componenti strumentali dell’azione sociale, ma anche di quelle assiologiche.
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mercoledì 22 aprile 2015
Giddens e l’attualità della sua “Terza via”
Intervista. Lo scorso 4 dicembre, Enrico Franceschini di «La Repubblica» ha pubblicato un’intervista a Anthony Giddens che si concentra sull’attualità della sua nota tesi della “Terza via”, come si può leggere sotto.
LONDRA. "I VALORI della sinistra rimangono gli stessi, ma vanno adeguati a un mondo trasformato dall'innovazione tecnologica". Anthony Giddens torna a parlare della Terza Via, la filosofia politica di cui è stato l'ideatore, che negli anni '90 portò la sinistra al potere in Gran Bretagna e nella maggior parte dei paesi europei. Un'idea a cui oggi fa riferimento una nuova generazione di riformisti, Renzi in Italia, il primo ministro Valls in Francia, il nuovo leader socialista Sanchez in Spagna, ma che ora alcuni criticano come un'apertura al liberismo. "La Terza Via non è mai stata contro l'intervento dello Stato, ma davanti a globalizzazione e rivoluzione di Internet occorre difendere i lavoratori, non il posto di lavoro in sé, creare nuovi lavori visto che non è possibile salvare quelli vecchi", replica il grande sociologo inglese, ex-direttore della London School of Economics e membro della camera dei Lord, affermando il suo sostegno alle riforme avviate dal leader del Pd nel nostro paese, in questa intervista concessa a Repubblica prima di partire per Bruxelles dove ieri sera ha ricevuto il prestigioso Prix du Livre Européen per il suo ultimo libro, "Potente e turbolenta: quale futuro per l'Europa?" (pubblicato in Italia da Il Saggiatore). [Continua a leggere]
LONDRA. "I VALORI della sinistra rimangono gli stessi, ma vanno adeguati a un mondo trasformato dall'innovazione tecnologica". Anthony Giddens torna a parlare della Terza Via, la filosofia politica di cui è stato l'ideatore, che negli anni '90 portò la sinistra al potere in Gran Bretagna e nella maggior parte dei paesi europei. Un'idea a cui oggi fa riferimento una nuova generazione di riformisti, Renzi in Italia, il primo ministro Valls in Francia, il nuovo leader socialista Sanchez in Spagna, ma che ora alcuni criticano come un'apertura al liberismo. "La Terza Via non è mai stata contro l'intervento dello Stato, ma davanti a globalizzazione e rivoluzione di Internet occorre difendere i lavoratori, non il posto di lavoro in sé, creare nuovi lavori visto che non è possibile salvare quelli vecchi", replica il grande sociologo inglese, ex-direttore della London School of Economics e membro della camera dei Lord, affermando il suo sostegno alle riforme avviate dal leader del Pd nel nostro paese, in questa intervista concessa a Repubblica prima di partire per Bruxelles dove ieri sera ha ricevuto il prestigioso Prix du Livre Européen per il suo ultimo libro, "Potente e turbolenta: quale futuro per l'Europa?" (pubblicato in Italia da Il Saggiatore). [Continua a leggere]
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martedì 21 aprile 2015
L’uva migliore
Documentario. «L’uva migliore» è un documentario di 20′, prodotto nel 2012 da Università di Pisa & Roan O. A. Johnson, con Riccardo Di Pietrantonio, Francesca Celeste, Carla Mascia, Marina D’Elia, Paolo Tinghi, Ginevra Bruscino, Elena Chirciu, Montserrat Jimenez Muhlhausen, Kaushal Tiwari, Maria Marangolo. Diretto da Roan Johnson, scritto da Ottavia Madeddu e Roan Johnson, fotografia e suono Elia Marchi, montaggio e post-produzione Roberto Moliterni, Danilo Torre, mezzi tecnici Zimbra Video Srl, Visual Thinking.
mercoledì 15 aprile 2015
Il nucleare in Italia
Decommissioning. La storia del nucleare in Italia comincia negli anni Cinquanta quando la ricerca pubblica si propone di acquisire e diffondere conoscenze scientifiche sulle applicazioni pacifiche dell’energia nucleare, come si può legge sinteticamente nel sito dell’Enea. Molto suggestivo è il film-documentario sulla prima centrale nucleare italiana: “Latina: dall'uranio all'energia elettrica” (Archivio Nazionale Cinema d'Impresa). A seguito dell’incidente di Chernobyl (1986) e dei risultati dei tre referendum popolari del 1987 l’Italia abbandona la produzione di energia attraverso il nucleare e avvia la decommissioning delle centrali. Il più recente dibattito sulla reintroduzione dell'energia nucleare si è chiuso con il referendum abrogativo del 2011, che ha abrogato le normative per l'ambito nucleare da elettroproduzione. Le centrali elettronucleari in Italia sono quattro: la “Enrico Fermi” di Trino (VC), Caorso (PC), Latina, Garigliano (oltre un’altra chiusa in fase di costruzione in provincia di Viterbo). Oltre alle centrali ci sono i depositi delle scorie e i laboratori e centri di ricerca sul nucleare. L’attività di decommissioning delle centrali nucleari è gestita dalla società pubblica Sogin che si occupa anche del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi. Il combustibile esaurito è stato finora trasportato e “riprocessato” all’estero (resta ancora in loco una quota); mentre i rifiuti radioattivi sono stati messi in depositi temporanei, in attesa della realizzazione del Deposito nazionale, oggetto di dure contestazioni ambientaliste e di conflitti istituzionali-territoriali (video istituzionale). L’attività di decommissioning è minotarata attraverso l’Osservatorio Chiusura Ciclo Nucleare (CCN). Intanto la Sogin ha organizzato un “Open Gate" Il 16 e 17 maggio: le centrali nucleari in decommissiong aprono le porte ai cittadini! Nel comunicato stampo ha attirato la mia attenzione questo passaggio:
Vedi mappa centrali attive in Europa
«L’iniziativa prevede due differenti percorsi di visita per le centrali di Caorso, Garigliano e Trino: "zona controllata" e "zona non controllata". Per la centrale di Latina è programmato un unico percorso, "zona non controllata". La "zona controllata" all'interno di un impianto nucleare è un ambiente di lavoro delimitato il cui accesso, per motivi di protezione dalle radiazioni ionizzanti, è segnalato e regolamentato da specifiche procedure ed è vietato ai minori, a differenza della zona non controllata alla quale possono accedere anche i bambini da sei anni in su.»
Vedi mappa centrali attive in Europa
martedì 14 aprile 2015
Dialogo tra Gunter Grass e Pierre Bourdieu
Memoria. Lo scorso 13 aprile, all’età di 87 anni, è scomparso lo scrittore tedesco Gunter Grass, Premio Nobel per la letteratura nel 1999, che - come ha scritto Giulio Schiavoni qualche giorno fa sul quotidiano Il Manifesto: «è stato una coscienza morale della Germania. Attraverso i suoi libri, e con diversi registri linguistici, ha lottato contro la rimozione della memoria». Qui lo ricordiamo attraverso un lungo dialogo con Pierre Bourdieu, registrato nel 1999 (prodotto da Radio Bremen in collaborazione con Arté e WDR) e qui diffuso in tedesco/francese. La traduzione in italiano del dialogo è stata pubblicata nel 2000, nel numero di primavera della rivista «Reset», anticipato da un breve articolo in La Repubblica del 20 marzo 2000 dal titolo “Il mondo visto dal basso”.
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venerdì 10 aprile 2015
Rinnovamento del funzionalismo
Il Neofunzionalismo identifica il filone di ricerca contemporaneo che riprende e innova la tradizione struttural-funzionalista. Il Neofunzionalismo si sviluppa a partire dagli anni Ottanta del Novecento e ha tra i suoi principali sociologi il tedesco Niklas Luhmann e lo statunitense Jeffrey Alexander.
LINK: Presentazione dinamica
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mercoledì 1 aprile 2015
Vacanze accademiche
Pausa. Il nostro calendario accademico prevede un periodo di vacanze da giovedì 2 a mercoledì 8 aprile; il corso di «Sociologia II» in questo periodo è sospeso e riprenderà regolarmente con la lezione di giovedì 9 aprile (ore 9-11, aula T-2). Anche il seminario di didattica integrativa «Kick Off» si interrompe per questa settimana e riprende con l’incontro di venerdì 10 aprile “Che genere di sport” (ore 14-17, aula T-3). Il ricevimento studenti, infine, riprenderà martedì 14 aprile (ore 11-13), per comunicazioni urgenti si può contattare il docente per e.mail.
Buone vacanze!
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martedì 31 marzo 2015
Pierre Bourdieu: la lezione
Lezione. Di seguito riporto la presentazione utilizzata nelle lezioni dedicate alla presentazione e discussione della sociologia di Pierre Bourdieu. Il percorso che abbiamo affrontato ha puntato, in primo luogo, a collocare l’autore nello sviluppo delle scienze sociali francesi, cogliendo gli elementi di discontinuità con la tradizione strutturalista. Abbiamo poi ricostruito i principali caratteri dell’approccio teorico di Bourdieu: la prospettiva relazionale, il superamento della dicotomia tra oggettismo-soggettivismo, il discorso metodologico sul superamento tra soggetto/oggetto nella ricerca sociale. Il passo successivo è stato quello di definire la teoria della pratica, focalizzando l’attenzione sui concetti-chiave di habitus, doxa, campo, capitale e sul loro modo di funzionare in una prospettiva “relazione” di strutturalismo costruttivista o genetico. Abbiamo poi rivolto l’attenzione ad alcuni risultati della vasta attività di ricerca coordinata da Bourdieu, considerando in particolare gli studi sulla violenza simbolica, la critica sociale del gusto estetico, la critica dell’istruzione e della riproduzione sociale, lo stato e la critica al capitalismo neoliberale. Un lungo percorso che ha dato sostanza all’idea socialmente impegnata di una “sociologica come sport da combattimento”.
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mercoledì 25 marzo 2015
Le basi biologiche del comportamento
Sociobiologia. Una tappa rilevante del dibattito sociologico contemporaneo, la sociobiologia riprende l’ambizione originaria della disciplina di unificare in un paradigma unitario le scienze sociali e quelle della vita: su tutti Spencer e Comte. D’altra parte, riflettere su questo approccio ci consente di evidenziare che l’attore sociale ha un corpo in senso biologico ed è immerso in un ambiente naturale e che entrambi - il corpo e l’ambiente - hanno una logica di funzionamento non riducibile alla cultura e alle istituzioni sociali. Il problema di ricerca è, quindi, quello di comprendere quali condizionamenti impongono le logiche di funzionamento del mondo naturale a quello socio-culturale, senza cadere in determinismi biologici, come nel caso del riduzionismo genetico del comportamento sociale. In questo forse gli studi di Edward Wilson o di Richard Dawkins non sono completamente sufficienti, ma ci consentono di vedere le questioni - ampiamente problematiche - che riguardano i condizionamenti naturali sul comportamento sociale che nel lungo periodo determinano l’evoluzione delle società; lo stesso vale anche per gli sviluppi più recenti nel campo culturale, con la “memetica” su cui ha avuto una forte influenza il lavoro di Susan Blackmore dal titolo The Meme Machine (Oxford University Press, 1999).
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martedì 24 marzo 2015
La nuova sintesi
Sociobiologia. Nel 1975 il biologo statunitense Edward Osborne Wilson pubblica il volume Sociobiology: The New Synthesis (Harvard University Press) che dopo qualche anno viene tradotto in italiano e pubblicato nel 1983 da Zanichelli con il titolo Sociobiologia: la nuova sintesi. Sulla base delle idee originarie di Charles Darwin, ma profondamente rinnovate alla luce delle scoperte scientifiche e delle suggestioni culturali offerte dalla genetica, nasce la sociobiologia che Wilson intende come «studio sistematico delle basi biologiche di tutte le forme di comportamento sociale […] in tutte le specie di organismo, compreso l’uomo». Si tratta di una nuova sfida all'impostazione sociologica consolidata che assume come suo presupposto l’irriducibilità della vita sociale alle basi biologiche dell’uomo.
Riportiamo sotto un'anteprima del volume di Wilson, ripubblicato in occasione del 25° anniversario della sua prima edizione.
Riportiamo sotto un'anteprima del volume di Wilson, ripubblicato in occasione del 25° anniversario della sua prima edizione.
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sabato 21 marzo 2015
Habermas: nella spirale dei pensieri
Intervista. Riprendiamo un’intervista di Markus Schwering a Jürgen Habermas su Internet e sfera pubblica, pubblicata in italiano da Reset.it nell’estate scorsa.
Reset-DoC propone ai propri lettori una intervista con Jürgen Habermas, pubblicata in giugno sulla “Frankfurter Rundschau” in occasione dell’85mo compleanno del filosofo. La traduzione in italiano è di Leonardo Ceppa.
M.S. Signor Habermas, la prossima settimana lei compirà 85 anni. Che cosa significa per lei – alla sua età – “vivere il presente”? Quale filo la collega al mondo dei suoi figli e nipoti?
J.H. Sta pensando a una qualche “passione per il presente”? Sì, seguo sempre con passione gli sviluppi della politica. D’altro canto, veder schiacciare sul passato della storia la propria generazione fa un po’ l’effetto di uno “scuoiamento”. Ieri ho ricevuto la prima copia di una mia biografia[1] scritta da Stefan Müller-Doohm. Anche se la persona dell’autore, di cui ho la massima stima, non me ne darebbe motivo, io ho paura ad affrontare questo libro. Quanto ai miei figli, che sono già grandi, ho l’impressione che condividano tutto sommato le idee politiche e intellettuali dei loro genitori. Solo i miei nipoti sembrano già vivere già in un’altra epoca…
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Reset-DoC propone ai propri lettori una intervista con Jürgen Habermas, pubblicata in giugno sulla “Frankfurter Rundschau” in occasione dell’85mo compleanno del filosofo. La traduzione in italiano è di Leonardo Ceppa.
M.S. Signor Habermas, la prossima settimana lei compirà 85 anni. Che cosa significa per lei – alla sua età – “vivere il presente”? Quale filo la collega al mondo dei suoi figli e nipoti?
J.H. Sta pensando a una qualche “passione per il presente”? Sì, seguo sempre con passione gli sviluppi della politica. D’altro canto, veder schiacciare sul passato della storia la propria generazione fa un po’ l’effetto di uno “scuoiamento”. Ieri ho ricevuto la prima copia di una mia biografia[1] scritta da Stefan Müller-Doohm. Anche se la persona dell’autore, di cui ho la massima stima, non me ne darebbe motivo, io ho paura ad affrontare questo libro. Quanto ai miei figli, che sono già grandi, ho l’impressione che condividano tutto sommato le idee politiche e intellettuali dei loro genitori. Solo i miei nipoti sembrano già vivere già in un’altra epoca…
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giovedì 19 marzo 2015
La teoria dell’agire comunicativo
Breve lezione. Un giovane Gianni Vattimo, ordinario di filosofia teoretica all’Università di Torino, spiega sinteticamente il nocciolo della teoria dell’agire comunicativo di Habermas all’interno di un corso dedicato all’ermeneutica realizzato per RAI DUE.
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mercoledì 18 marzo 2015
Verbalizzare il sacro
Invito alla lettura. L’editore Laterza ha appena pubblicato in italiano un nuovo libro che raccoglie dei scritti di Jürgen Habermas dedicati alla religione: Verbalizzare il sacro. Sul lascito religioso della filosofia. Si tratta di una raccolta di una serie di saggi focalizzati sul tema del sacro e quello della religione, tematiche di significativa rilevanza sociale, come dimostrano i drammatici fatti di cronaca.
Il volume viene presentato con questo testo:
Leggi l’indice del libro
Il volume viene presentato con questo testo:
Gli ultimi decenni hanno visto sorgere un tema completamente nuovo: le società europee già ampiamente secolarizzate si sono trovate di fronte alla rinnovata vitalità di movimenti e fondamentalismi di natura religiosa. Per la filosofia ciò comporta una sfida doppia. Come teoria politica normativa, la filosofia deve rivedere quell’idea di stato secolarizzato che voleva espellere dalla sfera pubblica politica le comunità religiose, confinandole nel privato. Come ‘custode della razionalità’, non può non chiedersi cosa significhi il fatto che nel cuore delle società moderne rifioriscano – quali produttive figure dello spirito – confessioni e dottrine religiose già radicate in arcaiche pratiche di culto. La sorprendente contemporaneità della religione sfida la cultura laica: fin dall’illuminismo la filosofia si era schierata dalla parte delle scienze, e aveva finito o per trattare la religione come un oggetto oscuro e bisognoso di spiegazione o per ‘razionalizzarla’. Dobbiamo allora chiederci: come deve comportarsi una filosofia che si vede venire incontro la religione non più come una figura del passato, ma come una – sempre opaca, ma per il momento di nuovo attuale – figura del presente?
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domenica 15 marzo 2015
Storia dell’IRI
Convegno. Gli eventi recenti mettono in rilievo i problemi dell’intervento pubblico nell’economia italiana. Risulta a questo proposito di notevole interesse l’esperienza storica dell’IRI, sulla quale è ora stata completata l’opera edita da Laterza. La “Storia dell’IRI” si compone di sei volumi:
1. Dalle origini al dopoguerra (a cura di Valerio Castronovo)
2. Il miracolo economico e il ruolo dell’IRI (a cura di Franco Amatori)
3. I difficili anni Settanta e i tentativi di rilancio negli anni Ottanta (a cura di Francesco Silva)
4. Crisi e privatizzazione (a cura di Roberto Artoni)
5. Un gruppo singolare. Settori, bilanci e presenza nell’economia italiana (a cura di Franco Russolillo)
6. L’IRI nell’economia italiana (di Pierluigi Ciocca)
Gli Editori Laterza propongono una discussione generale sull’opera, con un Convegno che si svolgerà a Roma, il 18 marzo all’Auditorium Via Veneto Fintecna (via Vittorio Veneto 89) dalle ore 9.30 alle 19.15. A questo, seguirà un successivo Convegno promosso dalla Banca d’Italia con il patrocinio dell’Accademia dei Lincei - 23 marzo dalle ore 9 alle ore 13, Palazzo Corsini, via della Longara 10, Roma - che, partendo dall’esperienza storica dell’IRI, affronterà i problemi dell’industria italiana oggi.
Al Convegno del 18 marzo, è previsto un mio intervento sul caso “Alfa Romeo” a partire dal saggio L’Alfa Romeo e l’industria automobilistica italiana scritto insieme al prof. Francesco Zirpoli e pubblicato nel volume 5 dell’opera.
Leggi il programma
1. Dalle origini al dopoguerra (a cura di Valerio Castronovo)
2. Il miracolo economico e il ruolo dell’IRI (a cura di Franco Amatori)
3. I difficili anni Settanta e i tentativi di rilancio negli anni Ottanta (a cura di Francesco Silva)
4. Crisi e privatizzazione (a cura di Roberto Artoni)
5. Un gruppo singolare. Settori, bilanci e presenza nell’economia italiana (a cura di Franco Russolillo)
6. L’IRI nell’economia italiana (di Pierluigi Ciocca)
Gli Editori Laterza propongono una discussione generale sull’opera, con un Convegno che si svolgerà a Roma, il 18 marzo all’Auditorium Via Veneto Fintecna (via Vittorio Veneto 89) dalle ore 9.30 alle 19.15. A questo, seguirà un successivo Convegno promosso dalla Banca d’Italia con il patrocinio dell’Accademia dei Lincei - 23 marzo dalle ore 9 alle ore 13, Palazzo Corsini, via della Longara 10, Roma - che, partendo dall’esperienza storica dell’IRI, affronterà i problemi dell’industria italiana oggi.
Al Convegno del 18 marzo, è previsto un mio intervento sul caso “Alfa Romeo” a partire dal saggio L’Alfa Romeo e l’industria automobilistica italiana scritto insieme al prof. Francesco Zirpoli e pubblicato nel volume 5 dell’opera.
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martedì 10 marzo 2015
Critica del consumismo
La “sociologia critica nordamericana”, che abbiamo trattato nell’ultima lezione, ha evidenziato il ruolo cruciale assunto dal consumo nella società statunitense già nei primi decenni del Novecento. Le ricerche su Middletown dei coniugi Robert e Helen Lynd concludevano che gli americani, sottoposti alle manipolazioni dei mass media, trovavano nel consumo la via d’uscita dalle nevrosi prodotte dalle contraddizioni della cultura nazionale. David Riesman, nel volume La folla solitaria, descriveva l’ascesa della società di massa come civiltà dei consumi in cui l’«eterodirezione» si esprimeva soprattutto nei modi conformisti di consumare. Lo stesso Charles Wright Mills, nel libro Colletti bianchi, evidenzia che il ceto medio-impiegatizio cerca attraverso il consumo illusori fattori di prestigio sociale, in una condizione di alienazione generata dall’industrializzazione del tempo libero. Si tratta di diversi elementi che anticipano una critica sistematica del consumismo che verrà qualche decennio più tardi. Un dibattito, tuttavia, che arriva fino al nostro quotidiano e che alimenta ancora una ricerca di forme alternative di consumo, come si vede ad esempio nel video qui sotto dello psicologo Tim Kasser.
Etichette:
consumismo,
sociologia critica,
USA
Ubicazione:
Napoli, Italia
mercoledì 18 febbraio 2015
Il sindacato nella crisi italiana
Convegno. L’Associazione “Enrico Melchionda” e il CRS Mezzogiorno hanno promosso il convegno «Il sindacato nella crisi italiana» per il prossimo martedì 24 febbraio, presso la CGIL di Salerno. L’iniziativa prevede due sessioni di lavoro: la prima, «Democrazia, rappresentanza e sindacato», prevede una relazione di Salvo Leonardi, ricercatore dell’Associazione “Bruno Trentin”, seguito da un intervento del professore Enrico Rebeggiani dell’Università di Napoli Federico II; la seconda sessione, dal titolo «Trasformazione del mercato del lavoro e crisi della rappresentanza sindacale» prevede le relazioni di due ricercatori di Guido Cavalca dell’Università di Salerno e Francesco Pirone dell’Università di Napoli Federico II, seguiti dagli interventi di Maria Di Serio (Segr. Gen. Cgil Salerno), Matteo Buono (Segr. Gen. Cisl Salerno) e Gerardo Pirone (Segr. Gen. Uil Salerno). Il convegno è introdotto da Piero Lucia dell’Associazione “Enrico Melchionda”, coordinato da Massimo Adinolfi, professore dell’Università di Cassino e portavoce dell’Associazione e sarà concluso dal professore Domenico Fruncillo dell’Università di Salerno e membro del CRS Mezzogiorno. I lavori continueranno il lavoro di ricerca e di confronto iniziato con la pubblicazione del numero 3-4/2013 della rivista «Democrazia e Diritto» (Franco Angeli - CRS).
Etichette:
lavoro,
rappresentanza,
sindacato
Ubicazione:
Napoli, Italia
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