lunedì 19 ottobre 2015

L’individualizzazione nella sociologia di Ulrich Beck: un’ipotesi di operativizzazione

La sociologia di Ulrich Beck ha avuto un’ampia diffusione nell’ultimo trentennio, soprattutto per il successo della sua tesi sulla “società del rischio” e per l’accoglienza delle sue analisi sulla globalizzazione e il cosmopolitismo. Tra i suoi temi di fondo c'è poi quello classico della individualizzazione che ha attraversato tutto il pensiero sociologico. Sul piano empirico, tuttavia, sia Beck e sia gli autori che si rifanno alle sue teorizzazioni, non hanno sviluppato ricerche di rilievo e non hanno alimentato una riflessione metodologica per impiegare le tesi di Beck sulla individualizzazione nella ricerca di campo. A partire da questa considerazione Cristina Pia Diomedes si propone la sfida di provare a operativizzare alcune ipotesi teoriche formulate direttamente da Beck.

L’individualizzazione nella sociologia di Ulrich Beck:
un’ipotesi di operativizzazione

Il processo di individualizzazione costituisce l’oggetto di studio di questa relazione. Il nostro obiettivo non è stato soltanto quello di studiarlo e analizzarlo in una prospettiva teorica, ma anche, al termine di individuarne una strumentazione di analisi empirica. Infatti all’interno del capitolo conclusivo di questo elaborato è presente un disegno della ricerca;  partendo da un interrogativo di Beck, contenuto all’interno del saggio I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione (2000), ovvero «[...]come cresceranno i figli se nelle famiglie le regole e le competenze sono sempre meno chiare? E questo è in qualche modo in relazione con la sempre più diffusa violenza giovanile?» (Beck, 2000b: 30) abbiamo individuato due dimensioni analitiche, quella della violenza giovanile e dell’aggregazione familiare, che ci permettessero di studiare l’incidenza del fenomeno in uno specifico ambito.

domenica 18 ottobre 2015

Identità, social network e mobile communication: un esercizio di rilevazione empirica

L’accesso a internet avviene sempre più frequentemente attraverso dei social network in un contesto dove si è sempre più tempo connessi - al limite sempre connessi - attraverso dei dispositivi mobili di accesso alla rete, soprattutto smartphone, ma non solo. In queste condizioni la distinzione tradizionale tra vita on line e off line diventa sempre meno rilevante, facendo posto ad una situazione di “realtà aumentata” in cui le due dimensioni interagiscono continuamente. Qui si colloca la domanda conoscitiva di Maria Minopoli che si propone di studiare i cambiamenti del modo di definire l’identità in un contesto che si va così definendo, provando a costruire una rilevazione empirica focalizzata sull’uso dei modi d’uso di facebook e sulle implicazioni per la definizione dell’identità.

Identità, social network e mobile communication:
un esercizio di rilevazione empirica

Negli ultimi anni si è assistito ad una notevole crescita nell’utilizzo dei dispositivi di comunicazione mobile e dei social network sites; se da un lato l’introduzione dell’iPhone di Apple ha reso il telefono cellulare un dispositivo onnipresente, dall’altro, con l’introduzione di Facebook, il social networking è diventata l’attività più popolare sul web. Siamo in una nuova era informatica in cui gli smartphone e i social network si sono combinati nel mobile social networking, uno strumento che consente alle persone di socializzare e di connettersi direttamente attraverso i telefoni cellulari. Con il mobile social networking gli utenti possono condividere informazioni e rimanere in contatto con i propri network anche in mobilità.

sabato 17 ottobre 2015

#notonz: analisi di un conflitto sociale attraverso la sociologia di Alain Touraine

La teoria sociologica di Alain Touraine riconosce ai movimenti sociali un ruolo chiave nei processi di produzione della società e di mutamento sociale. Al centro dei suoi interessi di ricerca per decenni ci sono stati i “nuovi movimenti sociali” che dagli anni Sessanta in avanti si sono imposti all’attenzione dell’opinione pubblica: movimento studentesco, movimento ambientalista, movimento femminista e così via. Il lavoro teorico-concettuale di Touraine fornisce anche una serie di strumenti analitici per approcciare i movimenti sociali ed è propio a partire da questo spunto che Miriana Di Napoli affronta il caso del movimento ambientalista #notonz, mettendo alla prova il modello analitico IOT per interpretare il conflitto territoriale che si è aperto intorno ad un grande progetto pubblico d’intervento sul territorio.

#notonz: analisi di un conflitto sociale attraverso la sociologia di Alain Touraine

In questa relazione finale si affronta il tema dei movimenti sociali secondo la prospettiva sociologica di Alain Touraine, considerando un  caso empirico, quello del #notonz, con cui si identifica un conflitto ambientalista che nasce nel 2014 per contrastare un grande progetto di intervento sulla costa del golfo di Salerno. L’obiettivo del lavoro è stato quello di affrontare da un punto di vista teorico, utilizzando fonti secondarie, un movimento sociale con lo scopo di applicare il modello IOT e studiare lo sviluppo e la struttura di un’azione collettiva che è riuscita ad avere un impatto sociale.

venerdì 16 ottobre 2015

Gruppo sportivo e gestione dei newcomers: un esercizio di rilevazione empirica in una squadra di pallavolo femminile

Nella fisiologia di funzionamento dei gruppi sportivi rientra anche l’ingresso e l’uscita periodica dal gruppo di alcuni componenti. L’avvicendamento tra giocatori, però, non è senza tensioni e conflitti e questo processo ha ripercussioni sulle prestazioni sportive della squadra. Rispetto a questo problema generale di gestione dei gruppi sportivi Ersilia Giusy Cozzolino sviluppa un’osservazione empirica su una squadra di pallavolo femminile. Si propone di comprendere le dinamiche relazionali che si sviluppano con l’ingresso di nuove giocatrici in una squadra di pallavolo in relazione alla coesione del gruppo, applicando gli strumenti teorici della sociologia dei gruppi e della psicologia sociale.

Gruppo sportivo e gestione dei newcomers: un esercizio di rilevazione empirica in una squadra di pallavolo femminile

Molti sociologi hanno prestato attenzione alle dinamiche di gruppo. Tale interesse trova la sua ragione d’essere nell’importanza che assume il gruppo nella mediazione tra individuo e società. L’insediamento di un individuo nella società non avviene in modo solenne, ma attraverso unità intermediarie, nelle quali apprendono il sistema di valori di quella determinata cultura, comprendendone i ruoli, i fini e gli interessi. A queste unità intermediarie si riferisce il concetto di gruppo. Gli esseri umani hanno una predisposizione a cooperare, competere, analizzare, sviluppare idee in un gruppo, poiché essi sono parte fondamentale della struttura sociale. 

giovedì 15 ottobre 2015

La condizione socio-economica del cassaintegrato durante la crisi: un esercizio di osservazione empirica

Il mercato del lavoro italiano a partire dal 2008 ha risentito degli effetti negativi della crisi economica che ha coinvolto tutta l'Europa dopo la crisi finanziaria statunitense. La riduzione dell’occupazione nel settore privato in Italia è stata ammortizzata principalmente facendo ricorso alla cassa integrazione facendo riemergere nel mercato del lavoro nazionale la figura sociale del cassaintegrato. Il lavoro di Carla Abronzino si colloca in questo contesto e indaga la condizione di vita delle persone che sono colpite da cassa integrazione straordinaria e in deroga e che quindi hanno elevate probabilità di perdere l'occupazione, soffermandosi sulle trasformazioni della vita relazionale e della socialità del cassaintegrato.

La condizione socio-economica del cassaintegrato durante la crisi:
un esercizio di osservazione empirica

La prima parte di questo lavoro è stata dedicata alla ricostruzione storica del passaggio dalla crisi finanziaria statunitense, esplosa nell’anno 2007, alla crisi economica mondiale avviatasi nel 2008, che ha colpito anche il nostro Paese, in riferimento al quale si è cercato di delineare quali conseguenze essa ha provocato, peggiorando la situazione di debolezza che già esso attraversava, soprattutto per quanto concerne la qualità del mercato del lavoro. Dalla crisi dei mutui sub-prime americani, il cui disseto, ha provocato nell’anno 2007 lo scoppio della bolla immobiliare U.S.A. (Salsano, Lombardi, 2009), la crisi si propaga a tutti i principali Paesi del mondo.