lunedì 13 aprile 2020

Adorno, la Tv e gli intellettuali

Risorse. Theodor Adorno è tra i principali autori della Scuola di Francoforte a cui dedichiamo un po’ più di attenzione, anche se limitatamente a soli due ambiti di ricerca: il contributo agli studi sul pregiudizio e poi quello al saggio «Dialettica dell’illuminismo» scritto con l’amico e collega Marx Horkheimer. Ben più estesi sono però l’elaborazione filosofica e il contributo alla sociologia di Adorno, soprattutto nell’analisi del rapporto tra l’estetica, la morale, la politica e l’impegno critico. Una lettura utile potrebbe essere il testo del 1951 «Minima moralia. Meditazioni della vita offesa» (ultima edizione italiana: Einaudi, Torino, 2014).

In un video disponibile su YouTube c’è un frammento dell’intervista che Umberto Eco realizzò nel 1966 con Adorno per la trasmissione «Zoom» della RAI. Adorno era negli ultima della sua vita: morirà tre anni dopo, nel 1969. Nel frammento i due discutono prevalentemente di mass media e in particolare della televisione nella società contemporanea, portando l’attenzione sul rapporto tra gli intellettuali e la televisione.

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