giovedì 12 marzo 2020

Un filosofo nella casa dei pazzi

Letture. Auguste Comte è entrato anche nella storia della psichiatria, ma lo ha fatto da caso clinico. Nella primavera del 1826, infatti, Comte ventottenne ha da poco iniziato le lezioni del Corso di filosofia positiva, quando dopo appena tre lezioni viene colpito da una grave crisi nervosa. Viene per questo ricoverato nella Maison de Santé (Casa di cura psichiatrica) del noto dottor Esquirol, tra quelli che partecipano alla fondazione della psichiatria moderna. La diagnosi per Comte è una forma particolare di monomania: la megalomania o delirio di grandezza. Dopo poco più di sette mesi, Comte lascia la casa di cura, anche se dichiarato “non guéri” (non guarito), e provvede da solo al suo processo di rigenerazione e di guarigione. Intanto, tornato a Parigi, tenta subito il suicidio gettandosi nella Senna. Dà conto lui stesso della sua malattia e dell’esperienza nella casa di cura nella “prefazione personale” del sesto volume del Corso di filosofia positiva e ancora nell’appendice al quarto volume di Sistema di politica positiva, esprimendo valutazioni critiche sull’operato di Esquirol. Al contrario, Comte non figura mai tra i casi clinici presentati nella produzione scritta di Esquirol. Comte contesta il metodo terapeutico subito, il “trattamento morale”, che praticamente consiste in sanguisughe, salassi, docce e bagni freddi: questo metodo è diretto soltanto alla parte animale dell’uomo - sostiene Comte - è trascura la parte intellettuale e affettiva. Al di là degli aspetti terapeutici si tratta di un caso clinico che richiama uno dei dibattiti all’origine della psichiatria - di cui si dà conto nel libro di Mario Galzigna La malattia morale (Marsilio, Venezia 1992) - che ha una forte connessione con il contesto storico-sociale dell’epoca e con la preoccupazione per le condizioni alla base dell’ordine sociale e, all’opposto, delle rivoluzioni. A queste preoccupazioni si riconnettono gli studi su «monomania di orgoglio» e «delirio di grandezza», nel confronto su casi clinici di «rigeneratori dell’umanità» e «mostri dell’ordine morale».

Per approfondire consulta/scarica (file PDF):
«Un filosofo nella casa dei pazzi» di Mario Galzigna
[capitolo 5 del libro La malattia morale. Alle origini della psichiatria moderna, Marsilio, Venezia 1992, pp. 181-198.]

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