venerdì 28 febbraio 2014

Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio

La famiglia rappresenta un'istituzione sociale fondamentale, ampiamente studiata in sociologica, tanto che esiste un campo di ricerca specialistico: la sociologia della famiglia. Nella letteratura recente è stato evidenziato, tra l'altro, un processo di pluralizzazione delle forme della famiglia che va dalla predominanza della famiglia nucleare moderna a nuove forme di famiglia non standard. Su questo processo si sofferma la relazione "Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio" di Angela De Falco, che si propone di descrivere nel caso italiano la diffusione delle forme di famiglia non standard.


Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio
di Angela De Falco

Per affrontare un tema così complesso come quello della famiglia, in particolare delle trasformazioni avvenute in Italia negli ultimi anni, è necessario partire da alcuni assunti che possano dalla prospettiva sociologica definire l’ambito di questa relazione. In questo lavoro si soffermerà l’attenzione sulle trasformazioni della famiglia e la diffusione delle forme familiari non standard sulla situazione italiana e la sua evoluzione si approfondiscono i motivi sociali e culturali che consentono di comprendere tali cambiamenti.

giovedì 27 febbraio 2014

Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli: un'osservazione empirica

Giovani, donne e meridionali: i tre caratteri principali che caratterizzano le figure sociali maggiormente colpite dai fenomeni di marginalizzazione nel mercato del lavoro italiano, dalla disoccupazione ai cattivi lavori. In questo ultimo ambito ricade il lavoro delle giovani ragazze, spesso minorenni, che lavorano come animatrici per agenzie di servizi di intrattenimento nell'area metropolitana di Napoli. Di questo si occupa il lavoro di Luisa De Rosa che ha discusso la sua relazione finale dal titolo "Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli: un'osservazione empirica" nell'ultima sessione di lauree.

Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli:
un'osservazione empirica
di Luisa De Rosa

Questo lavoro si focalizza su una delle attività lavorative che   frequentemente vengono svolte da giovani donne (spesso minorenni) alle prime esperienze nel mercato del lavoro: il lavoro di animatrici per bambini. Si tratta di un'attività che si inserisce nel circuito locale dei servizi per l'intrattenimento che si sviluppa ampiamente nell'economia sommersa e che impiega lavoratrici a cui sono offerte condizioni di lavoro a nero, con elevati livelli di sfruttamento precarietà e insicurezza del lavoro. In questa relazione si presentano i risultati di uno studio sviluppato, in primo luogo, con un percorso teorico per definire un approccio a questo tema e poi attraverso un esercizio di osservazione empirica con la raccolta di alcune esperienze di ragazze che svolgono l'attività di animatrice per bambini.

mercoledì 12 febbraio 2014

Orari secondo semestre

È stato pubblicato dalla segreteria didattica del Dipartimento di Scienze Sociali il calendario con l'orario dei corsi per il secondo semestre dell'a.a. 2013-'14. Il corso dell'insegnamento Sociologia II inizia il 6 marzo è prosegue con tre incontri settimanali: il martedì dalle 9 alle 11 (aula T-2), il giovedì dalle 13 alle 15 (aula T-2) e il venerdì dalle 13 alle 15 (aula T-2).


mercoledì 5 febbraio 2014

Risultati prova scritta del 4 febbraio

Sono pubblicati nella “Pagina docente” i risultati della prova scritta per l'insegnamento di "Sociologia II" che si è tenuta il 4 febbraio scorso. Gli studenti che hanno ottenuto la sufficienza sono convocati per la prova orale il giorno venerdì 7 febbraio, alle ore 9:00 presso l'aula T-1.

martedì 4 febbraio 2014

L'Aquila: problemi e prospettive dopo il terremoto

Pubblicato in questi giorni da Edizioni LiberEtà, il volume L'Aquila gli anziani la città. Problemi e prospettive dopo il terremoto, curato di Mario Sai, raccoglie i risultati di una ricerca promossa dallo Spi-Cgil e realizzata da Stefano Boffo, Francesco Pirone, Enrico Pugliese e Enrico Rebeggiani, ai quali si aggiungono le riflessioni di Carla Cantone, Vezio De Lucia, Loretta del Papa, Mario Sai e Riccardo Terzi. Dalla quarta di copertina: L’Aquila rappresenta un grande problema politico nazionale. Dobbiamo impedire che su di esso cali il silenzio. Dobbiamo tenere alta l’attenzione e la mobilitazione perché la città torni a essere quello che è stata: un centro di vita, di cultura, di affetti, in continuità con la sua storia. Con questi obiettivi è stato condotto lo studio che qui si presenta. Esso si basa su un’indagine che ha avuto come principale obiettivo l’analisi delle attuali condizioni di vita quotidiana della popolazione e in particolare degli anziani. Il lavoro su campo mostra come ai danni del terremoto si siano sommati gli errori del processo di ricostruzione. Si è trattato di un intervento autoritario e gerarchico che non solo ha implicato un’enorme spesa, ma ha stravolto la realtà urbanistica della città, creando insediamenti mal distribuiti e mal collegati, determinando per gli anziani isolamento, difficoltà di movimento e accesso ai servizi. Questa pubblicazione intende non solo accendere una luce sulla condizione degli anziani dell’Aquila, ma anche riparlare di quello che è successo e tenere viva la discussione sul processo di ricostruzione.