giovedì 29 marzo 2018

Vacanze accademiche

Buone feste. Il corso è sospeso per le vacanze accademiche da giovedì 29 marzo a mercoledì 4 aprile, pertanto l’appuntamento per la prossima lezione è per venerdì 6 aprile, dalle ore 13:00 alle ore 15:00 come di consueto in aula T-2. Per il ricevimento studenti, invece, si riprende lunedì 9 aprile dalle ore 15:00 alle ore 17:00.

Auguri di buone vacanze!

martedì 27 marzo 2018

La sociologia di Luc Boltanski

La lezione. Luc Boltanski, allievo e collaboratore di Pierre Bourdieu, si è progressivamente distaccata dall’originaria matrice bourdieusiana. Oggi gli studiosi della teoria sociale contemporanea collocano il suo lavoro all’interno del pragmatismo francese che, tuttavia, contiene anche altre diverse e interessanti prospettive di ricerca. Nel nostro percorso ci siamo soffermati su una parte del lavoro di Boltanski per mettere in evidenza alcuni nodi teorici particolarmente rilevanti per il dibattito attuale nelle scienze sociali e per comprendere le tesi che più hanno avuto influenza sulla sociologia internazionale. In particolare abbiamo affrontato sul piano teorico la teoria della giustificazione, con riferimento all’opera On Justification: Economies of Worth, scritta con Laurent Thévenot (1991) e alcuni aspetti della sociologia della critica con riferimento all’opera Della critica: Compendio di sociologia dell’emancipazione (2014). Tra le sue ricerche abbiamo approfondito la lettura di due opere: da una parte, la ricerca su procreazione e aborto - La condizione fetale - dall’altra, lo studio sulla struttura culturale-normativa del capitalismo contemporaneo in Il nuovo spirito del capitalismo (realizzato con Ève Chiapello). Sulla produzione più recente di Boltanski segnalo l’opera scritta con Arnaud Esquerre, Enrichissement. Une critique de la marchandise (Gallimard, Paris, 2017) che torna sul tema del capitalismo contemporaneo e di cui ho già scritto in questo blog qui: «Economia dell'arricchimento».

Metto qui sotto la presentazione mostrata in aula (scarica PDF)

lunedì 26 marzo 2018

Il nuovo spirito del capitalismo

Il libro Le nouvel esprit du capitalisme di Luc Boltanski e Eve Chiapello, pubblicato nel 1999 dalle edizioni Gallimard rappresenta secondo molti studiosi del pensiero sociologico la prima grande esplorazione della trasformazione che, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, ha investito il mondo occidentale, modificandone la struttura produttiva e sociale. I curatori della traduzione italiana (Mimesis, 2015) osservano che i due ricercatori hanno cominciato a lavorare a questo studio nel 1995, in un momento in cui in tutta Europa le condizioni salariali e di vita di molti lavoratori si stavano rapidamente degradando e la disoccupazione aumentava a un tasso vertiginoso. Evidenziano inoltre che l'analisi parte da un inedito esame dei manuali di management destinati a formare i dirigenti degli anni Novanta. Saranno questi ultimi, secondo Boltanski e Chiapello gli artefici del passaggio da una organizzazione del lavoro gerarchica a una forma di organizzazione reticolare, fondata sull'iniziativa e sull'autonomia nel luogo di lavoro, una "libertà" pagata con la perdita della sicurezza materiale e psicologica. Questo "nuovo spirito del capitalismo" nascerebbe dalla necessità di fronteggiare il libertarismo e la critica sociale degli ultimi anni Sessanta. Il nuovo capitalismo trionfa perché è in grado di inglobare le critiche all'alienazione della vita quotidiana avanzate dalla sinistra, mettendo così in atto una più sottile forma di sfruttamento e rendendo impotente la critica sociale. Riportiamo qui un'anteprima della traduzione in inglese di Verso nel 2004 con il titolo The New Spirit of Capitalism.

domenica 25 marzo 2018

Contro l'eccellenza

Critica dell’ideologia della meritocrazia. “A bas l'excellence!” letteralmente “abbasso l'eccellenza” è il testo che Luc Boltanski ha preparato per un’intervista che è stata utilizzata in un recente film-documentario dal titolo Notre Monde (2013) di Thomas Lacoste. Il sociologo francese argomenta su come la diffusione di dispositivi di valutazione, di gerarchizzazione di costruzione di classifiche, di vincitori e di vinti, abbiamo contribuito a creare un discorso che svalorizza il senso del collettivo a vantaggio della competizione individualistica. Questi dispositivi, basati su strumenti tecnici di misurazione e quantificazione de sociale, si sono diffusi nella scuola, nelle università, negli ospedali, nella amministrazioni pubbliche e nelle imprese, trasformando la vita sociale in una serie continua di prove alle quali le persone sono sottoposte. Si tratta, secondo Boltanski, di una forma di dominio che va contrastata per riconoscere la pluralità delle esperienze di vita e per affermare che non ci sono “vite riuscite” e “vite fallite”. Nessuno è inutile.

PS.
Sullo stesso tema si veda anche il video di Matthew Taylor «La meritocrazia senza uguaglianza è sbagliata e crudele» (Internazionale.it, 17 febbraio 2016) suggerito da Antonio Carissimo, nostro compagno di corso.


sabato 24 marzo 2018

Per approfondire lo studio su Boltanski

Risorse utili. Luc Boltanski è uno tra i più influenti sociologi contemporanei viventi. Attualmente lavora a Parigi presso École des Hautes Études en Sciences Sociales dove dirige il Groupe de Sociologie Politique et Morale (GSPM) che ha fondato nel 1985 insieme a Michael Pollak e Laurent Thévenot. Nel sito dedicato a Gruppo di ricerca c'è anche una sezione in italiano dedicata ai lavori pubblicati in italiano dai ricercatori afferenti alla struttura del GSPM e che è un utile strumento, da una parte, per accedere alle ricerche promosse dal Boltanski e dai suoi collaboratori e allievi, dall'altra, per studiare l'influsso del pensiero di questo gruppo di ricerca sulla sociologia italiana. Particolarmente interessante tra i lavori disponibili in rete è la conversazione tra Luc Boltanski e Tommaso Vitale pubblicata nel 2006 dalla rivista Rassegna Italiana di Sociologia (vol. 46, n. 1, pp. 91-116) con il titolo Una sociologia politica e morale delle contraddizioni che affronta diversi nodi teorici del pensiero di Boltanski.

giovedì 22 marzo 2018

Anticipo orario lezione di venerdì

Avviso. Su richiesta dei corsisti, la lezione di venerdì prossimo, 23 marzo, è anticipata alle ore 11:00 - 13:00, sempre in aula T-2.

Si avvisa anche che il prossimo ricevimento studenti, previsto per lunedì 26 marzo, è posticipato a mercoledì 28 marzo, dalle ore 15:00 alle ore 17:00.

venerdì 16 marzo 2018

'68, l'anno ribelle

Risorse in rete. Vi segnalo la bella iniziativa della RAI che ripropone materiale storico sul '68. Ecco come presenta l’iniziativa: «In occasione della ricorrenza della battaglia di Valle Giulia a Roma (1 marzo 1968) e del cinquantesimo anniversario del '68, l'imponente rivolta dei giovani studenti occidentali contro le istituzioni tradizionali, si propone un'ampia ed esaustiva selezione di materiali dell'archivio Rai sulla rivolta dei giovani italiani. Da Pisa a Roma, da Milano a Torino, "'68, l'anno ribelle" è un viaggio nelle ragioni, nelle lotte, nelle idee di una generazione nuova che seppe rinnovare dall'interno abitudini e regole antiche e consolidate.»

Con questo link su può andare direttamente alla pagina dedicata con i filmati selezionati: https://goo.gl/rjz79m

giovedì 15 marzo 2018

Comunicazione di servizio

Si avvisa che la lezione di domani, venerdì 16 marzo, è stata spostata all’Aula Magna al primo piano, allo stesso orario (13:00 - 15:00).

A domani, non mancare!

giovedì 8 marzo 2018

La sociologia critica nordamericana

La società americana. Quella che chiamiamo «sociologia critica americana» non è una scuola sociologica in senso stretto. Si tratta di un insieme di autori e di ricerche che condividono le problematiche affrontate e che hanno prodotto dei risultati convergenti, pur essendo indipendenti tra di loro. I coniugi Lynd, Riesman e Wright Mills lavorarono in contesti diversi e in tempi anche sensibilmente differenti; furono però al di fuori del mainstream sociologico che si era affermato nell’accademica statunitense del tempo (evoluzionismo, prime, e struttural-funzionalismo, dopo). Le loro prospettive erano accomunate dalla contestazione dell’ordine costituito, evidenziando i limiti della società nordamericana della prima metà del Novecento - aspetti costrittivi della società di massa, coercizione esterna della civiltà dei consumi e della burocratizzazione, manipolazione dell’opinione pubblica - e la contraddizione tra la facciata retorica democratica e il suo carattere effettivo antidemocratico. Allo stesso tempo questi autori esprimevano una diversa idea di sociologia e della sua funzione, contestando la sociologia prevalente - accademica e professionale - considerata espressione dell’ordine costituito e apologetica. Proponevano una concezione della disciplina come studio delle società storicamente costituite - guardando alle società-nazioni - in alternative a schemi teorici a-storici e alla emergente ricerca empirica su larga scala.

Qui sotto la presentazione mostrata in aula nelle scorse lezioni (scarica file PDF).

martedì 6 marzo 2018

Middletown e i Lynd

Risorse. Nella scorsa lezione abbiamo discusso alcuni aspetti della ricerca dei coniugi Lynd «Middletown» nell’ambito di un discorso più ampio che riguarda la sociologia critica nordamericana. Vi segnalo che nell’archivio in rete del sito web «Internet Archive» è possibile consultare la versione originale sia del primo libro pubblicato nel 1929 Middletown A Study in Contemporary American Culture sia il secondo volume dato alle stampe nel 1937 Middletown in Transition A Study in Cultural Conflicts. Questo secondo volume, vi ricordo, risulta essere la fonte principale di quanto viene spiegato da Alberto Izzo nel nostro libro di testo.

Per quanto riguarda, invece, la figura Helen Merrell Lynd, suggeriamo tra le tante letture possibili il libro monografico italiano Una sociologa e le emozioni. Helen Merrell Lynd (1896-1982) della collega Rita Caccamo (Franco Angeli, Milano, 1996). Il volume presenta la figura e l'opera di Helen Merrell andando oltre il legame con il marito Robert Lynd e la ricerca Middletown. Il libro ricostruisce in particolare il contributo dato dalla Lynd allo studio delle emozioni, in particolare dei sentimenti di vergogna, colpa e orgoglio, in un quadro più ampio di dibattito sulla «sociologia delle emozioni».

lunedì 5 marzo 2018

Center for Middletown Studies

Risorse. Nel 1980, presso la Ball State University, è stato fondato il Center for Middletown Studies. Si tratta di un centro accademico che promuove gli studi sulle ricerche che hanno riguardato la città di Muncie (Indiana) dopo il lavoro classico dei coniugi Robert e Helen Lynd Middletown: A Study in Modern American Culture pubblicato nel 1929.
Si tratta di un centro di ricerca multidisciplinare dove collaborano sociologi, antropologi, storici, urbanisti e altri ricercatori con diverse specializzazioni disciplinari. Si occupano sia delle ricerche pubblicate negli anni sulla città di Muncie, sia di promuovere studi e ricerche con lo stesso approccio in altre città degli Stati Uniti o all’estero.
Sappiamo, infatti, che gli stessi coniugi Lynd tornarono a Muncie durante la grande depressione realizzando una ricerca di verifica del loro primo studio e pubblicando nel 1937 Middletown in Transition. Ma altri studiosi sono tornati sul campo sulle tracce di Lynd. Tra questi ricordiamo il gruppo di ricerca guidato da Theodore Caplow (University of Virginia) che dopo 50 anni ha riproposto lo schema di ricerca dei Lynd, pubblicando due libri nei primi anni ’80: Middletown Families (1982) e All Faithful People (1983), anche noti come «Middletown III».  Come i Lynd, il gruppo di ricerca di Caplow è tornato sul campo dopo vent’anni, nel biennio 1998-1999, per realizzare l’indagine di verifica. Questa seconda ricerca viene pubblicata nel libro The First Measured Century (2000), il cosiddetto «Middletown IV». Una ricostruzione di questo specifico filone di ricerca è stata realizzata da Rita Caccamo nel volume Back to Middletown: Three Generations of Sociological Reflections (Stanford University Press, 2002).
Nelle pagine del sito web del Center for Middletown Studies ci sono diverse risorse multimediali per l’approfondimento e la ricerca nel Middletown Studies Collection.

sabato 3 marzo 2018

Primi passi

Si comincia... la prima lezione è andata. Abbiamo visto insieme le tappe del corso che ho pensato per questo anno, evocando alcuni dei temi sui quali ci confronteremo in dettaglio nelle prossime settimane. Questo ci ho portato a discutere sui limiti di ciò che tratteremo e a richiamare alcuni esempi di tutto quanto rimarrà escluso, ai margini delle nostre discussioni. C’è stato modo di confrontarci su alcune nozioni di partenza che riguardano una definizione, condivisibile, della disciplina e dei suoi obiettivi conoscitivi. Siamo poi arrivati ad elementi più strumentali che riguardano le modalità di verifica dell’apprendimento. Intanto sono in attesa delle vostre richieste, rispetto alla domanda «cosa vi aspettate da questo corso?».

Riporto qui sotto la presentazione mostrata in aula.