venerdì 4 maggio 2018

Il corpo utopico

Risorse. In una conferenza radiofonica del 1966, Foucault affronta il tema del “corpo”, pronunciando il testo «Il corpo. Luogo di utopia» (edito da Nottetempo, 2008). Si tratta di un “corpo” diverso da quello segregato del folle, da quello medicalizzato del malato, di quello investito dai dispositivi del potere disciplinare o del biopotere (corpo sorvegliato, punito, addestrato, curato, sessuato). Si tratta infatti del “suo corpo”, cioè il rapporto tra l’Io e il corpo, parlando in prima persona: «Posso andarmene in capo al mondo, nascondermi sotto le coperte la mattina, farmi il più piccolo possibile, posso pure liquefarmi al sole su una spiaggia, lui sarà sempre là dove sono io». Su questo testo si veda anche quanto scrive Francesco Bellusci in un breve articolo pubblicato in Doppiozero: «Di quale corpo ci parla Foucault?».

Ascolta l'audio de «Il corpo utopico» in YouTube.

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