sabato 13 dicembre 2014

Sospensione natalizia ricevimento studenti

Il ricevimento studenti sarà sospeso durante le vacanze accademiche natalizie. L'ultimo incontro dell'anno è programmato per martedì 16 dicembre 2014 (ore 11:00-13:00). Il ricevimento settimanale riprendere regolarmente a partire da martedì 13 gennaio 2015 (ore 11:00-13:00). Per comunicazioni urgenti è possibile contattare il docente via e.mail.

lunedì 8 dicembre 2014

Le trasformazioni della cosmologia contemporanea

“Le trasformazioni della cosmologia contemporanea. L'immagine dell'umano tra sociologia, filosofia e medicina” è il tema del convegno che si terrà mercoledì 10 dicembre 2014 presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università Federico II. Nel corso dell'incontro verrà messa a tema la questione relativa alle trasformazioni cosmologiche prodottesi nella società contemporanea: in special modo l’attenzione sarà posta sui mutamenti emersi nell’attuale relazione tra uomo e natura. Tale fenomeno sarà indagato secondo prospettive differenti allo scopo di offrire, attraverso l’integrazione di più approcci disciplinari, uno sguardo d’insieme sulle tendenze che stanno investendo oggi il dibattito relativo alla definizione dell’uomo e della sua natura. I lavori saranno introdotti e moderati da Gianfranco Pecchinenda, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del Dipartimento di Scienze Sociali. L'incontro si terrà alle 10:00 nell'Aula T-2 del Dipartimento, in vico Monte di Pietà, 1, a Napoli. Interverranno i docenti Antonio Camorrino, Sergio Brancato, Michele Papa e Guglielmo Tamburrini.

venerdì 5 dicembre 2014

L'evoluzione del fenomeno dei NEET in Italia nell'ultimo decennio

Il lavoro di Carmela Masuccio presenta un'analisi dell'andamento quantitativo del fenomeno dei NEET in Italia nell'ultimo decennio, basato sulle statistiche ufficiali ISTAT. Nell'analisi del mercato del lavoro europeo è, da qualche anno, impiegata la categoria dei NEET che individua persone che non lavorano, che non studiano e che non sono impegnate in attività di formazione. Si tratta, quindi, di una quota della popolazione non attiva che è oggetto di particolari politiche del lavoro, rivolte soprattutto alle quote giovanili, finalizzate all'attivazione, intesa sia come inserimento lavorativo, sia come formazione.

L'evoluzione del fenomeno dei NEET in Italia nell'ultimo decennio

Per la mia relazione ho scelto un argomento di grande attualità: il fenomeno dei Neet, un fenomeno che ha acquistato sempre maggiore rilevanza negli ultimi anni e che ha richiesto una terminologia nuova  e mai usata prima.
Si tratta di quella categoria di giovani, che non studiano e non lavorano. È un fenomeno nuovo, perché per molto tempo, riferendoci ai giovani che non lavoravano e non studiavano, si è parlato di disoccupati, e non di Neet. Coloro che non lavoravano infatti, erano quelli che, magari dopo aver terminato gli studi, si impegnavano a cercare un lavoro ma non ci riuscivano. Il fenomeno dei Neet è più complesso. Infatti, indica coloro che non solo non lavorano ma non sono nemmeno sulla strada di trovare un’occupazione e non sono impegnati in nessun’altra attività.

giovedì 4 dicembre 2014

Le rappresentazioni mediatiche del calciatore: i casi di Balotelli e Neymar durante il FIFA World Cup 2014

La relazione finale di Ernesto Sebastio affronta il tema delle rappresentazioni mediatiche, prendendo come oggetto di osservazione empirica quelle dei calciatori di calcio. Lo studio si concentra sui casi di due calciatori: l'italiano Balotelli e il brasiliano Neymar. Le rappresentazioni mediatiche sono state analizzate nel periodo dell'ultimo campionato mondiale di calcio in Brasile, attraverso un esercizio di analisi empirica sulla stampa on-line.

Le rappresentazioni mediatiche del calciatore:
i casi di Balotelli e Neymar durante il FIFA World Cup 2014

Il calcio come sport professionistico è oggetto di studio di molti scienziati sociali che cercano di analizzarlo attraverso molti temi che diventano anche tematiche per le agende politiche. La disciplina sociologica non può esimersi dallo studiare e analizzare lo sport calcistico perché fa parte della realtà che la stessa sociologia studia e che dalla quale non può mostrarsi indifferente. Il calcio è un “fatto sociale” ed è studiato da differenti punti di vista: economico, politico e culturale.
Questo contesto sociale è solo in parte percepito dalle persone che investono, in esso, le loro passioni e i loro sentimenti oppure ne fanno semplicemente un hobby. Tuttavia, a tale contesto sociale, partecipiamo e contribuiamo attraverso le nostre azioni. 
Nello specifico la ricerca prende in considerazione il processo di costruzione e di trasmissione delle rappresentazioni mediatiche dei calciatori, ricerca che è stata condotta sulla base di alcuni principi fondamentali derivanti dalla psicologia di Moscovici e successivamente elaborati da un punto di vista prettamente sociologico con l’apporto di alcune importanti teorie come quella delle “rappresentazioni collettive” (Durkheim, 1895). 

mercoledì 3 dicembre 2014

La produzione dell'intelligenza precaria: uno studio sui «Quaderni di San Precario»

Il lavoro di Virginia Porcelli presenta i risultati dell'analisi della rivista «Quaderni di San Precario». Il movimento di San Precario, di organizzazione e mobilitazione del lavoro precario, ha alimentato un'attività di riflessione collettiva sulla condizione e l'organizzazione, spesso basata su inchieste ed esperienze di movimenti sociali e sindacali. Il lavoro si focalizza sulle forme e i contenuti di questa riflessione e la sua rilevanza per l'analisi sociologica del lavoro precario e della rappresentanza dei precari.



La produzione dell'intelligenza precaria:
uno studio sui «Quaderni di San Precario»

I mutamenti del mondo del lavoro, che in Italia si sono imposti a partire dalla metà degli anni Novanta, hanno coinvolto in prima istanza la dimensione contrattuale del lavoro (dalle collaborazioni coordinate e continuative nella riforma del sistema pensionistico del 1995, al lavoro interinale introdotto nel 1997, fino alla più sostanziale riforma del 2003), ma hanno fin da subito permeato aspetti più specificatamente sociali, quali l’articolazione dei tempi e degli spazi tra lavoro e non lavoro, le strategie abitative, la vita quotidiana, così come il tempo libero e gli affetti, tutti ambiti coinvolti non soltanto dall’imprevedibilità del lavoro (e dalla conseguente discontinuità di reddito) ma anche da una più generale condizione di incertezza, frammentazione e mancanza di diritti. La mia relazione si articola intorno al fenomeno del lavoro atipico, caratterizzato da un crescente grado di precarietà, che riguarda in primo luogo l’instabilità del lavoro, ma che dunque si estende in maniera pervasiva ad altri ambiti di vita delle persone che ne sono coinvolte. 
In questo particolare scenario forme di rivendicazione, da parte di soggetti occupati, sono state create con l’intento, da una parte, di descrivere e denunciare il fenomeno del precariato, dall’altra, di sperimentare forme di agire cooperativo e conflittuale.

martedì 2 dicembre 2014

Mettersi in forma: l'organizzazione della pratica del fitness in palestra

La relazione finale di Tersa Ciaco si sofferma sulle interazioni sociali nelle palestre per il fitness, andando ad analizzare il significato culturale della pratica sportiva, della cura del corpo e dei luoghi dedicati a questa attività. Particolare attenzione è data alle differenze di genere e alle micro-interazioni che si realizzano nella cornice di significati definita proprio dalla palestra.

Mettersi in forma:
l'organizzazione della pratica del fitness in palestra

Con questo lavoro si è cercato di evidenziare: le motivazioni che spingono l’individuo alla pratica sportiva, il contesto entro il quale si sviluppa l’attività del fitness e la differenza di genere.  Da questo lavoro si evince che molte persone decidono di andare in palestra non solo per avere un corpo conforme alle norme culturali, o per correggere i punti critici, ma perché la palestra porta un beneficio in tutto,  accurate ricerche hanno dimostrato che un individuo in buona forma fisica regge la fatica per periodi assai più lunghi di una persona fuori forma,  che una persona in forma è meglio preparata a sopportare uno sforzo fisico e ha un cuore più forte ed efficiente,  e infine esiste un diretto rapporto tra forma fisica e vivacità intellettuale. Poi si passa all’analisi del contesto,   per la prima volta la palestra viene considerata come un luogo fatto da regole che sono continuamente reinterpretate dall’individuo. L’accesso alla fitness non avviene semplicemente mediante l’utilizzo di sale per gli esercizi. Le palestre infatti dispongono di spazi destinati ai clienti, che sembrano facilitarne l’attività sportiva. Uno di questi luoghi è lo spogliatoio che viene identificato con il termine rito di passaggio, esso svolge una funzione bidirezionale, i soggetti vanno e vengono entrano nella palestra e ne escono per ritornare alla propria identità. Le numerose attività svolte in palestra sono svolte in aree specifiche e separate. Abbiamo sempre una netta separazione degli spazi per l’allenamento individuale con le macchine, da quelli per le attività da svolgere in gruppo.  Infine il contesto di genere  Infine la differenza di genere intorno agli  anni '80 c’è stato un enorme cambiamento del ruolo della donna nello sport, nelle società antiche lo sport era praticato dagli uomini e la socializzazione delle donne tendeva ad allontanarle dalla pratica sportiva. Attualmente invece le donne scegliendo un’attività di competizione nelle università e in altri contesti si oppongono in maniera plateale a quelle definizioni culturali della femmina. Attraverso questo elaborato si è cercato di esplorare in modo diverso il fenomeno “fitness” di esaminare vari aspetti ancora poco noti e considerati spesso superficiali, di evidenziare l’importanza della cura del corpo nella società contemporanea e, quindi, un fenomeno complesso che richiede una particolare attenzione. 

giovedì 27 novembre 2014

Cina: Beijing consensus e le fratture della società armoniosa

di Francesco Pirone

L'ingresso della Cina nell'economia globale ha segnato un cambiamento epocale. Sullo scacchiere geopolitico e nel sistema economico su scala planetaria la Cina si è affermata come nuovo polo di sviluppo, capace di condizionare i modi di crescere dell'area statunitense e di quella europea.
Come ci ha spiegato di recente Domenico De Masi nel suo libro «Mappa mundi»[1] la Cina, sulla scorta della tradizione confuciana, si è sviluppata secondo un modello di vita autonomo che in campo politico-economico si è fondato sullo statalismo che per lunghi periodi è degenerato in estremismo dirigista. La rapida ascesa delle attività economiche cinesi nei mercati internazionali ha portato già dieci anni fa all'affermazione di quello che è stato definito come Beijing consensus, un nuovo modello di crescita che, tra l'altro, sta esercitando una forte influenza sui paesi con bassi livelli di crescita, non soltanto in Asia, ma soprattutto in Africa.

lunedì 17 novembre 2014

Convocazione per l'esame di «Sociologia II» del 19 novembre

Gli studenti ammessi all'esame di "Sociologia II" del 19 novembre 2014, riservato ai laureandi di dicembre, sono convocati presso l'aula II.2 alle ore 14:00.


Matricola Studente
M13/002291 Binczycki Simona
M13/001664 Carrieri Mariarosaria
M13/001835 Esposito Lucia
M13/001025 Fuoco Stefania
M13/000440 Iavarazzo Iolanda
M13/001784 Masi Ilaria
M13/002486 Masuccio Carmela
M13/001565 Oliva Assunta
M13/001342 Sebastio Ernesto
M13/001964 Siano Monica

venerdì 31 ottobre 2014

Filiere e territori dell'industria automotive in Italia

Il 7 novembre si svolgerà il workshop «Filiere e territori dell'industria automotive in Italia. Ripensare le politiche di crescita e  qualificazione del settore» alle ore 9:30, presso Camera di Commercio, I.A.A. di Napoli (Via Sant'Aspreno n. 2 - Sala del Consiglio, III piano). L'industria dell'auto rappresenta tradizionalmente uno dei settori cruciali per la creazione di valore economico, occupazione e innovazione. La ristrutturazione che sta affrontando il settore ha portato ad una profonda ridefinizione dei caratteri che tale settore ha in Italia. Le analisi delle ristrutturazioni dell'industria dell'auto in Italia hanno, però, più spesso guardato allo scenario competitivo globale e alle strategie della FIAT, trascurando le trasformazioni delle filiere produttive legate alle produzione dell'auto e alla sua articolazione territoriale. Il workshop, sulla scorta di originali risultati di ricerca, si pone l'obiettivo di comprendere come stanno cambiando le relazioni tra le imprese delle filiera automotive, con quali effetti in termini di allocazione regionale delle attività di produzione, facendo particolare attenzione alle implicazioni per le politiche di crescita e qualificazione del settore. Su queste aspetti si focalizza il workshop promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con il CESVITEC - nell'ambito del Protocollo d'intesa “Collaborazione per lo sviluppo e l'innovazione competitiva delle piccole imprese in Campania” - e il CAMI - Center For Automotive & Mobility Innovation Università Ca' Foscari di Venezia. L'evento si propone di realizzare un momento di diffusione dei risultati della più aggiornata ricerca scientifica in campo socio-economica sul settore industriale automotive, presentando e mettendo a confronto alcuni selezionati studi in materia; in secondo luogo si propone di costruire un'occasione di relazione tra gli attori della ricerca scientifica e il sistema locale delle imprese al fine di favorire l'accesso degli operatori economici alle risorse di conoscenza scientifica utili ai processi di innovazione competitiva delle piccole e medie imprese locali e del sistema produttivo territoriale. Il workshop prevede due sessioni di presentazioni scientifiche dedicate, la prima, all'evoluzione delle filiere dell'automotive in Italia, mentre la seconda ai territori e alle iniziative locali per la qualificazione dell'automotive. Segue poi la tavola rotonda «Ripensare le politiche di crescita e qualificazione dell'industria automotive in Italia».

Programma

giovedì 23 ottobre 2014

Il mondo accademico in campo per la sicurezza. Conoscere per migliorare

Il 28 Ottobre 2014, alle ore 9:30, presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II (Vico Monte della Pietà 1, Aula Magna, I piano) è previsto il convegno «Il mondo accademico in campo per la sicurezza. Conoscere per migliorare». L'evento è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Sociali e l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive del Ministero degli Interni e promuove un confronto multidisciplinare sul fenomeno della violenza nel calcio. Dopo i tragici fatti di cronaca accaduti prima dell'ultima finale di Coppa Italia è aumentata la volontà delle istituzioni di comprendere più a fondo il fenomeno del tifo organizzato e più in generale le trasformazioni di tutte le sfere sociali animate dalle passioni e dagli interessi che muove il mondo del calcio. Per questo è stato promosso un momento di diffusione dei risultati della ricerca accademica per alimentare il dibattito pubblico sulla base di conoscenze scientificamente fondate. Nell'ambito del convegno sarà anche presentato il Rapporto CNIMS 2014 sulla sicurezza negli stadi che rappresenta una preziosa fonte informativa sia per gli studiosi, sia per gli operatori di sicurezza, per comprendere e governare il fenomeno della violenza nel calcio.

Programma: http://goo.gl/EnyhMv

martedì 21 ottobre 2014

Il lavoro a partita IVA nella crisi: implicazioni sociologiche

Il lavoro autonomo ha avuto un posto centrale nel dibattito sulle trasformazioni postfordiste del lavoro. In particolare il lavoro a partita IVA ha rappresentato per un certo periodo il riferimenti per le analisi sulla crisi del lavoro salariato e lo sviluppo di nuove forme di autoimprenditorialità. Con la crisi la consistenza del lavoro a partita IVA si è ridotta e la condizione socio-economica di questi lavoratori si è degradata. Su queste tematiche si sofferma la relazione finale di Giovanna Marino dal titolo "Il lavoro a partita IVA nella crisi: implicazioni sociologiche".

Il lavoro a partita IVA nella crisi: implicazioni sociologiche

La tematica di questa relazione è il lavoro autonomo. Questa particolare attenzione al lavoro autonomo nasce, oltre che da un interesse personale, anche dalla rilevanza che la diffusione del lavoro autonomo ha avuto nel dibattito teorico sulle trasformazioni del lavoro post-fordista.
Il lavoro autonomo è tornato periodicamente al centro dell’interesse di economisti e sociologi, a rivitalizzarlo è stato l’aumento della disoccupazione, la riduzione del lavoro dipendente e la parallela aspettativa che un’alternativa potesse trovarsi nell’autoimprenditorialità, nonché nella capacità occupazionale delle micro imprese, favorite dal contestuale mutamento delle strutture economiche-produttive e dalla terziarizzazione dell’economia.
In Italia, da un punto di vista giuridico, il “lavoro autonomo” è definito dall’articolo 2222 del Codice Civile che indica come lavoratore autonomo “colui che si obbliga a compiere a  prezzo di un corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente”.              
L’obiettivo di questa relazione è capire negli anni della crisi (2007–2014) l’andamento quantitativo del lavoro autonomo in Italia, la sua composizione per poi riflettere sulle implicazioni rispetto ai temi teorici.

lunedì 20 ottobre 2014

Un'analisi del lavoro irregolare nella crisi

Il mercato del lavoro italiano è tradizionalmente segnato da un'elevata incidenza del lavoro irregolare. Tale fenomeno si concentra maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno, colpisce i settori dell'agricoltura, dell'edilizia e del terziario tradizionale. Gli immigrati sono più frequentemente in condizione di irregolarità lavorativa. Con la crisi economica, anche l'economia sommersa e il lavoro irregolare ha subito delle trasformazioni, su di queste si focalizza il lavoro «Un'analisi del lavoro irregolare nella crisi» di Claudia Porreca, per la relazione finale del corso di laurea triennale in Sociologia.

Un'analisi del lavoro irregolare nella crisi

In questa relazione si tratta il fenomeno del “lavoro irregolare” in Italia, (spesso denominato anche come “lavoro nero”), che comprende tutte quelle attività lavorative prive di alcuna copertura previdenziale, di garanzia e di tutela previste dalla legge. Accanto al lavoro nero caratterizzato da una totale irregolarità, le aziende ricorrono sempre più frequentemente a forme di irregolarità parziali che rientrano nell’ambito del “lavoro grigio”: rapporti di lavoro di cui si conosce l’esistenza ma in cui i lavoratori sono impiegati in disposizione delle norme vigenti in materia contributiva e fiscale fino a sfociare all’utilizzo improprio di rapporti di lavoro diversamente qualificati, ad esempio i lavoratori con contratto a progetto, dietro il quale si celano rapporti di lavoro subordinato.
C’è accordo nella letteratura economica e manageriale che per un buon funzionamento i sistemi economici di stampo capitalistico debbano possedere un apparato di norme e istituzioni volte a disciplinare il comportamento dei vari soggetti economici in questione, in particolare le aziende e i lavoratori, per consentire anche in un libero mercato il perseguimento dell’interesse individuale e collettivo, migliorando in maniera costante la qualità e quantità dei beni e servizi disponibili favorendo così l’imprenditorialità (Lucifora 2003).

domenica 19 ottobre 2014

Il capitale sociale: un confronto teorico tra Pierre Bourdieu e James Coleman

Il concetto di capitale sociale ha avuto un'ampia attenzione sia per le sue implicazioni per lo sviluppo della teoria sociologica contemporanea, sia per l'estesa applicazione nella ricerca empirica. La definizione di tale concetto e il suo inquadramento teorico sono, tuttavia, diversi e spesso concorrenti. La relazione finale di Laura Rocco - Il capitale sociale: un confronto teorico tra P. Bourdieu e J. Coleman - si inserisce in questo ampio dibattito, scegliendo di mettere a confronto due autori di grande rilevanza nella teoria sociologica contemporanea:  Bourdieu e Coleman. Questi due autori hanno sviluppato una diversa concezione del concetto di capitale sociale e lo hanno applicato, tra le altre cose, al campo dell'istruzione e dei sistemi scolastici, arrivando a conclusioni significativamente diversi.

Il capitale sociale: un confronto teorico tra Pierre Bourdieu e James Coleman

Oggetto di questa relazione è il concetto di capitale sociale. L’obiettivo infatti è quello di illustrare la rilevanza assunta dal capitale sociale attraverso il confronto fra le posizioni teoriche di due autori ritenuti  tra i più importanti nell’ambito delle scienze sociali contemporanee: la teoria della scelta razionale di James Coleman e lo strutturalismo genetico di Pierre Bourdieu.
Ci sono diverse definizioni di capitale sociale ma nella maggior parte dei casi ci è presentato come “l’insieme delle relazioni di cui un individuo dispone e attiva in un determinato momento” (Trigilia, 2001: 110). L’interesse per questo argomento è scaturito dal fatto che si è soliti  parlare  di capitale economico e di capitale culturale quali determinanti dello sviluppo e delle differenziazioni sociali, senza mai porre la dovuta attenzione alle relazioni e ai legami che si instaurano tra gli individui; relazioni che, invece, sono da considerare come “fattore aggiunto” per meglio comprendere sviluppo e disuguaglianza. La metodologia scelta per svolgere questo lavoro è la letteratura sociologica vista l’esistenza di molteplici fonti in materia, ma talvolta si è fatto uso anche  della documentazione presente in rete. Nello specifico ho soffermato la mia attenzione sui testi e i saggi scritti da alcuni tra i sociologi italiani più conosciuti: Arnaldo Bagnasco, Carlo Trigilia, Antonio Mutti e Fortunata Piselli.
Questi autori hanno ripreso e argomentato il pensiero di James Coleman e Pierre Bourdieu riguardo il concetto di capitale sociale mettendone in risalto le caratteristiche e le funzioni che entrambi gli attribuiscono.

sabato 27 settembre 2014

Risultati prova scritta del 25 settembre

Sono stati pubblicati nelle news della pagina docente i risultati della prova scritta del II appello d'esame della sessione autunnale di "Sociologia II" che si è svolta mercoledì 25 settembre. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per il colloquio martedì 30 settembre alle ore 9:00 presso l'aula S-2. Si ricorda che la registrazione degli esami avverrà attraverso i verbali digitali d'esame, pertanto lo studente dovrà conoscere il proprio PIN per poter firmare il verbale per accettazione della valutazione.

Consulta i risultati: http://goo.gl/pUjn1Q

lunedì 22 settembre 2014

Cambio date esame "Sociologia II"

Date esame. Si avvisa che sono state modificate le date per il secondo appello autunnale dell'esame di "Sociologia II". La prova scritta è stata posticipata a giovedì 25 settembre, alle ore 9:00 presso l'aula I-1 (aula magna), mentre l'orale è stato posticipato a martedì 30 settembre, alle ore 9:00 presso l'aula S-2.

PAGINA DOCENTE: http://goo.gl/pj58tv

domenica 14 settembre 2014

Anticipo ricevimento studenti settimanale

Si avvisa che la prossima settimana il ricevimento studenti, previsto per martedì 16 settembre, sarà anticipato a lunedì 15 settembre alle ore 11.00.

mercoledì 10 settembre 2014

Diffusione del lavoro atipico e crisi della rappresentanza sindacale

Il 29 settembre, alle 10, presso l'aula Ovale del Dipartimento di Scienze Sociali, si svolgerà il workshop "Diffusione del lavoro atipico e crisi della rappresentanza sindacale". Il programma prevede quattro relazioni: l'intervento di Federico Chicchi (Università di Bologna) dal titolo "Fratture e posture del lavoro emergente. Le sfide inaggirabili per il sindacato prossimo venturo", seguito poi da Annalisa Murgia (Università di Trento) con una relazione dal titolo "Soggettività precarie tra ir-rappresentabilità e auto-rappresentazioni". Il workshop poi continua con la relazione di Alice Mattoni (European University Institute) "Andare oltre il sindacato? Le mobilitazioni dei lavoratori precari in Italia prima e dopo la crisi economica" e, infine, si chiude con l'intervento di Roberto Ciccarelli (Ricercatore freelance, Il Manifesto) dal titolo "L'assalto al ceto medio e la formazione del Quinto Stato". L'incontro sarà introdotto e moderato da Stefano Boffo che è il responsabile scientifico del Progetto F.A.R.O. (annualità 2010-2011) «Organizzazione e rappresentanza dei lavoratori atipici. Uno studio dei nuovi profili dell'occupazione atipica e delle forme emergenti di rappresentanza nelle attività esternalizzate dalla pubblica amministrazione», nell'ambito del quale si colloca l'iniziativa.

Scarica: PROGRAMMA

martedì 9 settembre 2014

Esito prova scritta 8 settembre

Sono stati pubblicati nelle news della pagina docente i risultati della prova scritta del I appello d'esame della sessione autunnale di "Sociologia II" che si è svolta lunedì 8 settembre. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per il colloquio venerdì 12 settembre alle ore 9:00 presso l'aula I-4. Si ricorda che la registrazione degli esami avverrà attraverso i verbali digitali d'esame, pertanto lo studente dovrà conoscere il proprio PIN per poter firmare il verbale per accettazione della valutazione.

Consulta i risultati qui: http://goo.gl/ukttzj

sabato 26 luglio 2014

Pausa estiva

Nel mese di agosto il ricevimento studenti sarà sospeso per la pausa estiva. L'ultimo incontro con gli studenti prima della sospensione è previsto per martedì 29 luglio, alle 11:00, per poi riprendere lunedì 8 settembre, sempre alla stessa ora. Per comunicazioni urgenti è possibile scrivere al docente per posta elettronica.

Buona estate a tutti!

venerdì 25 luglio 2014

Il complesso di Telemaco e la riflessione sociologica sul padre

Il dibattito sociologico sulle relazioni all'interno della famiglia ha visto crescere, soprattutto da fine anni Sessanta in avanti, l'interesse per le trasformazioni della genitorialità con particolare riguardo al ruolo del padre, ai rapporti tra i genere e alla relazione con i figli. Si tratta di un campo di ricerca interdisciplinare complesso, segnato tra l'altro da un lungo e intenso confronto tra la sociologia e la psicanalisi. In questa prospettiva si sviluppa il lavoro di Marianna Di Lorenzo che nella sua relazione finale dal titolo «Il complesso di Telemaco e la riflessione sociologica sul padre» affronta le trasformazioni del significato del ruolo di padre a partire dai risultati più recenti della ricerca di Massimo Recalcati, ispirata al pensiero di Jacques Lacan.


Il complesso di Telemaco e la riflessione sociologica sul padre
di Marianna Di Lorenzo

Da tempo studiosi e terapeuti si interrogano sulle trasformazioni del ruolo paterno e della famiglia in seguito al venir meno di quel principio di autorità che regolava i rapporti tra genitori e figli. Non crediamo che si debba avere nostalgia del rigore e dei rigidi metodi educativi delle vecchie famiglie ma, allo stesso tempo, riteniamo che queste trasformazioni stiano portando nella direzione di una famiglia troppo permissiva in cui i genitori hanno difficoltà a sostenere la propria funzione educativa. 
La fine del principio di autorità è un processo storico legato alle trasformazioni del ruolo del padre dovute, a loro  volta, a una sua partecipazione alle pratiche di accudimento dei figli. Questa rivoluzione non può essere però ridotta, come fanno alcuni autori (Pietropolli Charmet, 1995), a un semplice recupero della sfera affettiva tipica della figura materna, ma segna una svolta nell’ambito della genitorialità in generale e di quella maschile in particolare.

giovedì 10 luglio 2014

Esiti prova scritta del 9 luglio

Sono stati pubblicati i risultati della prova scritta del III appello d'esame della sessione estiva di "Sociologia II" che si è svolta mercoledì 9 luglio. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per il colloquio lunedì 14 luglio alle ore 9:00 presso l'aula T-1. Si ricorda che la registrazione degli esami avverrà attraverso i verbali digitali d'esame, pertanto lo studente dovrà conoscere il proprio PIN per poter firmare il verbale per accettazione della valutazione.

Consulta i risultati on-line qui: http://goo.gl/Jhzcv7

mercoledì 9 luglio 2014

Presentazione dei project work

A conclusione del seminario di didattica integrativa "Il calcio da una prospettiva sociologica", è stato organizzato un workshop per il 16 luglio 2014, alle ore 15.00, presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Aula II.1. Saranno presentati i project work finali elaborati dagli studenti che hanno partecipato alle attività didattiche. Si tratta di quattro lavori di gruppo con i seguenti titoli: 1. Lo stadio: un’arena nella città; 2. Calcio e politica, il caso israeliano: tra identità, conflitto, integrazione ed assimilazione; 3. Il consumo dei tifosi del Napoli: un esercizio di rilevazione empirica; 4. Il calcio come professione. Un’analisi sociologica delle post-carriere. I lavori saranno discussi con Paolo Franco Biancamano (Dip. Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II), Adele Del Guercio (Dip. Scienze Umane e Sociali, Università degli Studi di Napoli L’Orientale), Emiliano Grimaldi (Dip. Scienze Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II) e Gianfranco Pecchinenda (Dip. Scienze Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II).

Locandina: http://goo.gl/IP7wbr

giovedì 26 giugno 2014

Verbali digitali d'esame

Codice PIN. Già nel precedente appello di "Sociologia II" gli esami sono stati registrati attraverso i Verbali Digitali di Esame. Per lo studente questo comporta che per accettare la valutazione della prova d'esame dovrà "firmare" il verbale con l'inserimento del proprio codice PIN (5 cifre) attraverso il terminale che il docente utilizza per la registrazione.
Questo codice numerico viene consegnato agli studenti al momento dell’iscrizione. Lo studente che non conosce il proprio PIN può recuperarlo in due modi:

  1. utilizzando il servizio disponibile sulla pagina di accesso SEGREPASS inserendo il codice fiscale e l’account di posta elettronica istituzionale (inizialenome.cognome); il PIN sarà automaticamente inviato sulla casella di posta elettronica istituzionale dello studente (inizialenome.cognome@studenti.unina.it);
  2. in alternativa può rivolgersi direttamente agli uffici della Segreteria studenti.

Per la verbalizzazione degli esami di domani di "Sociologia II" - venerdì 27 giugno - procederemo con la verbalizzazione digitale degli esami, quindi è opportuno che gli studenti convocati per la prova orale abbiano recuperare per tempo il codice PIN.

mercoledì 25 giugno 2014

Esiti prova scritta del 23 giugno

Sono consultabili in rete i risultati della prova scritta del 23 giugno scorso per l'esame "Sociologia II". Gli studenti che hanno ottenuto la sufficienza sono convocati per la prova orale venerdì 27 giugno 2014 in aula I-4 alle ore 9:00. Come sempre si procederà in ordine alfabetico.

Scarica Documento con esiti prova scritta

lunedì 9 giugno 2014

Risultati prova scritta e convocazione

Sono consultabili in rete i risultati della prova scritta del 6 giugno scorso per l'esame "Sociologia II". Gli studenti che hanno ottenuto la sufficienza sono convocati per la prova orale venerdì 13 giugno 2014 in aula I-4 alle ore 9:00. Come sempre si procederà in ordine alfabetico.

Scarica Documento con esiti prova scritta

giovedì 22 maggio 2014

I caratteri del mondo contemporaneo

Il dibattito sociologico attuale è animato da diverse e autorevoli teorie che si confrontano sul terreno empirico-sostanziale di quali siano i caratteri distintivi del mondo contemporaneo. Tra queste, seguendo la scelta del nostro testo di riferimento, abbiamo considerato la posizione di Manuel Castells espressa nella teoria della «società in rete», Ulrich Beck e la teoria della «società del rischio», Zygmunt Bauman e la teoria della «società liquida», Saskia Sassen e la sua analisi della globalizzazione e del ruolo delle «città globale», e infine Richard Sennett e le sue analisi sulla cultura del nuovo capitalismo.

martedì 20 maggio 2014

Meet the Media Guru

Lecture di Manuel Castells. “Meet the Media Guru” è un progetto ideato nel 2005 da Maria Grazia Mattei e realizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano e Provincia di Milano. Un programma di incontri sulla cultura digitale internazionale, ormai divenuto punto di riferimento nella scena milanese e organizzato da Mattei Digital Communication. Tra le personalità ospitate da “Meet the Media Guru” c'è anche Manuel Castells la cui lecture è integralmente disponibile sulle pagine di meetthemediaguru.org.

sabato 17 maggio 2014

Germania europea o Europa tedesca?

Beck e l'Europa. «Tutti lo sanno, ma dichiararlo esplicitamente significa infrangere un tabù: l’Europa è diventata tedesca», afferma Ulrich Beck in Europa tedesca. La nuova geografia del potere. Nessuno ha voluto che ciò accadesse, ma di fronte al possibile crollo dell’euro la Germania in quanto potenza economica è ‘scivolata’ progressivamente nella posizione di decisiva grande potenza politica dell’Europa. A costi altissimi: dappertutto nel continente si alza la resistenza contro una politica per superare la crisi che mette in moto una redistribuzione dal basso verso l’alto, dal sud al nord. I cittadini si ribellano contro la pretesa, avvertita come sommamente ingiusta, di imporre loro una medicina che potrebbe avere esiti mortali. Che fanno a questo punto i salvatori, se quelli che devono essere salvati non vogliono essere salvati? O comunque non vogliono essere salvati in un modo dichiarato anche dai propri governi come ‘senza alternative’? Continua a leggere

venerdì 16 maggio 2014

C'è aria di fine corso

In vista del traguardo. Il corso di "Sociologia II" è arrivato alle ultime lezioni e si avvia a conclusione. Gli ultimi tre incontri sono così calendarizzati:

- Martedì 20 maggio, ore 9:00-11:00
- Giovedì 22 maggio, ore 11:00-13:00
- Martedì 27 maggio, ore 9:00-11:00

Non mancare!

mercoledì 7 maggio 2014

Il Sud, l’industria e la modernizzazione

La sociologia di Antonio Vitiello. Il Dipartimento di Scienze Sociali ha organizzato in ricordo del prof. Antonio Vitiello una giornata di studio dal titolo «Il Sud, l'industria e la modernizzazione». L'appuntamento è per giovedì 8 maggio, alle ore 10:00 presso l'aula 2.2 (secondo piano). Per l’occasione è stato redatto un breve profilo biografico e una selezione dei principali scritti sociologici del prof. Antonio Vitiello. All'evento parteciperanno studiosi, colleghi e amici.

lunedì 5 maggio 2014

Jeffrey Alexander

Neofunzionalismo. Il principale rappresentante della corrente sociologica del "Neofunzionalismo" è Jeffrey Alexander (1947-vivente). La sua ricerca si pone in continuità con la teoria struttural-funzionalista di Parsons con l'obiettivo di superare alcuni dei limiti teorici dell'impostazione originaria del pensiero del suo maestro. Tra i contributi più rilevanti della ricerca di Alexander, va ricordata l'opera in quattro volumi Theoretical Logic in Sociology (1982-1983) che presenta un riesame critico della storia del pensiero sociologico con un affondo sui classici Marx, Weber e Durkheim e sullo stesso pensiero di Parsons. Lo sviluppo più recente della sua ricerca lo ha portato però a proporre l'approccio che lui definisce della "sociologia culturale" che consiste in uno sguardo culturale sulla sociologica. Questo programma di ricerca è coltivato in particolare presso il Center for Cultural Sociology, co-diretto da Alexander, presso la Yale University. Per approfondire il pensiero di Alexander è possibile accedere tramite la sua pagina web a molti dei suoi scritti: produzione di Alexander 1977-2010.

giovedì 1 maggio 2014

In ricordo di Alberto Izzo

Alberto Izzo (1933-2014). Il 13 aprile scorso è scomparso il prof. Alberto Izzo, uno dei principali studiosi della storia del pensiero sociologico in Italia e autore del famoso manuale Storia del pensiero sociologico che anche noi adottiamo per la parte dedicata ai "contemporanei". Izzo era emerito di sociologia nell'Università di Roma "La Sapienza". Il direttore del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche - il prof. Fabrizio Battistelli - lo ricorda così:
«Con Alberto Izzo scompare uno dei maestri della sociologia italiana, appartenente a quel gruppo di brillanti ricercatori che, a ridosso della prima generazione, negli anni Settanta avevano partecipato alla seconda fase nella rinascita della disciplina, imperniata sulla sua istituzionalizzazione nell'università. In questa veste Izzo aveva partecipato, chiamato da Franco Ferrarotti e insieme a Gianni Statera, alla creazione e al consolidamento dell'Istituto di Sociologia e dell'omonimo Corso di laurea presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Roma, così come alla successiva trasformazione in Dipartimento e Facoltà di Sociologia.
Soprattutto, Alberto Izzo era un grande studioso. Resta un caposaldo, nella formazione di migliaia di studenti, la sua opera in tre volumi sulla storia del pensiero sociologico dove, con una finezza interpretativa pari soltanto alla sistematica precisione nella selezione dei testi e delle fonti, egli ricostruiva il filo rosso delle idee e delle analisi che hanno animato due secoli di riflessione sociologica. Nè erano mancati significativi contributi monografici dedicati alla sociologia critica, alla sociologia della conoscenza, a concetti classici come l'anomia o di incalzante attualità come l'edonismo.
Come accade in questi casi, accanto al rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere, Alberto Izzo lascia il ricordo di ciò che, con la competenza e la responsabilità weberiana dell'intellettuale, ha fatto sì che esistesse.» (Roma, 14.4.2014)

mercoledì 30 aprile 2014

Calendario esami

Sessione estiva a.a. 2013/2014. Pubblicati nel sito del Dipartimento di Scienze Sociali i calendari degli esami di profitto della sessione estiva per il corso di Laurea Triennale in Sociologia.
Il calendario per l'insegnamento di "Sociologia II" prevede i seguenti appelli:

1° Appello

Scritto: 06/06/2014, Aula T-2, ore 9.00
Orale: 13/06/2014, Aula I-4, ore 9.00

2° Appello

Scritto: 23/06/2014, Aula T-2, ore 9.00
Orale: 27/06/2014, Aula I-4, ore 9.00

3° Appello

Scritto: 09/07/2014, Aula T-2, ore 9.00
Orale: 16/07/2014, Aula T-1, ore 9.00

Consulta il calendario completo del corso di Laurea Triennale in Sociologia

lunedì 28 aprile 2014

Sociobiologia

Evoluzionismo e genetica. La sociologia nasce nel XIX secolo in un clima culturale influenzato dalle idee evoluzioniste di Charles Darwin. A titolo di esempio, lo stesso Herbert Spencer era convinto che la società rispondesse alle leggi evolutive del mondo naturale. Accantonato il primo darwinismo sociale, il dibattito sulle basi biologiche del comportamento sociale si riapre a fine anni Settanta sulla scorta delle scoperte della genetica e sull'applicazione dei modelli evolutivi al patrimonio genetico e non più alla specie e agli individui nella specie. Questo dibattito aperto da Edward O. Wilson viene rilanciato dalle ricerche sul "gene egoistico" di Richard Dawkins che sposta l'attenzione sull'evoluzione culturale con l'introduzione dell'idea controversa di "meme". Su questo punto un lavoro recente di sintesi è il libro di Susan Blackmore, intitolato The Meme Machine. Più di recente, il dibattito sul rapporto tra base biologica e componente culturale del comportamento sociale ha avuto un nuovo impulso dalle conoscenze scientifiche prodotte dalle neuroscienze (vedi post precedente). Riportiamo sotto la presentazione mostrata in aula.

sabato 26 aprile 2014

Natura e cultura alla prova delle neuroscienze

Nella mente degli altri. L’avanzamento delle conoscenze scientifiche realizzato dalle neuroscienze hanno rianimato il dibattito sulle basi biologiche del comportamento sociale, fornendo nuove ipotesi scientifiche e nuove suggestioni culturali. Un esempio di grande rilevanza è fornito dalla ricerca sui "neuroni a specchio" che sono cellule nervose del nostro cervello che controllano processi molto sofisticati come la comprensione di azioni, intenzioni ed emozioni altrui, l’imitazione, l’apprendimento e il linguaggio. Ne abbiamo già parlato in passato nel blog in questo post "Off-topic: Nella mente degli altri" (22.3.2012) dove ci sono diverse indicazioni di approfondimento (con particolare riferimento a Giacomo Rizzolatti, il direttore del gruppo di ricerca dell'Università di Parma che in Italia ha sviluppato gli studi sul tema).  Ai link presenti in quel post aggiungo il suggerimento di una lettura divulgativa, il libro di Lamberto Maffei La libertà di essere diversi. Natura e cultura alla prova delle neuroscienze (il Mulino, 2011 e nuova edizione 2014), disponibile anche presso la Biblioteca del nostro Dipartimento.

mercoledì 23 aprile 2014

Crisi della democrazia

Pubblicazione. Da poco disponibile il nuovo numero della rivista “Democrazia e Diritto” (n. 1-2/2013, Franco Angeli) dal titolo Crisi della democrazia che ospita nella sezione “Pubblico e privato” un mio articolo dal titolo Le politiche di assistenza sociale nella crisi: frammentazione e ridimensionamento dell’azione pubblica (pp. 135-157). Si tratta di un’analisi delle trasformazione delle politiche di assistenza sociale in Italia che argomenta una tesi interpretativa che evidenzia una progressiva riduzione dell’impegno pubblico in questo ambito di policy e, contestualmente, una sua diversificazione con una progressiva frammentazione della cittadinanza sociale. L’articolo presenta prima alcune tendenze di lungo periodo sulla trasformazione dei bisogno di assistenza nelle società postindustriali per poi considerare il quadro attuale dei nuovi vincoli macro-economici imposti dalla crisi e dei rischi sociali emergenti. Con riferimento al caso italiano si analizza i processi di differenziazione dei sistemi regionali di assistenza sociale e la sua articolazione con l’inclusione di soggetti non pubblici in modelli differenziati di welfare mix. Si analizzano poi le informazioni disponibili sulla spesa sociale e la sua riduzione in funzione delle politiche di austerità e di riduzione del debito pubblico.


lunedì 7 aprile 2014

L'industria della mobilità

Workshop. Si è svolto lo scorso venerdì 4 aprile a Roma il workshop L’industria della mobilità: sfide strategiche e politiche industriali. Un confronto tra accademia e industria organizzato dalla Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le PMI del Ministero dello sviluppo economico - dove è insediata la Consulta Automotive - insieme con Center for Automotive and Mobility Innovation dell'Università Ca’ Foscari di Venezia. Durante l'iniziativa studiosi, attori dell’industria della mobilità ed esponenti delle istituzioni si sono confrontati sull’evoluzione nella mobilità individuale, le connesse trasformazioni del mercato, le opzioni strategiche per gli attori dell’industria e i possibili orientamenti per le scelte dei decision maker pubblici. Sono disponibili le presentazioni mostrate durante il workshop; tra queste c'è anche quella che ho impiegato a supporto del mio intervento Effetti sui sistemi di produzione locali delle scelte globali di localizzazione.

martedì 1 aprile 2014

In ricordo di Jacques Le Goff

Alla memoria. A 90 anni è morto lo storico francese Jacques Le Goff. Nato a Tolone nel 1924, Le Goff è stato tra i massimi studiosi della società occidentale del Medioevo. Dopo aver studiato all’Ecole Normale Superieure, nel 1954 divenne professore alla Facoltà di Lettere dell’Università di Lille, e poi ricercatore al Centre nationale de la recherche scientifique a Parigi. Tra le sue opere, “Gli intellettuali del Medioevo”, “Il basso medioevo”, “La civiltà dell’Occidente medioevale”, “Mercanti e banchieri del Medioevo”.

Risorse: Un'intervista a Jacques Le Goff in RAI Scuola

martedì 25 marzo 2014

Cento anni di teoria sociale francese

Dallo strutturalismo al pragmatismo. Nella breve presentazione "Strutturalismo e pragmatismo" sintetizzo lo sviluppo della teoria sociale francese a partire dal contributo classico di Emile Durkheim, passando per l'approccio di Ferdinad de Saussure alla linguistica e per l'antropologia di Claude Lévi-Strauss. Si tratta di tre passaggi chiave per affrontare con maggiore consapevolezza i due temi che interessano il nostro corso: lo strutturalismo genetico, esemplificato dal lavoro di Pierre Bourdieu, e il pragmatismo nella prospettiva particolare di Luc Boltanski.

martedì 18 marzo 2014

La pratica della critica

Per impiegare Habermas. Nell'ultima lezione abbiamo presentato e discusso le principali categorie analitiche introdotte dal sociologo tedesco nell'ambito della teoria dell'agire comunicativo (Presentazione mostrata a lezione).
Abbiamo poi visto, grazie all'intervento del dott. Ivano Scotti, come si può impiegare la teoria dell'agire comunicativo nella ricerca empirica. Di particolare rilevanza nella presentazione del dott. Scotti è la modalità di operazionalizzazione dei concetti di Habermas con riferimento a due ambiti di ricerca: il primo relativo al ruolo sociale delle imprese nella contemporaneità che ha portato il dott. Scotti a studiare i processi comunicativi nelle botteghe del commercio equo e solidale; il secondo, invece, riferito alla governance delle politiche energetiche con lo sviluppo di una ricerca su scopi pubblici e interessi privati nei sistemi di governance energetica (Presentazione mostrata in aula).
Per approfondimenti si rimanda al paper di Ivano Scotti: Public Purposes and Private Interests in the Governance of Green Energy. Co-Provision: the Case of the Basilicata Region (2012).

mercoledì 12 marzo 2014

Fuori campo

Sulla lezione dello scorso martedì 11 marzo, un articolo pubblicato da Linkabile.it "Il calcio come chiave per comprendere il nostro tempo" che evidenzia:"Con la sportivizzazione della vita sociale e del linguaggio comune, conoscere il calcio serve a comprendere le profonde ambivalenze contemporanee",

lunedì 10 marzo 2014

Ricevimento studenti martedi 11 marzo

Cambio orario. Per la concomitanza di attività legate alla lezione "Il calcio: un confronto tra esperienze di ricerca e competenze professionali", l'orario di ricevimento studenti di martedì 11 marzo è posticipato alle ore 15:00-17:00.

domenica 9 marzo 2014

Il calcio: un confronto tra esperienze di ricerca e competenze professionali

Lezione-Evento. La prossima lezione, prevista per martedì 11 marzo dalle 9:00 alle 11:00 nella consueta aula T-2, si svolgerà congiuntamente con la cattedra di Sociologia I. In occasione dell’uscita del libro A tutto campo. Il calcio da una prospettiva sociologica (Guida, 2014) di Luca Bifulco e Francesco Pirone, la lezione dal titolo Il calcio: un confronto tra esperienze di ricerca e competenze professionali" è focalizzata sugli aspetti sociologici del calcio, discussi con studiosi ed esperti del settore. Sono stati invitati a discutere Christian Bromberger, Giuseppe Bruscolotti, Samuele Ciambriello, Vittorio Dini, Gianfranco Pecchinenda e Angelo Pompameo.

Manifesto: Il calcio: un confronto tra esperienze di ricerca e competenze professionali

venerdì 7 marzo 2014

Aggiorna l'agenda

Calendario delle lezioni. Circa trenta incontri che si susseguono quasi regolarmente fino agli ultimi giorni di maggio. Si tratta della bussola che cercheremo di seguire per affrontare, lezione dopo lezione, tutte le tappe previste dal programma.

giovedì 6 marzo 2014

Si parte

Pronti, Partenza, Via! Terminata la prima lezione del corso di "Sociologia II": superati i consueti inconvenienti audio/video, abbiamo visto rapidamente quali sono le principali tematiche che tratta il corso, quali sono i libri di riferimento per preparare l'esame, com'è organizzata la valutazione dell'apprendimento, quali sono stati gli esiti degli esami nello scorso anno accademico, come si interagisce con il docente fuori dall'aula. Domani si comincia sul serio. È disponibile la presentazione mostrata in aula.

domenica 2 marzo 2014

Internet e nuova imprenditorialità. Un'esperienza di successo: Clio MakeUp

La diffusione di Internet ha segnato una discontinuità nei processi sociali ed economici. Si sono aperti nuovi spazi di interazione e si sono rese disponibili nuove risorse per l'azione economica. La teoria sociologica ha ampiamente analizzato questa discontinuità, si pensi alla tesi della "società in rete" di Manuel Castells. Questo nuovo contesto ha aperto un nuovo ampio campo d'azione per l'imprenditorialità. Su questo oggetto si sofferma il lavoro di Valentina Caiazzo "Internet e nuova imprenditorialità. Un'esperienza di successo: Clio MakeUp" che, a partire dal caso di una popolare video blogger, analizza il rapporto tra imprenditorialità e nuove attività economiche in rete.

Internet e nuova imprenditorialità.
Un'esperienza di successo: Clio MakeUp
di Valentina Caiazzo

L’oggetto del mio lavoro riguarda i nuovi modi per sviluppare un’attività professionale con l’utilizzo di Internet e le nuove tecnologie web nel settore dello spettacolo e l’intrattenimento. Nello specifico mi sono soffermata sullo studio di una nuova figura emergente, quella del video blogger. Si tratta di una soggetto che utilizza la rete internet, in particolare  la piattaforma di YouTube, per mostrare alcune capacità professionali, tramite dei video per attirare l’attenzione del pubblico del web. Questo è la base per costruire un’attività di auto-promozionale e d’imprenditorialità e spesso per ottenere degli ingaggi lavorativi nel campo dell’intrattenimento o della pubblicità. Il concetto di innovazione è correlato a quello di auto-imprenditorialità in quanto per iniziare un attività economica è fondamentale essere innovativi per accedere senza troppe difficoltà al mercato imprenditoriale.

sabato 1 marzo 2014

Clownterapia: la pratica lavorativa e la figura professionale

La clownterapia è una pratica medica e di assistenza socio-sanitaria che sfida le conoscenze tradizionali sia in campo medico, sia in campo socio-prisologico. Basata su alcune ipotesi scientifiche sull'uso terapeutico del sorriso e della maschera del clown, questa pratica richiede l'innovazione dei sistemi tradizionali di organizzazione dei servizi sanitari e assistenziali per includere nuove figure professionali non standard e pratiche professionali che si discostano da quelle canoniche di cura e assistenza. Di queste innovazioni se ne fanno carico quasi sempre le organizzazioni del Terzo settore. Su queste problematiche si focalizza il lavoro di Giusi Annunziata nella relazione finale della laurea triennale in Sociologia dal titolo "Clownterapia: la pratica lavorativa e la figura professionale".

Clownterapia: la pratica lavorativa e la figura professionale
di Giusi Annunziata

Il mio lavoro di ricerca sul clown inteso come esperienza d’integrazione psicofisiologica nasce oltre che da un interesse personale per l’argomento, dalla necessità di definire la figura del clown sia dal punto di vista artistico sia come “figura terapeutica”, inserendosi fuori da un palcoscenico nella sfera dell’assistenza socio-sanitaria.
 L’esperienza dell’ospedalizzazione rappresenta un momento di difficoltà per il malato, rappresenta un’interruzione dalla dinamica del quotidiano, una limitazione dei suoi interessi, dei suoi desideri, dei sui rapporti, dei sui spazi e delle sue attività. L’esperienza del bambino si forma attraverso il gioco, le relazioni con altri bambini, trovandosi in una esperienza ospedaliera, percepisce i problemi legati alla sua salute, problemi di razionalizzare il luogo di cura sanitario.

venerdì 28 febbraio 2014

Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio

La famiglia rappresenta un'istituzione sociale fondamentale, ampiamente studiata in sociologica, tanto che esiste un campo di ricerca specialistico: la sociologia della famiglia. Nella letteratura recente è stato evidenziato, tra l'altro, un processo di pluralizzazione delle forme della famiglia che va dalla predominanza della famiglia nucleare moderna a nuove forme di famiglia non standard. Su questo processo si sofferma la relazione "Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio" di Angela De Falco, che si propone di descrivere nel caso italiano la diffusione delle forme di famiglia non standard.


Le trasformazioni della famiglia non standard in Italia nell'ultimo decennio
di Angela De Falco

Per affrontare un tema così complesso come quello della famiglia, in particolare delle trasformazioni avvenute in Italia negli ultimi anni, è necessario partire da alcuni assunti che possano dalla prospettiva sociologica definire l’ambito di questa relazione. In questo lavoro si soffermerà l’attenzione sulle trasformazioni della famiglia e la diffusione delle forme familiari non standard sulla situazione italiana e la sua evoluzione si approfondiscono i motivi sociali e culturali che consentono di comprendere tali cambiamenti.

giovedì 27 febbraio 2014

Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli: un'osservazione empirica

Giovani, donne e meridionali: i tre caratteri principali che caratterizzano le figure sociali maggiormente colpite dai fenomeni di marginalizzazione nel mercato del lavoro italiano, dalla disoccupazione ai cattivi lavori. In questo ultimo ambito ricade il lavoro delle giovani ragazze, spesso minorenni, che lavorano come animatrici per agenzie di servizi di intrattenimento nell'area metropolitana di Napoli. Di questo si occupa il lavoro di Luisa De Rosa che ha discusso la sua relazione finale dal titolo "Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli: un'osservazione empirica" nell'ultima sessione di lauree.

Animatrici per bambini. Condizioni di lavoro nella provincia di Napoli:
un'osservazione empirica
di Luisa De Rosa

Questo lavoro si focalizza su una delle attività lavorative che   frequentemente vengono svolte da giovani donne (spesso minorenni) alle prime esperienze nel mercato del lavoro: il lavoro di animatrici per bambini. Si tratta di un'attività che si inserisce nel circuito locale dei servizi per l'intrattenimento che si sviluppa ampiamente nell'economia sommersa e che impiega lavoratrici a cui sono offerte condizioni di lavoro a nero, con elevati livelli di sfruttamento precarietà e insicurezza del lavoro. In questa relazione si presentano i risultati di uno studio sviluppato, in primo luogo, con un percorso teorico per definire un approccio a questo tema e poi attraverso un esercizio di osservazione empirica con la raccolta di alcune esperienze di ragazze che svolgono l'attività di animatrice per bambini.