lunedì 26 aprile 2021

Soli come attori in un teatro vuoto

Intervista. Riportiamo sotto l’intervista di Fabio Gambaro ad Alain Touraine pubblicata su Repubblica.it il 31 ottobre 2013, in occasione della pubblicazione del libro “La fin des sociétés” (2013) presentato all’Università di Milano-Bicocca (guarda qui una breve intervista in YouTube «Fine delle Società? L'età contemporanea secondo Alain Touraine»).

PARIGI - Da molti anni Alain Touraine si è imposto come uno dei più attenti e fini osservatori del divenire della nostra società. Di libro in libro, con paziente determinazione, il sociologo francese scruta e analizza i caratteri e le trasformazioni di un mondo che, da postindustriale, è ormai diventato "post-sociale". Un'evoluzione che è al centro anche del suo ultimo denso saggio, La fin des sociétés (Seuil, pag.657, euro 28), summa teorica di mezzo secolo di ricerche e analisi, nella quale spiega come il dominio del capitalismo finanziario abbia ormai rimesso in discussione e reso inservibili tutte le costruzioni sociali del passato. Di fronte a questa vera e propria "fine delle società", dove anche i movimenti sociali sembrano non avere più presa sul reale, per lo studioso, che ha da poco compiuto ottantotto anni, non resta che affidarsi alla resistenza etica, unica capace di ridare un senso al vivere e all'agire collettivo. [Continua a leggere]

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