giovedì 23 luglio 2015

Sospensione estiva

Buone vacanze. Durante il mese di agosto il ricevimento studenti è sospeso. L’ultimo incontro prima della pausa estiva è, quindi, previsto per martedì 28 luglio, al solito orario (11-13). Il ricevimento settimanale riprenderà regolarmente martedì 8 settembre, giorno in cui è prevista anche la prova scritta dell’esame di «Sociologia II» (ore 9:00, aula T-1). Buone vacanze e buono studio per quelli che approfitteranno del prossimo mese per preparare gli esami.

venerdì 10 luglio 2015

Esito prova scritta di «Sociologia II» del 9 luglio

Sono stati pubblicano nella pagina docente i risultati della prova scritta dell’esame di «Sociologia II» che si è svolta il 9 luglio. Gli studenti che hanno superato la prova sono convocati per l’orale martedì 14 luglio, alle ore 9:00, presso l’aula T-1. Si ricorda che per sostenere l’esame è necessario un valido documento di riconoscimento e che per la verbalizzazione digitale lo studente deve conoscere il proprio codice PIN (5 cifre, disponibile nell’area personale SegrePass).

Scarica i risultati (pdf)

giovedì 9 luglio 2015

Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia

Con l’allungamento della vita media cambia il significato sociale dell’invecchiamento e delle età anziane: si vive più a lungo e in buona salute e i modelli di ruolo per gli anziani tradizionali risultano in continua trasformazione per adeguarsi e dare senso alle condizioni esistenziali nella terza età. La partecipazione sociale, in particolare, rappresenta un ambito di vita in rapida trasformazione che rappresenta un buon indicatore della prospettiva di ri-significazione delle età anziane che va sotto l’etichetta di “invecchiamento attivo». Su questo si sofferma Maria Maione che nella sua relazione finale dal titolo «Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia» presenta un’analisi che riguarda i cambiamenti comportamentali degli italiani nell’ultimo decennio.

Terza età e invecchiamento attivo: la partecipazione sociale degli anziani in Italia

In questo lavoro di relazione finale si analizza un tema rilevante per la comprensione della condizione degli anziani in Italia, la partecipazione sociale, cioè quanto essi siano attivi nella sfera pubblica una volta raggiunta l’età anziana.
L’invecchiamento della popolazione può essere definito come l’aumento, in termini assoluti e percentuali, della popolazione di fascia d’età anziana rispetto alla popolazione nel suo totale.

mercoledì 8 luglio 2015

Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative

Le teorie socio-economiche sull’innovazione sono state fortemente rivalutate nella definizione delle attuali politiche per la crescita economica e la competitività d’impresa su scala europea. Particolare enfasi è stata posta sulla necessità di promuovere politiche specifiche per la creazione di nuove imprese “innovative”. In questa direzione anche in Italia è stato introdotto con il cosiddetto decreto “Crescita 2.0” uno strumento che, dal 2013, sostiene e incentiva la creazione di imprese startup innovative, basate cioè sulla valorizzazione economica della ricerca e della conoscenza scientifico-tecnologica. Sulla comprensione degli effetti di questa misura si sofferma Assunta Liguori nella sua relazione finale dal titolo «Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative».

Impresa, innovazione e crescita economica: la promozione delle startup innovative

Questo elaborato muove dalla volontà di comprendere le potenziali opportunità e l’effettiva condizione di applicazione delle startup a supporto dell’innovazione e del mercato del lavoro. Le dinamiche di azione delle imprese startup si stanno, infatti, rivelando funzionali per il mondo del lavoro in un periodo difficile dove, complice la crisi a livello globale, bisogna ingegnarsi per creare posti di lavoro e per contenere le spese.

martedì 7 luglio 2015

Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente

Il volontariato ha rappresentato una risorsa cruciale per realizzare la ristrutturazione postfordista del welfare state e per arrivare alla costruzione degli attuali sistemi di “welfare mix”. La valorizzazione dell’attività volontaria non è servita, però, soltanto a ridurre o contenere i costi dell’assistenza, ma anche ad arricchire le pratiche di assistenza. Nel campo sanitario, ad esempio, i volontari ospedalieri oggi contribuiscono al progetto di cura con risorse emotive e relazionali che sono estranee al paradigma biomedico tradizionale, contribuendo alla produzione di una cultura della cura e della “salute” sensibile alla persona anche nelle sue dimensioni psicologiche, emozionali e relazionali. Su questi aspetti, attraverso l’osservazione diretta di un caso empirico, si sofferma la relazione finale di Ada Leone dal titolo «Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente» che lei stessa presenta di seguito.

Il volontariato negli ospedali pubblici: il rapporto volontario-paziente

La tematica affrontata in questa relazione finale è il volontariato svolto in ambito ospedaliero, nell'assistenza ai malati. Il tema è stato studiato attraverso l'analisi del rapporto che si definisce tra volontario e paziente, affrontato con riferimento empirico al caso dell'Associazione religiosa di volontariato “San Camillo de Lellis”, che opera all'interno dell'Ospedale Monaldi di Napoli. La vocazione religiosa caratterizza questa realtà, come in generale le altre associazioni religiose, motivando l'agire secondo dei principi morali condivisi.

lunedì 6 luglio 2015

Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo "Garanzia giovani"

In Italia la disoccupazione giovanile ha rappresentato già dagli anni Settanta un fenomeno strutturale del mercato del lavoro. Nell’ultimo decennio, però, le difficoltà di inserimento professionale dei giovani alla ricerca della prima occupazione si è manifestata su scala europea, con particolare intensità negli anni della crisi. Per questo su scala europea è stato promosso il piano “Garanzia giovani” rivolto ai giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in formazione professionale e che per questo sarebbero esposti al rischio di esclusione sociale. Sull’andamento di questo Piano, su scala nazionale e locale, si focalizza Maria Grazia De Falco nella sua relazione finale «Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo “Garanzia giovani”» che presenta nel testo seguente.

Il fenomeno dei NEET: un’analisi del piano europeo “Garanzia giovani”

La tematica affrontata in questa relazione riguarda il rapporto tra giovani e lavoro. In particolare, si vuole mettere in evidenza la rilevanza sociale del crescente aumento dei giovani che non lavorano, non studiano e non sono iscritti ad alcun corso di formazione o istruzione. Questi giovani, denominati NEET, sono un target delle politiche dell’Unione Europea che in merito al fenomeno ha istituito un programma chiamato “Garanzia giovani”.

domenica 5 luglio 2015

Noi, travolti dall’ossessione di restare connessi

di Zygmunt Bauman
Repubblica, 6 luglio 2015

Il dizionario Merriam-Webster, che gode di grande considerazione, liquida il termine “ossessione” come «un’attività verso cui si nutre molto interesse o a cui si dedica molto tempo»; “compulsione” come «il sentirsi costretti a fare qualcosa»; e “dipendenza” come «un persistente consumo compulsivo di una sostanza di cui la persona che ne fa uso conosce l’effetto nocivo». Il rapporto che abbiamo con le nove ore o più che, stando a una ricerca attuale, l’individuo medio trascorre quotidianamente davanti a schermi grandi, medi o in formato tascabile
(ossia nell’universo online) rispecchia tutte e tre le definizioni. (…)

venerdì 3 luglio 2015

Fare i sociologi

Presentazione. Lunedì 6 luglio, presso la libreria Ubik alle 18:00, si presenta il recente libro «Fare i sociologi. Una professione plurale tra ricerca e operatività» curato da Carla Facchini, direttrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca. Il volume presenta i risultati di una ricerca nazionale sulla condizione occupazionale dei giovani laureati in Sociologia (tra il 2004/05 e il 2009/10) e sui loro percorsi di formazione e inserimento professionale. Le evidenze empiriche e le analisi proposte nel volume invitano ad una riflessione puntuale e circostanziata sullo stato dell’insegnamento della disciplina, sui percorsi professionali dei laureati e sull’accoglimento da parte del sistema economico e produttivo dei profili professionali formati, tematiche di grande rilevanza per chi insegna, per gli studenti e per gli operatori economici e istituzionali. Ci sono diversi motivi di preoccupazione, così come emerge già nella presentazione del libro, in cui si legge:
«Per i laureati in Sociologia la ricerca qui presentata fa emergere una forte articolazione della collocazione lavorativa in cui profili a marcata connotazione sociologica si affiancano a profili più sfumati. Se diversi sono gli ambiti in cui le competenze proprie della Sociologia possono essere applicate con successo, i dati suggeriscono anche un ripensamento di contenuti e modalità dell’offerta formativa.»